Alessandro Carbonare e Monaldo Braconi in concerto al Palacultura

Alessandro Carbonare e Monaldo Braconi in concerto al Palacultura

Redazione cultura

Alessandro Carbonare e Monaldo Braconi in concerto al Palacultura

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sabato 01 Dicembre 2018 - 04:14

Quinto evento della stagione concertistica dell’Associazione Musicale “Vincenzo Bellini”

Saranno di scena al Palacultura Antonello da Messina, domenica 2 dicembre, Alessandro Carbonare e Monaldo Braconi, il cui concerto rappresenta il quinto evento della stagione proposta dall’Associazione Musicale “Vincenzo Bellini”.

Primo clarinetto dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di S. Cecilia dal 2003, Alessandro Carbonare ha vissuto a Parigi, dove per 15 anni ha occupato il posto di primo clarinetto solista all’Orchestre National de France. Sempre nel ruolo di primo clarinetto, ha avuto importanti collaborazioni anche con i Berliner Philarmoniker, la Chicago Symphony e la Filarmonica di New York. Si è imposto nei più importanti concorsi internazionali. Dal suo debutto con l’Orchestra della Suisse Romande di Ginevra, Alessandro Carbonare si è esibito come solista, tra le altre, con la Filarmonica di Oslo, l'Orchestra della Radio Bavarese di Monaco, l’Orchestre National de France, l’Orchestra della Radio di Berlino, la Tokyo Metropolitan Orchestra e con tutte le più importanti orchestre italiane. Da sempre attratto non solo dalla musica “classica”, si esibisce anche in programmi jazz e Klezmer. Importanti le collaborazioni con Paquito D'Riveira, Enrico Pieranunzi e Stefano Bollani. “Guest Professor” in alcuni tra i più importanti Conservatori di tutto il mondo (tra cui Royal College di Londra, Juillard School di New York, Conservatorio Superiore di Parigi, School of Arts di Tokyo) ha fatto parte delle giurie di tutti i più importanti concorsi internazionali per il suo strumento. Il suo impegno sociale lo vede presente a sostenere progetti che possano contribuire al miglioramento della società attraverso l’educazione musicale, ha infatti assistito Claudio Abbado nel progetto sociale dell’Orchestra Simon Bolivar e delle orchestre infantili del Venezuela.

Monaldo Braconi è nato a Roma dove ha studiato presso il Conservatorio di Musica S. Cecilia diplomandosi con il massimo dei voti e la lode. Si è poi perfezionato con Massimiliano Damerini, Oleg Malov (presso il Conservatorio Rimskij-Korsakov di S. Pietroburgo), Riccardo Brengola (presso l’Accademia Chigiana di Siena), Sergio Perticaroli e Felix Ayo (presso l’Accademia Nazionale di S. Cecilia di Roma), ricevendo ovunque importanti riconoscimenti. Svolge attività solistica e cameristica esibendosi in prestigiose stagioni nazionali ed internazionali. È maestro collaboratore presso i corsi dell’Accademia Musicale Chigiana di Siena e presso i corsi di Alto Perfezionamento dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, nelle classi di Massimo Paris, Giovanni Sollima ed Alessandro Carbonare. Dal 1998 collabora con l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di S. Cecilia sotto la direzione di maestri quali Myung Whun Chung, Antonio Pappano, Lorin Maazel, Juraj Valchua. Collabora con importanti ensembles tra cui “i Percussionisti dell’Accademia Nazionale di S. Cecilia”, il “PianoFortissimoPercussionEnsemble”, i “Solisti della Scala” ed il “Quartetto della Scala”. In duo suona con Simonide Braconi, prima viola del Teatro “Alla Scala” di Milano, Alessandro Carbonare, primo clarinetto dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma. È docente di pianoforte presso il Conservatorio di Musica “L. Perosi” di Campobasso.

Sul palcoscenico dell’Auditorium del PalAntonello, i due musicisti eseguiranno la Sonata per clarinetto e pianoforte di Francis Poulenc, che racchiude tutta la poetica musicale del compositore, un estratto delle splendide e commoventi musiche composte da John Williams per il film Schindler's List di Steven Spielberg (vincitore di ben sette premi Oscar, tra cui quello appunto per la migliore colonna sonora originale) e una versione per clarinetto de Le api di Antonio Pasculli, virtuoso suonatore di oboe palermitano vissuto a cavallo fra l’Ottocento e il Novecento. Il ricco programma della serata prevede poi l’esecuzione di una composizione che da tempo ormai fa parte del repertorio usuale della musica per clarinetto: la Sonata per clarinetto e pianoforte di Leonard Bernstein, di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita. A chiudere la serata, le Danze popolari rumene composte da Béla Bartók nel 1915, sei brani per pianoforte, brevissimi gioielli musicali di immediato impatto e di ammirevole freschezza, e Habdala e Blitspost del compositore contemporaneo Reiner Kuttenberger.

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