Il Natale nero del Policlinico, morti due neonati, la Procura apre due inchieste

Il Natale nero del Policlinico, morti due neonati, la Procura apre due inchieste

Redazione

Il Natale nero del Policlinico, morti due neonati, la Procura apre due inchieste

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giovedì 27 Dicembre 2012 - 18:12

Due neonati sono morti al Policlinico il giorno di Natale. Simone e Laura sono arrivati in ospedale già in gravi condizioni. La Procura ha aperto due inchieste ed ha disposto le autopsie.

Un Natale così sarà impossibile da dimenticare. Due neonati morti al Policlinico in meno di 24 ore, due famiglie distrutte, due corpicini esanimi, due inchieste aperte dalla Procura. Il primo caso arriva da Catania ed è quello di Simone Sabato. Era nato il 23 dicembre in una casa di cura di Catania ma dal primo vagito aveva manifestato gravi problemi respiratori. Inizia la corsa contro il tempo. Simone viene subito trasportato in ambulanza all’ospedale Piemonte. Ma le sue condizioni si aggravano e viene trasferito in Terapia Intensiva Neonatale del Policlinico. Viene intubato e seguito dai medici incessantemente. Ma alle 6,30 del 25 dicembre il suo cuore si ferma. Il referto parla di arresto cardio – respiratorio. Ai genitori Michele e Daniela crolla il mondo addosso. Immediatamente presentano una denuncia ai Carabinieri. Chiedono che vengano accertate eventuali responsabilità dei medici. Il sostituto procuratore Roberta La Speme apre un’inchiesta ed incarica i Militari dell’Arma di acquisire le cartelle cliniche al Policlinico, al Piemonte e nella casa di cura catanese dove Simone era nato. Nelle prossime ore il magistrato disporrà l’autopsia.
Poche ore dopo la morte di Simone, nella notte fra il 25 ed il 26 dicembre, sempre al Policlinico muore anche Laura. Aveva solo 11 giorni. La bambina era nata prematura, 35 settimane più cinque giorni. Per lei sono 11 giorni di sofferenza. Nasce di 2,180 Kg ma non è mai stata messa dentro l’incubatrice, come spiegano i genitori nella denuncia presentata alla Polizia. Mostra delle evidenti difficoltà nella suzione del latte e nella deglutizione ma il 19 dicembre la bambina e la madre vengono dimesse. Le difficoltà però continuano. Il pomeriggio del 24 dicembre i genitori si accorgono che Laura ha l’addome gonfio e dalla bocca e dal naso emette un liquido verdastro. Viene ricoverata d’urgenza nel reparto di Terapia Intensiva Neonatale del Policlinico dove i medici le riscontrano una occlusione del tratto intestinale. Si tratta di una NEC, Enterocolite necrotizzante, di origine infettiva. Poche ore dopo la piccola Laura muore. I genitori Anna e Luigi presentano una denuncia e la Procura apre un’inchiesta. Anche in questo caso sarà eseguita l’autopsia.

7 commenti

  1. Mi dispiace tanto per gli Angioletti che sono volati via,e piena solidarietà ai genitori,ma…..non si può condannare il T.I.N. se non si ha un quadro completo della situazione! Si i bimbi sono morti in terapia intensiva……ma in che condizioni sono arrivati!Mi permetto di scrivere perchè un mio nipotino è stato al T.I.N. tre mesi e mezzo essendo nato di 900 gr, ho visto tanti bimbi che dopo mesi in reparto e tante operazioni subite andare finalmente a casa,e altri bimbi che (mi sono fatta in quei mesi un mio pensiero) non potevano stare in terra perchè preziosi a Dio.Tutti gli operatori del reparto erano e sono interrottamente a vegliare su loro.

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  2. al peggio non c’e’ mai fine………………………

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  3. Non è possibile che in questo ospedale ci siano morti continue…ci sono palazzi interi di carte piene di inchieste che poi finiscono nel nulla…chi ha sbagliato deve pagare perdendo il posto di lavoro e andando a finire in carcere…altrimenti meglio chiuderlo questo policlinico.

