Musolino: "Accattonaggio, la carità non può essere sinonimo di illegalità"

Musolino: “Accattonaggio, la carità non può essere sinonimo di illegalità”

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Musolino: “Accattonaggio, la carità non può essere sinonimo di illegalità”

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giovedì 18 Luglio 2019 - 10:57

L'assessore interviene su ambulantato abusivo ("mette Ko i lavoratori onesti") ed elemosine: "Non ci accaniamo contro i poveri e gli emarginati. Non resta niente al questuante, che è una pedina nella scacchiera della malavita"

MESSINA – “La lotta all’ambulantato abusivo, alla vendita abusiva, è una lotta di legalità ma anche una lotta a favore dell’occupazione regolare. Chi vuole lavorare deve avere la licenza, deve pagare le tasse e deve rispettare la legge. Solo così si evitano fenomeni di concorrenza sleale che favoriscono solo chi viola la legge”.

L’assessore alle Attività produttive e alla Sicurezza urbana con delega alla Polizia municipale, Dafne Musolino, è perentoria. E spiega punto per punto le dicisioni adottate negli ultimi giorni dall’Amministrazione comunale che tanto stanno facendo discutere. Compresa l’ordinanza definita “anti poveri”. Termine respinto con forza.

“Siamo ormai consapevoli – ribatte Musolino – che dietro alcuni fenomeni di accattonaggio molesto ci sono organizzazioni criminali che sfruttano gli immigrati e le persone deboli, per trarne un guadagno. Dell’elemosina raccolta non resta niente al questuante, che è una pedina nella scacchiera della malavita.

“LA CITTA’ NON PUO’ ESSERE TERRA DI NESSUNO”

A questo fenomeno – prosegue l’assessore – si aggiunge quello di dimensione locale, ma non meno preoccupante, rappresentato da tutte quelle persone che nel tempo, non avendo mai incontrato alcun serio contrasto, si sono convinte che Messina sia la terra di nessuno. Dove chiunque può decidere di aggredire verbalmente o fisicamente la signora, l’anziano, la famiglia, il ragazzino (si definisce “utenza debole”) al semaforo (o a Piazza Cairoli, o in prossimità di una scuola, o dell’uscita di un ospedale…) perché tanto non accadrà nulla, perché non è mai successo nulla.

O di potere infastidire le persone per strada, o intralciare il transito o l’accesso ai luoghi pubblici fino a quando non otterrà ciò che vuole, che siano pochi spiccioli o anche solo la dimostrazione di potere fare ciò che si vuole. Questi fenomeni sono pericolosi, se non contrastati costituiscono una perniciosa avvisaglia di perdita della sicurezza urbana”.

Musolino tiene a precisare che “né il sindaco né la sottoscritta, che ha studiato con il Centro studi della Polizia municipale il testo dell’ordinanza, intendiamo accanirci contro i poveri, gli emarginati, coloro che per scelta o necessità si trovano a vivere in contesti disagiati, abbandonati da una società che fa della indifferenza l’unico strumento di azione nei loro confronti.

Ignorare un problema di certo non significa risolverlo. I problemi vanno affrontati, e possibilmente risolti. E la soluzione, spesso, deve tenere conto di molteplici fattori. Fra questi fattori, la sicurezza urbana, la garanzia del rispetto delle regole, la lotta per la legalità costituiscono l’espressione più evidente del mandato che i cittadini hanno conferito al sindaco Cateno De Luca”.

UNA SOLUZIONE PER CHI VIVE AI MARGINI

L’attenzione viene poi puntata su quanti, tra chi viola la legge o tra quelli che vivono ai margini “ci sono anche soggetti che non hanno alternative. Lo comprendiamo. Per tutti questi l’Amministrazione si è già fatta carico di ripristinare la Casa di Vincenzo e altre azioni verranno messe in campo man mano che le risorse economiche saranno rese disponibili.

Sono convinta che le azioni di contrasto all’abusivismo costituiscano un corretto e doveroso esercizio del dovere di amministrazione pubblica e non si contrappongano in alcun modo ai valori cristiani ed evangelici, giacché la Carità Cristiana non è sinonimo di illegalità ma di ferma e al contempo benevola correzione delle condotte errate nel pieno rispetto dei valori umani”.

