Depuratore verso la riattivazione, ma ci sono ancora nodi da sciogliere

Depuratore verso la riattivazione, ma ci sono ancora nodi da sciogliere

Giusy Briguglio

Depuratore verso la riattivazione, ma ci sono ancora nodi da sciogliere

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venerdì 03 Maggio 2013 - 09:54

Entro la metà del mese l'mpianto di depurazione dovrebbe ritornare a funzionare e riottenere l'autorizzazione allo scarico in mare, revocata dalla Regione per il superamento dei limiti di accettabilità. Da accertare rimane la natura dei liquami nel greto del torrente e il recupero dei 150 mila euro che il comune di Fiumedinisi deve all'ente nizzardo

Entro il 15 maggio il depuratore di Nizza di Sicilia ritornerà a funzionare. Il 15 gennaio scorso, il Dipartimento regionale acque e rifiuti aveva revocato l’autorizzazione a scaricare in mare all’impianto consortile (vedi articolo correlato). Tra i motivi principali che hanno portato alla revoca, si legge nella relazione dell’ingegnere comunale Giovanni Briguglio, ci sono la mancata collocazione dei misuratori di portata e degli autocampionatori. Senza il misuratore non si tengono sotto controllo i parametri normativi, oltrepassati i quali si comincia a parlare di inquinamento. Proprio in seguito a un sopralluogo dell’Arpa che rilevava il superamento dei limiti, il comune jonico è stato diffidato a ripristinare la piena funzionalità dell’impianto. Il tecnico comunale assicura che adesso sono state adottate tutte le soluzioni necessarie per garantirne il pieno funzionamento e procedere alla richiesta di autorizzazione regionale, in previsione della stagione estiva, periodo di massima affluenza dei reflui. “L’unica inadempienza “significativa” – si legge nella relazione tecnica – è stata quella di non aver potuto collocare gli auto campionatori ed i misuratori di portata, esclusivamente per la colpevole inerzia della ditta Terminter, che non ha provveduto in tempi utili, nonostante le sollecitazioni telefoniche e formali, alla fornitura di tali apparecchiature”. Perché allora non denunciare la Terminter, chiedono i consiglieri di minoranza. E da chiarire rimangono ancora alcuni dubbi. Dove sono stati scaricati i reflui in questi mesi di revoca? Come si evince ancora dalla relazione dell’ingegnere Briguglio, “i reflui venivano scaricati a mare previo un trattamento di dissabbiatura e uno di grigliatura grossolana”. “Non è sufficiente – obietta Cambia Nizza che dal luglio 2012 lamenta il mal funzionamento dell’impianto – perché attraverso questi trattamenti l’acqua non viene purificata del tutto, ma rimane la carica batterica”. L’amministrazione assicura comunque che i prelievi a mare hanno dato esito negativo. Da accertare rimane però la natura dei liquami presenti nel torrente. “Cambia Nizza” ha allertato l’amministrazione che era però al corrente della situazione. “Quando i liquami dei tre paesi si riversano insieme – dichiara il sindaco Giuseppe Di Tommaso – una parte finisce nel torrente”. “Lo scarico sul letto del torrente non è possibile – ribatte il consigliere Antonietta Cintorrino – per non dire illegale”. Con il ripristino dell’impianto, anche questo problema dovrebbe essere risolto. “Non creiamo allarmismi – dichiara l’amministrazione”. Sembra essere ormai una questione di settimane, come andrà a finire lo vedremo presto. E’ invece una questione di anni il debito che il comune di Fiumedinisi ha maturato nei confronti dell’ente rivierasco per la gestione e la manutenzione dell’impianto. Stiamo parlando di 150 mila euro in 4 anni, ed erano 120 mila solo fino a pochi mesi fa. E mentre l’amministrazione di Nizza ancora tentenna sulla possibilità di avviare una causa nei confronti del centro collinare, intenzione invece richiamata dal gruppo di opposizione, da Fiumedinisi tutto tace. Sembra che l’ente in questo momento non possa far fronte al debito maturato negli anni di amministrazione dell’ex primo cittadino, Cateno De Luca. E intanto Nizza paga. I 150 mila euro, ricorda il gruppo di minoranza, non saranno sufficienti, ma possono essere un primo passo per il trasferimento a monte del depuratore. Il dubbio è su quanto tempo ancora dovrà passare prima che Fiumedinisi saldi il debito. Se mai lo salderà.

Giusy Briguglio

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