Frane Nebrodi. Il sindaco di Sant'Angelo di Brolo chiede alla Regione lo stato di calamità naturale. Emergenza al torrente Gabella

Frane Nebrodi. Il sindaco di Sant’Angelo di Brolo chiede alla Regione lo stato di calamità naturale. Emergenza al torrente Gabella

Frane Nebrodi. Il sindaco di Sant’Angelo di Brolo chiede alla Regione lo stato di calamità naturale. Emergenza al torrente Gabella

giovedì 11 Febbraio 2010 - 07:00

Il primo cittadino Basilio Caruso: «Il Comune ha già stanziato 50 mila euro, non può più far fronte all'emergenza». La situazione peggiora, una frana minaccia anche contrada San Carlo

Un lungo elenco di emergenze che interessano i centri dei Nebrodi e le strade provinciali colpiti da frane e smottamenti, segno evidente del dissesto idrogeologico ormai diventato una costante nel territorio della provincia messinese. Emergenze quantificabili in 20 milioni di euro di danni. I tratti dove sarà necessario l’intervento di tecnici e operai riguardano la Sp 143 che collega a Brolo, la Sp 157 per Longi, la Sp 110 per Basciò, la 139 per Ucria. E poi ancora la strada provinciale 144 che interessa il comune di Ficarra e la Sp 176 per Motta d’Affermo e la arterie 145 e 85 rispettivamente per Sinagra e Castoreale. Emergenze causate soprattutto dalla caduta di pietre e fango sulla carreggiata che hanno determinando il blocco della carreggiata e dunque della circolazione.

Fra i comuni maggioramente colpiti, come visto negli scorsi giorni, quello di Longi, dove giorno 15 il sindaco Lazzara incontrerà il presidente della Provincia Ricevuto, e quello di Sant’Angelo di Brolo dove il punto più critico riguarda il fronte franoso apertosi in contrada Barba, un nuovo smottamento che minaccia l’abitato di Contrada San Carlo e l’alveo del torrente Gabella pericolasamente ingrossato a causa delle abbondanti piogge. Il primo cittadino Basilio Caruso, esattamente come fatto dal collega Frazzara, ha inoltrato alla Regione la richiesta di stato di calamità naturale, poiché il Comune avendo già anticipato oltre 50 mila euro agli uffici interessati, non è più in grado di sostenere ulteriori sperse spese economiche e dunque di fronteggiare l’emergenza. Tutto questo si aggiunge alla rete viaria comunale e provinciale in diversi punti pressoché inesistente.

correlato in basso l’articolo sui danni che interessano le strade provinciali

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