Emergenza San Fratello. 1200 gli sfollati censiti. A giorni l’ordinanza che disporrà assegni di sussistenza per l’affitto di una casa

Emergenza San Fratello. 1200 gli sfollati censiti. A giorni l’ordinanza che disporrà assegni di sussistenza per l’affitto di una casa

Emergenza San Fratello. 1200 gli sfollati censiti. A giorni l’ordinanza che disporrà assegni di sussistenza per l’affitto di una casa

venerdì 19 Febbraio 2010 - 09:37

Continua senza sosta il lavoro tra gli uffici del Coc, dove il “fronte caldo” rimane quello dell’assistenza alla popolazione. Nei prossimi giorni il provvedimento per accelerare la liberazione degli alberghi e lo spostamento in case affittate grazie ad un sostegno economico. Attesi Nania e Formica. A Capo d’Orlando sindaci in protesta.

Nel palazzo Municipale di San Fratello, diventato sede operativa del Coc (Centro operativo comunale) si continua a lavorare senza sosta. Tra il primo e il secondo piano è un continuo via vai di tecnici, vigili del fuoco, uomini della protezione civile, “semplici” cittadini pronti a dare il loro aiuto ai compaesani rimasti senza casa, per cercare di dare una speranza ad una comunità finita, suo malgrado, nell’occhio del ciclone. Questa mattina il cielo sulla vallata del piccolo comune che conta, anzi contava 5000 persone, è coperto, forte è il vento di scirocco che spazza via le strade rimaste deserte e che, almeno per il momento, tiene lontane le nuvole cariche di pioggia.

Si lavora a San Fratello, e lo si fa soprattutto negli uffici organizzati per l’assistenza alla popolazione: «Il morale purtroppo non è al massimo, ma si cerca di fare il possibile. Rispetto ai primi giorni siamo riusciti ad organizzarci decisamente meglio e questo ci permette anche di dare più conforto alle gente che passa da qui per essere “censita”». A parlare Benedetta Scalisi, una delle responsabili dell’ufficio. «Al momento – continua – il numero degli sfollati effettivamente registrati è 1200. Molti però come detto hanno lasciato San Fratello spontaneamente, ecco perché il dato non è definitivo. Tra qualche giorno, d’accordo con la Protezione Civile, verrà emanata l’ordinanza che prevede l’assegnazione di un contributo a tutti coloro per i quali è stato già trovato un appartamento in affitto e che potranno dunque lasciare gli alberghi». Segno quest’ultimo della rapida organizzazione che, nonostante la difficoltà, è stata raggiunta.

Come detto però la maggior parte degli abitanti di San Fratello, fatta eccezione per chi ha trovato ospitalità presso parenti o ha deciso di trasferirsi nella casa di campagna, sono alloggiati in alberghi e residence messi a disposizione dai primissimi giorni per far fronte all’emergenza. Questo l’elenco delle strutture che stanno accogliendo gli sfollati: ad Acquedolci i residences “Thea” e “Geraneo”, gli agriturismi “La finestra sul mare” e “Salmeri”, l’hotel “Sammaria” a Caronia, l’hotel “Pira” a Torrenova, i residences “Milunca” e “Parimar” a Sant’Agata di Militello, il bed&breakfast “Trinakria” sempre a San’Agata, la “Casa di cura San Fratello” e il “Rifugio del Falco” in contrada Muto sempre a San Fratello.

Ma come detto più volte in questi giorni la frana che sta interessando il centro di San Frareau rappresenta solo la punta di un iceberg, un iceberg non però fatto di ghiaccio ma di blocchi terra e massi pronti a staccarsi sotto il peso delle “bombe d’acqua” che in questi mesi hanno devastato i centri dei nebrodi. Un problema, quello del dissesto idrogeologico, che interessa l’intero comprensorio e che in quanto tale non va dimenticato né sottovalutato soprattutto da parte del governo nazionale. Lo hanno chiesto a gran voce questa mattina i sindaci dei nebrodi che si sono dati appuntamento davanti al Cineteatro Rosso di San Secondo sul lungomare Andrea Doria di Capo d’Orlando.

E intanto questa mattina a San Fratello, dopo il vertice tenutosi ieri tra la Regione e il Ministero dell’Ambiente nel corso del quale la Prestigiacomo ha dato garanzie di interventi a breve termine in Sicilia proprio per far fronte al devastante dissesto del territorio, la visita del vicepresidente del Senato Domenico Nania e del vicepresidente dell’Ars Santi Formica.

(foto Dino Sturiale)

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