I lavori saranno finanziati con i fondi comunali ricavati dalla vendita dell'ex caserma dei vigili urbani
“Entro lunedì 10 gennaio 2011, prenderanno il via i lavori per combattere l’erosione del lungomare Andrea Doria”.
Questo l’annuncio del sindaco Enzo Sindoni subito dopo una riunione operativa a Palazzo Europa con i tecnici comunali e l’assessore ai Lavori pubblici, Mario Valenti, nella quale si è fatto il punto dei danni provocati dall’ultima violenta mareggiata che ha colpito il litorale tirrenico nei giorni di Natale.
L’intervento a protezione del litorale paladino partirà lunedì 10 gennaio 2011 e dovrà essere concluso entro 90 giorni.
Sulla base del progetto Sirito, saranno realizzati tre pennelli simili a quelli già esistenti, per una lunghezza, dalla spiaggia verso il mare, di 70 metri e, a differenza dei precedenti, sarà minore la distanza tra i due manufatti.
Il primo verrà realizzato nella zona sottostante il bar-ristorante Clacson, il secondo ed il terzo, saranno posizionati dividendo lo spazio restante della spiaggia lato Palermo. Successivamente, tra gli stessi, verrà versata sabbia per un totale di 15.000 metri cubi. La sabbia utilizzata sarà quella attualmente accumulata nell’area portuale in contrada Bagnoli.
L’opera di ripascimento è finalizzata alla salvaguardia, oltre che del lungomare, anche delle abitazioni e delle attività commerciali e turistiche che si affacciano sull’arteria e verrà dettagliatamente spiegata dall’assessore Mario Valenti all’inizio della prossima settimana.
I costi della realizzazione dell’intervento dovrebbero aggirarsi sul mezzo milione di euro circa e sarà finanziato dai fondi comunali, che ammontano a 1.126.125 euro, derivanti dalla vendita dell’ex caserma dei vigili urbani.
“Anche se non è nostro compito” – ha dichiarato il sindaco Enzo Sindoni– “non possiamo restare inermi alla devastazione della fonte primaria della nostra economia. Il mare sta giornalmente e meno lentamente di quanto pensavamo mangiando la spiaggia davanti alla città. Chi fino ad oggi è stato con le mani in mano, continuerà a farlo, per quanto ci riguarda alle parole, alle riunione, alle conferenze di servizio preferiamo gli atti, gli interventi e quindi la risoluzione del problema”.
