Mussolini no, Lillo il marinaio sì: Messina ha bisogno di arte, stop ai nostalgici

Mussolini no, Lillo il marinaio sì: Messina ha bisogno di arte, stop ai nostalgici

Marco Olivieri

Mussolini no, Lillo il marinaio sì: Messina ha bisogno di arte, stop ai nostalgici

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lunedì 02 Ottobre 2023 - 07:30

Non ci sono ragioni storiche e artistiche sufficienti per lasciare le scritte nel palazzo di Coppedè. II personaggio creato da Seacreative invece "rivivrà"

MESSINA – Lillo il marinaio piace ai messinesi. Il personaggio creato da Seacreative, ovvero Fabrizio Sarti, nel 2015, rivivrà. L’intenzione dell’assessora Liana Cannata è quella di trovare un luogo adatto dove l’artista potrà regalare una forma nuova alla sua figura, destinata a sparire con l’imminente demolizione degli ex Magazzini generali. Una distruzione per lasciare spazio all’I-Hub, da costruire. I lavori sono in corso. Al contrario, non si vede quale sia una ragionevole motivazione storica e artistica per lasciare le scritte “Mussolini” nel restaurato palazzo Magaudda di Gino Coppedè.

Un edificio liberty nel cuore del centro storico, tra le vie Cesare Battisti, Garibaldi e Castellammare. E storica sede del Pci, Partito comunista italiano, e poi dei Ds, Democratici di sinistra. Se le scritte avessero avuto un particolare valore, o ci fossero state le classiche frasi dell’epoca stile Credere obbedire combattere, contestualizzando e spiegando in un pannello espositivo gli orrori del fascismo, se ne poteva discutere. Stop ai nostalgici, insomma.

Sganciate dalle intenzioni creative di Coppedè, quelle scritte appaiono estemporanee e prive di alcun senso. Per di più in un territorio dove ancora una parte residuale di popolazione, anche se meno di prima, coltiva nostalgie fasciste. O il mito di un presunto fascismo “buono” rovinato dall’alleanza con il nazismo.

Per tutto questo, e molto altro, diciamo “sì” alla street art e a Lillo il marinaio. E “no” a quella scritta Mussolini, priva di sufficienti giustificazioni di tipo artistico per mantenerla. Allora, Lillo per sempre e “ciao ciao” Duce.

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12 commenti

  1. come non condividere LILLO sempre….MUSSOLINI…mai piu….

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  2. non è dato sapere chi ha, con sommo sprezzo del ridicolo, lasciato che la firma postuma del criminale mussolini tornasse ad imbrattare un capolavoro dell’architettura attribuito al Coppedè deturpandolo. Di certo non c’è alcun motivo filologico e storico perché non venga cancellata la firma e non neanche presa in considerazione l’idea di ripristinare il triste slogan sull’altra facciata. Il fascismo non solo ha prodotto anche nella nostra città vittime dirette ed indirette, ma con l’alleanza col nazismo ha trascinato l’Italia in guerra e anche nella nostra città oltre ai tanti militari caduti si contano a decine i morti sotto i bombardamenti degli alleati. Proprio su palazzo Magaudda erano ben visibili sino al restauro i buchi causati dal bombardamento di Messina. Per questo , non solo per ragioni estetiche e filologiche, quelle scritte vergognose non hanno motivo di esistere!

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  3. Nolenti o dolenti Mussolini ha fatto parte della storia d’Italia, sicuramente molto di più di Lillo il marinaio, e quindi non vedo perché non lasciare la scritta Mussolini che almeno qualcosa di storico rappresenta, per quanto riguarda il murales Lillo il marinaio lo si può rifare visto che piace così tanto ma non rappresenta niente

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    1. Purtroppo è vero che quel tale ha fatto parte (nefasta) della storia d’italia.
      Peccato, perché se al suo posto avessimo avuto Lillo a capo del governo forse sarebbe stato un bene per tutti.
      Forse oggi non parleremmo di nostalgie malate per un ventennio in cui la libertà è stata soppressa, il dissenso calpestato con la violenza, il manganello e l’olio di ricino.
      Le sedi dei sindacati prese a colpi di bombe.
      Il diritto di voto cancellato. Le elezioni ridotte a farsa violenta.
      Il parlamento esautorato delle sue prerogative.
      La democrazia annichilita. I giornali sottomessi. Gli oppositori a morte o al confino.
      E sto parlando solo del periodo buono del ventennio, ante 1938…

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  4. Bravo Direttore, articolo condivisibile al 100%.
    Per il resto, vorrei consigliare la lettura di un bel libro di Francesco Filippi di qualche anno fa, di cui tanti avrebbero bisogno: “Mussolini ha fatto anche cose buone. Le idiozie che continuano a circolare sul fascismo.”

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  5. Chi non ricorda la storia, non potrà mai avere un Lillo nel futuro……

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  6. Sicuramente tutti questi antifascisti nel ventennio sarebbero stati fascisti. Oggi sono democratici e progressisti, domani chissà dipende da dove viene la propaganda.

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  7. Quando è stato costruito l’edificio Mussolini non era ancora al potere. Questa scritta ha dal punto di vista storico artistico lo stesso valore di “800A”.
    Pertanto, considerato che l’apologia del fascismo è ancora reato, questa scritta va cancellata subito

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  8. Grande articolo, Direttore.
    Cognome da rimuovere, anche sulla facciata dell’edificio.

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  9. Giusto o sbagliata che sia la storia non si cancella, Lillo mi dispiace per lui non è storia, ma perchè nessuno parla della falce e martello che c’è nello stesso edificio?

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  10. Prima dell’arte Messina ha bisogno di storia e di cultura, quanta ignoranza! RICORDARE SEMPRE! Rimuovere i cervelli di chi l’ha pensato (di rimuovere la scritta), e poi le mani di chi lo farà!

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  11. Sig Matteo ha pienamente ragione, magari proponiamo ad Anp se se ne assumono loro l’onere di togliere falce e martello.

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