Ponte sullo Stretto, Ciucci: "Pronti a nuova delibera Cipess"

Ponte sullo Stretto, Ciucci: “Pronti a nuova delibera Cipess”

Redazione

Ponte sullo Stretto, Ciucci: “Pronti a nuova delibera Cipess”

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martedì 09 Dicembre 2025 - 19:21

L'Ad della Stretto di Messina esclude la registrazione con riserva e punta sulla valutazione favorevole della Commissione Ue

Ancora attenzione sul tema ponte sullo Stretto. “La registrazione con riserva è teoricamente possibile, ma del tutto inappropriata. Contiamo su una valutazione favorevole della commissione Ue che consideri corretta la nostra interpretazione nell’applicazione delle direttive Habitat e Appalti. Una volta acquisita questa valutazione, potrà essere assunta dal governo una seconda delibera al Cipess”. Così l’amministratore delegato della Stretto di Messina, Pietro Ciucci, illustra i prossimi passaggi volti all’ottenimento di una registrazione con formula piena in una intervista al quotidiano on line Diac, specializzato proprio in infrastrutture. Lo riporta l’Ansa.

Relativamente alla Direttiva Habitat, l’Ad Ciucci ha evidenziato che “la lettera della Commissione del 15 settembre scorso dà atto dell’impegno del governo e della valenza strategica dell’opera e in nessun passaggio emerge una critica alla procedura di comunicazione adottata. E’ previsto a breve un incontro con i servizi tecnici della commissione Ue, insieme a Mit e Mase sui principali profili di illegittimità rilevati dalla Corte dei conti“.


In merito alla direttiva Appalti e all’ipotesi di superamento del tetto del 50% del valore dell’iniziale corrispettivo per il Contraente generale, sempre secondo quanto riporta l’Ansa, Ciucci ha sostenuto che, “per quanto riguarda il valore delle varianti che devono concorrere alla soglia del 50%, la nostra quantificazione è pari ad appena 90 milioni di euro su un costo aggiornato del valore contrattuale affidato a Eurolink di 10 miliardi e 572 milioni. Questo perché le direttive europee sono entrate in vigore nel 2014, dopo l’approvazione della variante di importo maggiore, di circa un miliardo (oltre due miliardi a valori attualizzati 2025). Ma, aggiunge Ciucci, anche se venisse ricompresa questa ultima – in una sorta di stress test – si starebbe sotto il 50%. Peraltro, come più volte sottolineato l’incremento del corrispettivo è determinato in misura prevalente dall’adeguamento dei prezzi e non da nuovi lavori”.

“Relativamente al parere dell’Art (Autorità di regolazione dei trasporti), per il quale verrà avviata quanto prima la procedura – ha detto infine Ciucci – si è ritenuto che fosse dovuto solo per le autostrade mentre la viabilità sul ponte è classificata, anche dalla Convenzione, come una strada extraurbana di tipo B. Chiederemo il parere dell’ART con cui avvieremo quanto prima la procedura”.

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3 commenti

  1. Ma basta, rassegnatevi. Ridate tutti i soldi spesi finora sono trent’anni che si finanziano società per una cosa che non esiste e non esisterà. Vergogna!

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  2. .. le supercazzole!!!

    Sblocchiamo questi miliardi e destiniamoli a cose fattibili.

    E come dice Giuseppe ridateci tutti i soldi spesi in questi trent’anni.

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  3. Ma chi controlla la spesa per questo ponte, sempre se si realizzerà, ci sono molti dubbi, non di sicuro questi personaggi che ci ruotano intorno, bisogna chiamare i monaci buddisti.

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