Le note di Gino Paoli nel cielo di San Lorenzo

Le note di Gino Paoli nel cielo di San Lorenzo

Domenico Colosi

Le note di Gino Paoli nel cielo di San Lorenzo

lunedì 11 Agosto 2014 - 15:03

Splendido concerto al Teatro Greco di Tindari per il cantautore ligure accompagnato dal pianista jazz Danilo Rea. Prossimi appuntamenti targati Euphonya Management i concerti di Clementino e Rocco Hunt a Capo D’Orlando e Mannarino a Taormina.

Elegante con la sua giacca scura, una camicia bianca e un paio di jeans. Accanto al microfono un tavolino con un bicchiere di whisky e un posacenere. Ad accompagnarlo il pianista jazz Danilo Rea, sotto il cielo della notte di San Lorenzo. L’eterno Gino Paoli varia tutti i registri con la consueta maestria, canta i suoi storici successi, intrattiene il pubblico con abilità, con un discorso amichevole che è estraneo al “mestiere”, è abile, ironico, arguto.

Il Teatro Greco di Tindari, gremito da centinaia di appassionati, risuona alle note del cantautore ligure che, tra una sigaretta e l’altra, propone tutti i classici del suo repertorio, da “Sapore di sale” alla “Gatta” (considerata dall’autore come la canzone alla quale è più legato), incursioni nella musica napoletana (con le splendide versioni jazz di “’O sole mio” e “Reginella”) e omaggi particolarmente sentiti come “Vedrai vedrai” di Luigi Tenco. Il concerto inizia sorprendentemente con un brano d’opera, la romanza “Una furtiva lacrima” tratta dall’“Elisir d’amore” di Gaetano Donizetti; in mezzo tutti i successi, da “Mi sono innamorato di te” a “Senza fine” con ampio spazio ai virtuosismi del pianista: particolarmente applaudito il capolavoro “Il cielo in una stanza” che grazie al tocco raffinato di Rea si colora di nuove sonorità fino a diventare un inno soave ed inquieto. Presentata invece con pochi tratti suggestivi, “L’albergo a ore” si pone come una riflessione sull’amore, un sentimento che muta e si eleva nonostante le limitazioni o le circostanze. Chiamati due volte sul palco, Paoli e Rea (che hanno scelto per i loro duetti il titolo “Due come noi che…”) non si risparmiano e proprio nel lungo bis regalano altre composizioni tra le più affascinanti dell’intero repertorio: “Una lunga storia d’amore” e la conclusiva “Ti lascio una canzone”, evocativa per il luogo e il significato, perfetto commiato per un concerto in cui tendono a prevalere l’energia e la vitalità di uno dei più grandi maestri della canzone d’autore italiana.

Grande successo anche per la società organizzatrice, la messinese Euphonya Management, che ha in programma altri eventi di richiamo in provincia nelle prossime settimane: il concerto dei rapper Rocco Hunt e Clementino a Capo D’Orlando il 17 agosto e quello di Mannarino al Teatro Antico di Taormina il 26 agosto.

Domenico Colosi

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