Giallo sulla morte di Ylenia Bonavera, spirata in ospedale a Catania. Nel 2017 il fidanzato cercò di bruciarla a Messina
E’ morta nella notte all’ospedale Garibaldi di Catania la messinese Ylenia Bonavera, sopravvissuta al tentativo dell’ex fidanzato di bruciarla, nel 2017. La ragazza aveva una ferita d’arma da taglio all’altezza della spalla, ma non è ancora chiaro se è stato questo ad ucciderla.
Gli esami tossicologici hanno infatti dato esito positivo e si sospetta l’overdose. Per questo la Procura di Catania ha ordinato l’autopsia, che sarà effettuata nei prossimi giorni. E la Squadra Mobile è a lavoro per fare luce sulle ultime ore della ragazza.
Ylenia si era trasferita a Catania per motivi di lavoro. Nei primi giorni del 2017, era finita in ospedale per profonde lesioni al viso. Malgrado la sua reticenza, la Polizia scoprì presto che il fidanzato Alessio Mantineo le aveva lanciato del liquido infiammabile e un accendino addosso, sulla porta di casa. La ragazza si salvò sfilandosi il giubbotto che aveva addosso. Nel 2019 Alessio è stato condannato a 10 anni in Corte d’Appello per tentato omicidio.
Malgrado quella pronta reazione che nel 2017 le salvò la vita, la giovane Ylenia sembra non essersi riuscita a salvare dalla solitudine, che per una tragica fatalità le presenta il conto più salato proprio intorno ai giorni delle feste d’inverno.
