Di seguito la nota di risposta alle dichiarazioni del baritono Valdis Janson: "Precisiamo che il baritono ci risulta esser stato regolarmente saldato per le sue spettanze del 2013, per cui ci riserviamo ogni azione sia civile che penale per i danni subiti e subendi a seguito di queste sue false dichiarazioni contro la nostra Fondazione"

Dopo le dichiarazioni del baritono Valdis Janson, giunge la replica del Presidente della Fondazione Euro Mediterraneo, Luciano Cupellini che smentisce quanto affermato dall'artista.

Di seguito la nota integrale "In merito alle dichiarazioni rilasciate a Tempostretto dal signor Valdis Jansons precisiamo che il baritono ci risulta esser stato regolarmente saldato per le sue spettanze del 2013, per cui ci riserviamo ogni azione sia civile che penale per i danni subiti e subendi a seguito di queste sue false dichiarazioni contro la nostra Fondazione. Ci risulta piuttosto che la sua richiesta di una piccola differenza di neanche 500 euro in più su ben 7.000,00 euro di cachet pagati come da contratto non gli è stata liquidata semplicemente perché non dovuta. Riguardo al 2014 il signor Valdis Jansons dovrebbe invece rileggersi il contratto dove ha accettato, pur di cantare a Taormina (e non a Siracusa), di essere pagato all'arrivo dei fondi pubblici, che evidentemente – e come il signor Jansons ben sa – non sono ancora arrivati. Al riguardo a correzione di quanto strumentalmente da lui dichiarato, la cifra che deve ricevere il signor Jansons per il 2014 è di appena 3.500,00 euro e non 5.800,00 come da lui scritto, in quanto dovrebbe sapere che gli sono stati tutti regolarmente pagati gli oneri sociali. Per il resto, respingiamo quanto argomentato in maniera furba (ma non intelligente) dal signor Valdis Jansons, che è stato già diffidato dai nostri avvocati e con i quali potrà chiarirsi nelle competenti sedi giudiziarie dove è stato già citato. Infine, riteniamo pretestuosa e furoviante questo tipo di dichiarazioni, in un momento in cui il problema sono i ritardi degli enti locali e non le associazioni o le fondazioni come la nostra che mettono sotto contratto ogni anno centinaia di persone, dando lavoro e creando sviluppo e fortissimo indotto turistico in Sicilia, e che operano in un settore in piena crisi di cui bisognerebbe analizzare piuttosto problematiche ben più complesse".