Lo squalo dello Stretto mantiene un profilo basso per i Mondiali in corso di svolgimento ad Imola
Ad Imola cresce l’attesa per la prova Elite dei Mondiali di ciclismo. Nibali, per l’occasione, mantiene un profilo basso, affermando che “non è l’Italia la nazionale favorita”.
L’ultima volta che le gare iridate si disputarono in Italia, a Firenze 2013, proprio Nibali sfiorò l’impresa, finendo quarto ma dopo una caduta che di fatto lo escluse dal podio.
“Arrivo al Mondiale – spiega il siciliano – in punta di piedi, con umiltà, consapevole che i favoriti sono altri. A me è già capitato spesso di non sapere bene come stavo, di non avere riscontri particolarmente incoraggianti ma poi all’improvviso di riuscire ad andare forte in corsa. Speriamo che sia così anche per domenica.
Nella squadra italiana ci sono altri corridori in grado di fare molto bene. Ulissi viene da un ottimo Giro del Lussemburgo che ha anche vinto, Bettiol è reduce dal Tour che ti dà sempre una grande condizione, e lo stesso vale per Caruso, che nella cronoscalata di sabato scorso ha anche tolto Valverde dai primi dieci.
Sarà – conclude – sarà Mondiale durissimo, in particolare se, come sembra, dovesse piovere. Alla fine in caso di ritmo elevato si rischia di restare in pochi e senza benzina. Per questo saranno favoriti i corridori reduci dal Tour, come Kwiatkowski, Van Aert e Alaphilippe.