Norma Cossetto, FdI: "Solo qui si boccia l'intitolazione, questo è un caso nazionale"

Norma Cossetto, FdI: “Solo qui si boccia l’intitolazione, questo è un caso nazionale”

Giuseppe Fontana

Norma Cossetto, FdI: “Solo qui si boccia l’intitolazione, questo è un caso nazionale”

venerdì 11 Luglio 2025 - 13:30

Gioveni, Currò e Carbone all'attacco della commissione toponomastica dopo il secondo "no" a uno spazio pubblico intitolato alla giovane: "Un affronto"

MESSINA – La mancata intitolazione di uno spazio pubblico a Norma Cossetto a Messina “rischia” di diventare un caso nazionale. O meglio: l’obiettivo dei tre consiglieri comunali di Fratelli d’Italia, Libero Gioveni, Pasquale Currò e Dario Carbone, è proprio questo. Tanto che i tre esponenti del partito della premier Giorgia Meloni hanno convocato una conferenza per esporre il proprio punto di vista dopo la seconda bocciatura da parte della commissione toponomastica all’intitolazione. Una conferenza che è stata concordata anche con i vertici nazionali.

Gioveni: “Donzelli è saltato dalla sedia”

A spiegarlo è stato Gioveni, che ha affermato di averne parlato in particolare con Giovanni Donzelli. Non un nome qualsiasi all’interno di Fratelli d’Italia, visto che il deputato è anche il responsabile nazionale dell’organizzazione del partito. Il capogruppo messinese ha affermato: “Donzelli è saltato sulla sedia perché questo è un affronto. Questa è la seconda bocciatura per l’intitolazione di uno spazio a Norma Cossetto. Il verbale ci è stato dato ieri. Già nello scorso mandato, quando ero unico componente di Fratelli d’Italia avevamo proposto l’intitolazione con il Consiglio comunale e nel 2023 è stata bocciata. Allora ho presentato interrogazione all’assessore Caruso, che si è impegnato per la revisione. Così abbiamo riproposto l’intitolazione perché anche città come Bologna o notoriamente di sinistra hanno spazi su Norma Cossetto”.

E ancora: “Nel 2004 il governo ha istituito la giornata del Ricordo, per le vittime delle Foibe. Nel 2005 l’ex presidente della Repubblica Ciampi, notoriamente di centrosinistra, ha conferito la Medaglia d’oro al merito civile a Norma Cossetto. Siamo molto arrabbiati per la bocciatura e per le motivazioni date dal professore Restifo. Le responsabilità sono sue. Non si parla altro che di femminicidio in questo periodo. Noi così Norma l’abbiamo uccisa due volte. Anche il presidente del Consiglio comunale Nello Pergolizzi si è reso conto che sono stati condizionati da questo parere e ha preso l’impegno di rivedere tutto. Questo diventerà un caso nazionale”.

Il rigetto nel verbale

Carbone ha poi letto il passaggio con le motivazioni del rigetto, pronunciate dal professore Giuseppe Restifo e rilasciate a verbale. Ha spiegato che “leggere tra le motivazioni del rigetto che Norma Cossetto era fascista come il padre, e iscritta a gruppi fascisti, e che fu uccisa dai partigiani, seviziata e buttata ancora viva in una foiba perché era fascista e non perché era italiana, rappresenta una ingiustificabile operazione di revisionismo storico che contestiamo fermamente oltre che l’ennesima ferita inferta a tutti coloro che furono uccisi o furono costretti a fuggire dalle proprie terre per il sol fatto di essere italiani”

La testimonianza della sorella Licia

Poi ha letto anche la testimonianza della sorella di Norma Cossetto, Licia: “Ancora adesso la notte ho gli incubi, al ricordo di come l’abbiamo trovata: mani legate dietro alla schiena, tutto aperto sul seno il golfino di lana tirolese comperatoci da papà la volta che ci aveva portate sulle Dolomiti, tutti i vestiti tirati sopra all’addome […] Solo il viso mi sembrava abbastanza sereno. Ho cercato di guardare se aveva dei colpi di arma da fuoco, ma non aveva niente; sono convinta che l’abbiano gettata giù ancora viva. Mentre stavo lì, cercando di ricomporla, una signora si è avvicinata e mi ha detto: “Signorina non le dico il mio nome, ma io quel pomeriggio, dalla mia casa che era vicina alla scuola, dalle imposte socchiuse, ho visto sua sorella legata ad un tavolo e delle belve abusare di lei; alla sera poi ho sentito anche i suoi lamenti: invocava la mamma e chiedeva acqua, ma non ho potuto fare niente, perché avevo paura anch’io”.”

Carbone: “Chiediamo la revisione della commissione”

E infine ha concluso: “Questo professore ha svolto un’operazione di revisionismo storico che ci fa accapponare la pelle. Votare contro solo per la politica non è accettabile. Non ci sogneremmo mai di bocciare qualcosa perché l’ha proposta il PD o altri. Per cui oltre a voler fare diventare un caso nazionale è di chiedere la revisione della commissione toponomastica, chiedendo che ci siano 3 cultori della materia che possano controbattere a queste parole”.

Da chi è composta la commissione e il “caso” Feminò

Il professore Giuseppe Restifo, citato da Fratelli d’Italia, è uno dei tre “cultori della materia” che compongono la commissione per la toponomastica insieme a Giuseppe Mellusi e Rosario Moscheo. La commissione è presieduta da Nello Pergolizzi. A completarla sono anche i consiglieri Giovanni Caruso (Dc), Antonella Russo (Pd), Antonella Feminò (ScN) e Giuseppe Villari (gruppo misto). Proprio con Feminò si è aperto un caso durante la seduta della quinta commissione consiliare di due giorni fa. La consigliera è stata attaccata da Pippo Trischitta, capogruppo di Con De Luca per Basile (e quindi della stessa parte politica, cioè al fianco del sindaco) con parole dure, proprio per l’esito negativo della votazione. Ma nella seduta del 22 maggio, quella della bocciatura, Feminò era assente (e così anche Moscheo).

2 commenti

  1. Gioveni caro a saltare sulla sedia siamo noi che teniamo il conto dei tuoi cambi di casacca.
    Non hai una identità politica definita, quindi non hai nessuna cultura politica da difendere.

    4
    2
  2. La democrazia non è una parola vuota, è libertà, espressione di pensiero, rispetto per le idee di tutti. La dittatura è un pensiero unico, esclude ogni altro modo di vedere e raccontare fatti reali non in linea con il pensiero unico della dittatura. Sono stato per oltre 30 anni di sx, quella vera, dei lavoratori, del sociale, degli italiani. Questa sx non mi appartiene, è diversa, non si confronta, e non si capisce realmente cosa rappresenta. A mio parere personale, non gli interessi degli italiani e dei lavoratori.

    0
    0

Rispondi a Arcistufo2.0 Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Premi qui per commentare
o leggere i commenti
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Salita Villa Contino 15 - 98124 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007

Questo sito è associato alla

badge_FED