Si tratta del presidente del consiglio direttivo della società di rafting e dell’istruttore che conduceva il gommone su cui si trovava la studentessa
CASTROVILLARI –Sono state rinviate a giudizio due persone per la morte di Denise Galatà, la studentessa dell’Istituto “Rechichi” di Polistena , deceduta il 30 maggio 2023 mentre partecipava a una gita scolastica con attività di rafting sul fiume Lao a Laino Borgo, in provincia di Cosenza. E’ quanto ha disposto il Gup del Tribunale di Castrovillari. Si tratta del presidente del consiglio direttivo della società di rafting e dell’istruttore che conduceva il gommone su cui si trovava la studentessa. Per entrambi l’accusa è di omicidio colposo e dovranno comparire davanti al Tribunale di Castrovillari il prossimo 10 aprile.
Secondo il giudice per dell’udienza preliminare, il presidente avrebbe violato il divieto di navigazione sul fiume Lao, stabilito da un’ordinanza comunale a causa di un’allerta meteo, consentendo comunque l’attività di discesa fluviale, oltre al fatto che gli accompagnatori presenti non avrebbero avuto le necessarie qualifiche per affrontare il livello di difficoltà del corso d’acqua.
Mentre l’istruttore, sarebbe stato in possesso di una qualifica federale non idonea per la navigazione sul fiume Lao e avrebbe gestito l’equipaggiamento del gommone in modo inadeguato, , e nonostante le condizioni critiche del fiume avrebbe proseguito la navigazione fino al tratto pericoloso dove Denise Galatà è caduta in acqua senza più riemergere. Inoltre nel registro degli indagati sono stati iscritti anche la dirigente scolastica e due insegnanti dell’Istituto Rechichi, coinvolti nell’organizzazione della gita.

Mi chiedo CHI abbia organizzato una gita scolastica “con attivita’ di rafting”. Le gite scolastiche servono per scopi culturali e ricreativi, senza pero’ mai esporre gli studenti a rischi di alcun tipo.