Notte Bianca per la Pace. Ospite d'onore il Professore Massimo Zucchetti, fisico nucleare e consulente gratuito del Comune di Niscemi nella sua lotta contro il Muos, l'antenna satellitare che l'esercito americano vuole costruire nel cuore della riserva di Niscemi. Il Professore del Politecnico di Torino e il giornalista Antionio Mazzeo, nei loro interventi, hanno parlato di rischi ambientali e militarizzazione della Sicilia. Proiettato in serata il film No Muos di Firrincieli.
“Lei è un cattivo maestro, dunque, come Gianni Vattimo ed Erri De Luca?” . Ride. “Assolutamente si”. Massimo Zucchetti è professore di fisica nucleare al Politecnico di Torino, consulente gratuito del comune di Niscemi che lotta contro l’istallazione del sistema satellitare dell’esercito americano denominato Muos e massimo esperto di grandi opere e inquinamento ambientale in Italia, dalla Tav alle onde elettromagnetiche, schierato, inoltre, in prima linea al tempo del referendum sul nucleare in Italia. Ieri, è stato ospite della Notte Bianca per la Pace organizzata a Palazzo Zanca. Scambiano due chiacchiere prima del suo intervento, il professore minimizza il suo ruolo di rilievo nelle battaglie in difesa dell’ambiente e del territorio di questi anni: “Lavorare per il popolo e i comitati significa mettersi dalla parte di chi non ha risorse, per questo siamo in pochi a lavorare su queste cose”. Poi ironizza: “C’è un principio universale per distinguere uno scienziato indipendente da uno non indipendente: il primo lavora gratis”.
Prima di intervenire sul Muos, a chi domanda un parere sull’Alta Velocità, Zuccetti risponde con una punta di ottimismo: “L’Europa ha già dichiarato che dal 2014 al 2020 non finanzierà più alcuna grande opera. La Francia, dal canto suo, si era dichiarata favorevole a proseguire l’opera solo con i finanziamenti dell’Unione Europea. A volerla resta solo il PD Piemontese, il Ministro dei Trasporti e Il Presidente della Repubblica, una volta spazzata via questa classe politica l’alta velocità sarà cancellata”.
Il terzo Professore di fisica nulceare più giovane d’Italia dopo Fermi e Majorana, porta avanti la sua relazione in un linguaggio semplice condito da molta ironia. Si inizia con un’introduzione generale: “Tutta la letteratura degli ultimi trent’anni dice che le onde magnetiche fanno male. Essendo radiazioni è ovvio che hanno un effetto sul corpo umano. Vicino agli elettrodotti, ad esempio, si muore di più di leucemia infantile. È stato dimostrato con diverse sentenze. Esiste una cosa che si chiama Principio di Precauzione. La legge italiana sull’elettromagnetismo è come la Costituzione: non è male, ma non viene applicata”.
Per quanto riguarda l’antenna satellitare ad alta frequenza che gli Stati Uniti vogliono installare nel cuore della riserva di Sughereta a Niscemi, oltre a sottolineare lo scandalo che venga realizzata in un’area protetta, Zucchetti spiega che: “Il Muos doveva essere installato direttamente a Sigonella,ma avrebbe dato fastidio agli aerei militari, quindi si è deciso di spostarlo a Niscemi,cha ha ben quattro aereoporti vicino. Evidentemente, da Ustica in poi, gli aerei civili sono più resistenti di quelli militari. Ricordiamo, tra l’altro, che il Muos è un importante obiettivo militare, che vogliono installare a quattro chilometri dal centro abitato. Per quanto riguarda i danni alla salute, in un rapporto Arpa, sono state effettuate misurazioni in cui le antenne già esistenti non erano al massimo,ma al minimo. Alla fine l’Arpa ha dichiarato di non essere in grado di stabilire dati precisi. Senza un parere, per legge, non si doveva dare l’autorizzazione. Non essendoci presupposti di legge, le autorizzazioni sono state revocate. Poi c’è stata la relazione dell’istituto di sanità, di natura prettamente scientifica. La Regione , ha assunto un parere scientifico come fosse un parere legale, e dopo una perizia realizzata da tre periti della Regione stessa, ha revocato la revoca. In un rapporto redatto con nove scienziati indipendenti abbiamo dimostrato che:a Niscemi ottanta giorni l’anno si verifica il superamento dei livelli di sicurezza del percolato che proviene da Gela. Le antenne esistenti già dal 91 superano i livelli di legge, per questo non ci sarebbe nessuna necessità di infliggere alla popolazione un inquinamento ulteriore”.
Antonio Mazzeo, giornalista e scrittore da sempre in prima fila nella battaglia contro il Muos, nel suo intervento ha coniugato il problema della militarizzazione dell’isola con quello delle politiche dell’immigrazione: “Non sono più disposto a vivere in una regione che per l’Europa è destinata ad avere il ruolo di un cimitero. C’è un duplice progetto: da un lato si vuole trasformare quest’isola in un lager a cielo aperto, dove rinchiudere in un regime di semi-detenzione gli sventurati che sono arrivati vivi. Dall’altro si lavora per trasformarla in una piattaforma di guerra. Già quello della base di Sigonella è il principale aereoporto dell’esercito statunitense dal Pacifico al Sud Est Asiatico. Entro il 2015 l’intenzione è di trasformare Sigonella nella capitale mondiale dei droni, gli aerei senza pilota che più di rappresentare una frontiera della tecnica sono la soglia del non-essere e dell’inumano. La frontiera che vedrà, per la prima volta nella storia, deresponsabilizzato l’uomo. Tutto questo nel folle progetto di delegare l’esecuzione operativa e decisionale sugli interventi di guerra direttamente ai computer entro il 2050”.
Mazzeo è successivamente intervenuto anche sul problema dei migranti, con particolare riferimento alla situazione di Messina: “ Quest’isola è la piattaforma gratuita delle guerre attuali., tra queste ci sono quelle contro i migranti. Piangiamo per quelli che muoiono, ma nessuno vede la militarizzazione del Canale di Sicilia, dove, però, tutti arrivano in ritardo quando le barche affondano. Con i soldi dell’Unione Europea le forze armare hanno acquistato radar che portano la vergogna nominativa di chiamarsi “radar anti-migranti”. Per quanto riguarda ciò che è successo a Messina, come cittadini non possiamo non indignarci per le modalità di accoglienza. Io lancio un appello al Comune: si metta alla testa di un movimento che si batta per la solidarietà, contro soggetti che perseguono obiettivi politici diametralmente opposti. Nomini un esperto e costruisca un progetto di accoglienza integrata”.
Verso sera, a proposito di attivismo e militanza No Muos, è stato proiettato il film di Giuseppe Firrincieli, un attivista di Ragusa. Settanta minuti che vogliono “testimoniare dall’interno quello che è accaduto da Gennaio ad Agosto” – come racconta il regista – “per fare vedere la lotta del popolo sul territorio”. Il ricavato della vendita del dvd è devoluto per sostenere le spese del gruppo legale che difende i militanti vittime di sanzioni. (Eleonora Corace)
Ma uno psichiatra che curi la paranoia?
ma pensa alla gente che fugge da questa fo..