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  4. Se è vero quello che sostengono i genitori di Laura, e non c’è motivo di ritenere il contrario, la prima gravissima omissione ed inosservanza delle più elementari norme da parte del personale medico e paraedico riguarda l’incubatrice.
    I neonati sottopeso vanno immediatamente ospitati nell’incubatrice e nel sottopeso rientrano i valori al di sotto dei 2,500 chilogrammi. Tale condizione di sottopeso può dipendere dalla nascita prematura al di sotto delle 36 settimane di gestazione e Laura era nata dopo 35 settimane e 5 giorni e quindi prima delle 36 settimane.
    Ne consegue che non poteva essere trasferita alla nursey, nè potevano essere dimesse madre e figlia, se prima quest’ultima non avesse raggiunto un peso adeguato di almeno 2,500 chilogrammi.
    Per raggiungere queste condizioni il neonato va ospitato nell’incubatrice che gli garantisce le condizioni ideali per favorire tale sviluppo, considerato che lo scopo primario è quello di favorire il progressivo adattamento del piccolo alla vita fuori dal grembo materno e per questo è caratterizzata da condizioni di temperatura, ossigenazione e umidità ideali e costanti.
    Il problema primario dei piccoli sottopeso riguarda la termoregolazione, ossia il mantenimento della temperatura corporea adeguata alle loro esigenze, perchè i piccoli faticano più degli altri a conservare il calore e molto spesso presentano problemi di ipotermia.
    Una delle cause di questo problema è la scarsissima quantità di adipe, in quanto il grasso è fondamentale per la produzione e conservazione di un’adeguata temperatura corporea ed i neonati sottopeso non ne hanno a sufficienza.

    Con molta probabilità i medici avranno valutato l’aspetto “psicologico” relativo al contatto immediato della presenza della mamma, sopratutto durante l’allattamento, proprio per l’attaccamento mamma/bambino.

    Se fosse così, non può essere certo una regola standard da applicare in tutti i casi, visto che ognuno è un caso a sè.

    Purtroppo queste sono solo parole che non serviranno a lenire il dolore indicibile dei genitori per la perdita del loro Angioletto che veglierà su di loro e che pregherà anche per loro.

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  5. ormai è moda denunciare i medici …. e tutti a dare conclusioni scontate ma pare che poi solo pochi casi sono veramente malasanità cmq gravi e da condannare ,ma il fatto è che si muore fa parte del gioco della vita che non comprendiamo mai sino in fondo e nn sempre è accettabile specie se si tratta di bimbi appena nati ma basta caccia alle streghe !!

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  6. concordo appieno non si può generalizzare a fronte di un caso di malasanità ci sono tanti casi di amorevoli e professionali cure pur se in strutture non sempre all’altezza !

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  7. Sei un medico? Ti ricordo che la bambina è nata sottopeso, non è stata ospitata nell’incubatrice, e sempre sottopeso, hanno dimesso madre e figlia. Se questo non è un episodio di malasanità……..Nel comunicato del policlinico hanno dichiarato che è arrivata in condizioni disperate nel reparto, ma hanno taciuto questi particolari. Gli interrogativi a questo punto sono:
    1) Perchè non è stata usata l’incubatrice?
    2) Perchè nonostante il sottopeso è stata dimessa?
    3) Che validità hanno le tecniche di “marsupioterapia”?
    4) Esiste un’attinenza con lo studio multicentrico NEO ACQUA?

    Qua ci sono i primi risultati:

    http://pediatrics.aappublications.org/content/early/2012/04/04/peds.2011-0813.abstract

    Ti faccio presente che i miei due figli sono nati proprio al Policlinico e grazie al fatto che mi documento ed ho medici in famiglia, ho evitato a mia figlia appena nata, il supplizio dei gruppi di ricerca. Pensa che avevano detto a mia moglie che nostra figlia era carente di magnesio e guarda caso c’era un apposito gruppo di ricerca che doveva fare le analisi. In più quando mio cognato, pediatra, chiese loro, in mia presenza, di vedere i referti, il rifiuto fu netto e totale.

    Leggendo tutti i fatti di cronaca mi posso ritenere fortunatissimo, considerato che il mio secondo genito fu dimesso proprio dal Policlinico con una cistite.

    Sul resto sarà compito della Magistratura indagare e punire eventuali inadempienze.

    Nel commento che tempostretto non ha pubblicato, in cui esponevo determinate disfunzioni, la fonte dell’episodio è questa:

    http://www.messinaoggi.it/News/Cronaca/2012/10/21/Pallavolo-Messina.-Esordio-amarissimo-4707.html

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