L’assessore Musolino entra poi nel merito della questione ambulanti. Quelli abusivi.

“Siamo tutti consapevoli – sottolinea – che dietro la vendita abusiva esiste un mercato di contraffazione e di evasione fiscale che danneggia i lavoratori in regola, creando un fenomeno distorsivo della concorrenza. Che, di fatto, si traduce in un mancato gettito nelle casse dello Stato e, alla lunga, causa un innalzamento delle aliquote fiscali e tributarie.

“DIFENDIAMO I LAVORATORI ONESTI”

Quando agiamo contro l’ambulante abusivo che vende le ciliegie di fronte al supermercato a 0,99 centesimi al kilogrammo – prosegue l’assessore – difendiamo la legge e difendiamo prima di tutto i lavoratori onesti che, se questo fenomeno non verrà debellato, perderanno il posto di lavoro. Per strano che possa sembrare, davanti al camioncino che vende le ciliegie a quel prezzo così basso c’è la fila di persone che si fermano a comprarle. Pur sapendo che quel camioncino non ha licenza, che quelle ciliegie non si sa da dove vengano e che quell’acquisto non verrà registrato né tassato.

Tutte quelle persone che comprano dall’abusivo – chiosa Musolino – sono clienti che il negozio di frutta e verdura posizionato dall’altro lato della strada (gli abusivi si piazzano sempre in prossimità dei negozi, è strategico) avrà perduto. E alla fine del mese, o dell’anno nella migliore delle ipotesi, il titolare di quel negozio licenzierà il dipendente del banco della frutta e, a lungo andare, chiuderà l’attività”.

“La sicurezza urbana – conclude Musolino – è un tema delicato. Per gestirla ed assicurarla bisogna ricorrere sia alla fermezza che alla ponderazione dell’azione, altrimenti si rischia di eccedere nella reazione o, viceversa, di fare apparire come lecito ciò che si è tollerato per insipienza o per carenza dei mezzi necessari a contrastarlo”. (C. C.)

3 commenti

  1. Salve, sicuramente non è giusto accanirsi contro gli indifesi e persone bisognose, ma non è neanche accettabile che in una città civile gli automobilisti non possono circolare con i finestrini abbassati xké non si può restare fermi a un semaforo che spuntano due, tre se non più persone che ti entrano le mani dentro l’auto x chiederti soldi così non è più possibile circolare per le vie della città. E poi anche tutti quelli che stanno davanti ai supermercati o negozi a disturbare le persone. Se io voglio fare della beneficenza la faccio di mia iniziativa, come già faccio, non subendo delle forzature da tutti questi pseudo bisognosi che a fine giornata vanno a cambiare dai 30€ ai 50€, se non pure di più, e evadendo il fisco tutto questo è un reato x tutta la collettività.

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  2. nel frattempo tutti quei buddaciazzi che scorazzano per Messina con atteggiamento spavaldo e mafioso sui loro SH, o Sulle Smart diffondendo musica neomelodica napoletana a tutto volume, o peggio sugli scooter elettrici senza targa, assicurazione e senza casco, e se non hanno la patente fanno filotto possono dormire sonni tranquilli, tanto a loro le forze dell’ordine neanche li vedono

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  3. I venditori abusivi fanno quello che vogliono ai danni dei lavoratori onesti, dei cittadini che spesso si ritrovano furgoni e baracche davanti al portone di casa e degli automobilisti che devono subire il traffico che inevitabilmente aumenta a causa di questi camioncini allocati in zone nevralgiche della città. Senza contare l’aspetto da città sottosviluppata che assume Messina. Questo succede perchè finora la polizia municipale (un abusivo è irregolare per definizione) non ha saputo contrastare tale fenomeno.
    Davanti a ciò il cittadino è inerme e a qualsiasi protesta privata spesso consegue una aggressione verbale e alle volte fisica dell’ambulante di turno.
    I cittadini compratori, poi, non pensano che quella merce esposta all’inquinamento ambientale (gas di scarico di camion e auto che passano accanto magari in zone congestionate dal traffico) non sia proprio il massimo per la propria salute

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