Ecco in che direzione si muovono gli accertamenti della Procura di Barcellona
Muove i primi passi l’inchiesta per chiarire l’incidente sul lavoro costato la vita a Nino Cilona. La procura di Barcellona ha sequestrato la ristretta area, all’interno del capannone del Centro Mercantile di Milazzo, dove il geometra di Barcellona è caduto. Un volo di quasi 8 metri, il suo, da quel che pare dai primi rilievi avvenuto mentre ispezionava il tetto dell’edificio.
Un indagato
E c’è un indagato. Si tratta del titolare della ditta affittuari del capannone.
Un atto dovuto, in attesa di capire se ci sono effettivamente responsabilità di qualcuno, quello dell’iscrizione nel registro degli indagati, anche a tutela dello stesso indagato, per permettergli di partecipare a tutti gli accertamenti con le garanzie previste dalla legge. A cominciare dall’esame medico legale sul corpo del professionista, che il sostituto procuratore di Barcellona, Luca Gorgone, affiderà mercoledì prossimo alla dottoressa Cristina Mondello.
Oggi stesso, invece, saranno ascoltati i primi testimoni, a partire dai parenti di Nino, che tra qualche mese sarebbe diventato papà. Gli investigatori dovranno anche verificare le condizioni di sicurezza del capannone. La famiglia si è affidata all’avvocato Nino Aloisio.
