Nasce il “Distretto del cibo dei Nebrodi – Valdemone”. Si chiede il riconoscimento

Nasce il “Distretto del cibo dei Nebrodi – Valdemone”. Si chiede il riconoscimento

Salvatore Di Trapani

Nasce il “Distretto del cibo dei Nebrodi – Valdemone”. Si chiede il riconoscimento

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martedì 23 Luglio 2019 - 07:30

Ieri la presentazione dell’istanza per il riconoscimento, presso il dipartimento regionale dell’agricoltura.

Sono 177 le aziende agricole e agroalimentari unite per la nascita del primo distretto del cibo siciliano. Ieri la presentazione dell’istanza per il riconoscimento, presso il dipartimento regionale dell’agricoltura.

Tra i firmatari dell’istanza per la nascita del “Distretto del cibo dei Nebrodi – Valdemone” anche i consorzi di tutela del germoplasma vegetale, del salame di Sant’Angelo, della provola dei Nebrodi, il Gal Nebrodi Plus, il Gal taormina Peloritani, il Gal Tirrenico Mare Monti e Borghi, l’Unpli Messina e numerosi altri partner.

“Sono dieci le filiere produttive coinvolte –spiegano Francesco Calanna, direttore del Gal Nebrodi e i direttori dei Gal e del bio distretto coinvolti Roberto Sauerborn, Carlotta Previti e Giusi Maniaci- Il Distretto si presenta complessivamente con 524 addetti e oltre ventimilioni e quattrocento mila euro di fatturato certificato Bio, Igp, Dop, Doc, GlobalGap. È il risultato di un grande sforzo aggregativo, senza tradire i principi di identità che stanno alla base della logica distrettuale –proseguono- E’ una chiara e tangibile risposta al momento di crisi che travaglia il territorio”.

I promotori dell’aggregazione hanno poi aggiunto che “il distretto del cibo è l’evoluzione innovativa del distretto agricolo”.

Un vero e proprio punto di svolta, che fa dello sviluppo territoriale e delle peculiarità alimentari il proprio cavallo di battaglia. Tra gli obiettivi del distretto, infatti, vi è anche il controllo della qualità del cibo, oltre che l’integrazione di attività caratterizzate da prossimità territoriale e l’integrazione di filiere produttive.

“Oggi il territorio, dando prova di maturità ed unità, ha svolto con scrupolo il suo compito –concludono i portavoce del distretto- Adesso la regione siciliana e per essa l’assessorato regionale all’agricoltura verifichi rapidamente la sussistenza dei requisiti per il riconoscimento”.

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