Il parlamentare Pd ha presentato un emendamento per riequilibrare la percentuale di risorse da destinare al Mezzogiorno

Il Piano nazionale di ripresa e resilienza può rappresentare l’opportunità per riequilibrare la distribuzione delle risorse tra Nord e Sud. E’ quanto sostiene il deputato Dem Pietro Navarra che insieme ad altri colleghi meridionali del partito ha presentato un emendamento in tale senso.

La proposta

“In Commissione Bilancio- spiega il parlamentare- ho sostenuto con forza l’idea di destinare al Mezzogiorno risorse del PNRR in misura anche maggiore rispetto a quanto previsto dalla clausola del 34%, in ragione del maggiore moltiplicatore della spesa per investimenti effettuata al Sud che non solo accelererebbe la velocità di convergenza all’interno del territorio nazionale nel lungo periodo, ma migliorerebbe anche la dinamica di convergenza dell’Italia verso il resto d’Europa”.

Sostegno al Sud

I parlamentari Pd eletti nei collegi del Sud chiedono al governo di applicare in Italia lo stesso criterio di riparto tra i Paesi Europei previsto per le sovvenzioni dal Dispositivo di Ripresa e Resilienza (popolazione, PIL pro capite e tasso di disoccupazione) pure all’interno del nostro Paese (tra le regioni e le macro-aree), in modo da sostenere le aree economicamente svantaggiate.

Ipotesi di crescita

Inoltre, il Ministro Provenzano ha evidenziato che nelle bozze circolate al momento non c’è alcuna ripartizione delle risorse, ma solo una stima dell’impatto sul Pil e l’occupazione al Sud, proprio per valutare l’obiettivo della coesione territoriale. Navarra evidenzia come, considerando almeno il 34% del Recovery, più tutte le risorse aggiuntive, l’impatto economico potrebbe essere molto incoraggiante ed il Sud crescerebbe nel 2021-2023 del 4%-5% l’anno. Nelle ultime bozze del documento, la coesione territoriale infatti non è un capitolo del Recovery, ma una missione trasversale, che assume le linee e gli impegni del Piano Sud 2030. 

Governo attento al Sud

“Il ministro Provenzano ha ribadito che la ripartizione delle risorse deve essere fatta sull’analisi dei fabbisogni in modo da arrivare a delle percentuali che, nel caso degli investimenti diretti, possono essere anche superiori al 50%- continua Navarra- Sugli asili nido, per esempio, se vogliamo raggiungere il target, dobbiamo fare il 70% degli investimenti al Sud; sulle infrastrutture l’intervento deve essere sopra il 50%. Anche il Ministro Amendola si è espresso pubblicamente nella nostra stessa direzione, sostenendo la centralità del Parlamento e il fondamentale ruolo di indirizzo sia della maggioranza che dell’opposizione”.