Dino Rubino chiude la fortunata stagione di “Off in Jazz”

Dino Rubino chiude la fortunata stagione di “Off in Jazz”

Antonella Casuscelli

Dino Rubino chiude la fortunata stagione di “Off in Jazz”

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domenica 24 Maggio 2015 - 07:58

Il 7 giugno andrà in scena l’ultimo appuntamento della rassegna ospitata dal Centro Multiculturale Officina. Il pianista e trombettista siciliano presenterà a Messina il suo ultimo album, l’intenso “Roaming Heart”.

Domenica 7 giugno la rassegna “Off in Jazz” del Centro Multiculturale Officina ospiterà, nell’ultimo concerto della stagione 2015, il giovane e talentuoso pianista e trombettista siciliano Dino Rubino, che presenterà il suo ultimo disco, inciso a Parigi, “Roaming Heart”, solo con il suo piano, per un concerto intimista, denso di emozione e suggestione.

Dino Rubino è musicista e compositore dalla forte personalità musicale, tra i più significativi e rappresentativi autori e interpreti del jazz italiano. Entrato a pieno diritto nella scena del jazz internazionale, critica e pubblico lo accolgono e premiano con entusiasmo, riconoscendogli tutte le caratteristiche per diventare un nuovo mito. Come già ricordato più volte, le sue capacità ed il suo grande fascino hanno indotto il grande Enrico Rava, in diverse occasioni, a farsi sostituire in alcuni concerti in Sicilia, e a diffondere il suo nome quale esponente di spicco della nuova generazione di trombettisti europei. La sua formazione e la sua carriera seguono una duplice inclinazione – quella di pianista, che si manifesta dalla prima infanzia, e quella di trombettista jazz a partire dalla sua prima adolescenza – che oggi si manifesta attraverso una personalità musicale in cui i due profili si incontrano, si intrecciano facendosi reciprocamente eco, in una sorta di convivenza che Rubino tende a mantenere “il più possibile pacifica”. La prolifica vena compositiva di Rubino si ispira alla tradizione folkloristica della sua terra, che il pianista e trombettista collega al suo presente attraverso lo swing. Inevitabile il riferimento al sound tipico delle bande siciliane, all’atmosfera e alle modalità di condivisione delle esibizioni di questi complessi, per esempio nei contesti dei funerali o delle cerimonie istituzionali, un mondo che Rubino conosce per esperienza diretta.

Apparentemente introverso, Rubino, durante i concerti mostra al pubblico il suo lato più affascinante negli atteggiamenti assorti e concentrati che lo predispongono a straordinarie performance. Rubino, nella stagione del 2013 della Rassegna, ha presentato con grande successo il suo progetto “Agape”, che lui stesso definisce come “il risultato di un viaggio interiore, la cui voce deve essere percepita con grande attenzione, che sussurra agli altri le note e il messaggio che sgorgano spontaneamente dalla magica combinazione dei musicisti”. Agape è slancio, amore per la musica, sentimento, virtù, grazia.

Nel 2014 ha presentato, in anteprima ad “Off in Jazz”, il suo disco “Kairòs”, denso di fascino e suggestioni, che sembra essere il seguito naturale di quel viaggio. Ancora una volta, composizioni ricche di pathos: “Questo disco è dedicato alle emozioni, quelle mie e, forse, quelle un po’ di tutti; tra un sogno spezzato e uno da avverare, tra un dolce e amaro ricordo lontano e una profonda speranza, tra una gioia infantile e un dolore adulto. Kairòs è il tempo di Dio, è una pioggia indesiderata o un sole inaspettato, un tempo fatto di emozioni e profondi sentimenti, un tempo in cui il destino viene a cercare la tua mano per accompagnarti in quel misterioso ed esaltante sentiero di quella che chiamano ‘Vita’”.

Quest’anno la vena creativa di Rubino prende vita e forma nell’album “Roaming Heart”: “Un vero e proprio viaggio nell’incognita del tempo, dell’estemporaneità, del sogno. Molte delle note suonate all’interno del disco, così come la maggior parte delle performance live, sono state improvvisate sul momento. Ogni passaggio assomiglia molto a un ritratto, a un’immagine, al ricordo di un preciso istante. E ogni concerto in piano solo, continua Rubino, è un percorso sempre diverso, senza conoscerne mai né l’inizio né la fine”. Il disco, composto da undici brani originali, è stato registrato a Parigi, coprodotto dalla Tùk Music e dall’etichetta francese Bonsai Music. Dino Rubino lo definisce “un racconto non musicale in musica”.

Quasi un percorso di crescita personale, umano e artistico, che dalla ricerca interiore di "Agape" lo ha condotto, attraverso le emozioni e i sentimenti di "Kairos", ad approdare ad una dimensione onirica e immaginifica, che è personalissima e profonda, ma nella quale chiunque può rispecchiarsi e ritrovare il proprio sogno. Questa bella anima del giovane e straordinario musicista si riflette in ogni nota emessa dalle sue dita sulla tastiera del pianoforte, commuove e coinvolge nei brani più intimisti e trascina nei ritmi e nelle improvvisazioni appassionate. E, ancora una volta, mantiene l’incanto della promessa descritta.

Il concerto di Dino Rubino chiude, impreziosendola, la stagione 2015 della rassegna, che anche quest’anno ha avuto ospiti prestigiosi, italiani ed internazionali, innalzando costantemente nel tempo il livello della qualità, con grande passione e volontà, confermando che “Off in Jazz” ed il Centro Multiculturale Officina, con la lunga e apprezzabile programmazione di concerti Jazz, sono stati un punto di riferimento importante per appassionati e musicisti, che li hanno riconosciuti e amati come uno dei più rappresentativi ed importanti Jazz Club siciliani.

Antonella Casuscelli

Per info e prenotazioni: Of.jazz@virgilio.it; https://www.facebook.com/events/1603884886518097/

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