Tagli alla sanità,oggi vertice tra alleati. Tra diserzioni e scaramucce si prevede l'ennesimo teatrino

Tagli alla sanità,oggi vertice tra alleati. Tra diserzioni e scaramucce si prevede l’ennesimo teatrino

Rosaria Brancato

Tagli alla sanità,oggi vertice tra alleati. Tra diserzioni e scaramucce si prevede l’ennesimo teatrino

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lunedì 19 Settembre 2016 - 22:06

Gli Ncd disertano il vertice di maggioranza, gli Udc ci vanno a malincuore, pronti a lasciarlo,il Psi non ci sarà e Sicilia Futura tace. Sul fronte sanità si consuma l'ennesima scaramuccia tra alleati che però finirà, come sempre a tarallucci e vino.

Al tavolo degli alleati, convocato per questa mattina alle 11 a Palermo per discutere sui tagli alla sanità,loro non ci saranno. Gli Ncd disertano il vertice di maggioranza. Stando poi alle dichiarazioni di D’Alia “pronti a uscire dalla giunta”, anche gli Udc resteranno “sull’uscio” pronti ad abbandonare la riunione,ed il Psi con una nota ha fatto sapere che non ci sarà. Insomma quello di oggi invece che un vertice di maggioranza diventerà una riunione del Pd.

Tema del contendere l’ultimo teatrino siciliano, cioè la bozza della nuova rete ospedaliera, divenuta nelle ultime settimane un “oggetto misterioso”, del quale nessuno si vuole assumere la paternità e che sembra sia stato predisposto ad insaputa della politica. A luglio la bozza che oggi l’assessore Gucciardi disconosce (o rinnega) è stata trasmessa al Ministero della salute. L’ordigno è però esploso non appena le notizie sui dettagli della nuova rete dei posti letto sono state diffuse.

E’ iniziato quindi un rimpallo di responsabilità con gli alleati del governo Crocetta pronti a puntare il dito su Gucciardi e governatore e assessore che nel rinviare le accuse al mittente additavano il ministro Lorenzin e il decreto ministeriale 70 come la causa di tutti i guai. E mentre da un lato la bozza Gucciardi prevede tagli alla sanità da far impallidire Edward mani di forbice, dall’altro lo stesso assessore reclama a Roma il via libera per i concorsi.

Il vertice di maggioranza di questa mattina,richiesto da più parti, Ncd in testa, doveva servire a far chiarezza ma rischia di essere disertato in massa, come nelpiù classico dei copioni di questi 4 anni di mandato.

Liti tra coniugi a beneficio di stampa e opinione pubblica,salvo poi continuare il matrimonio fino alla fine.

Addii e divorzi non ce ne saranno. Al massimo qualche ritocco in giunta per motivi più legati alla campagna elettorale che alle esigenze dell’isola.

I primi a dichiarare la mancata presenza al vertice sono stati gli esponenti del Psi.

Poi è stata la volta di chi questo vertice lo ha voluto e cioè i coordinatori regionali Ncd Giuseppe Castiglione e Francesco Cascio: “E’ noto che avevamo chiesto al segretario del PD, Raciti, un vertice tecnico-politico dedicato al tema della rete ospedaliera in Sicilia, con l’obiettivo di tutela della salute delle persone, quindi volto a decidere, tenuto conto del territorio e delle parti sociali, una rimodulazione adeguata a garantire i livelli assistenziali sanitari nella nostra Regione, ma a fronte degli orientamenti emersi dalle notizie Stampa, ci appare chiaro che, il tavolo sia destinato soltanto a diventare sede di regolamento di conti, spartizione di poltrone e rivendicazione di posizioni di potere. A questo intento noi di NCD non siamo interessati, perciò non saremo presenti”.

La poltrona nella giunta Crocetta gli Ncd ce l’hanno da un po’, ed è quella dell’assessorato ai Beni culturali,affidata al messinese Carlo Vermiglio. Improbabile quindi che,almeno a breve termine, ci sia un divorzio tra gli ex berlusconiani ed i loro nuovi amici del Pd.

Ad annunciare schermaglie era stato anche il leader Udc Gianpiero D’Alia, che a proposito delle dichiarazioni di Gucciardi sui concorsi spiega: “E’ assurdo chiedere al governo nazionale di autorizzare le assunzioni sulla base di una bozza di piano di tagli che nessuno conosce e che non ha alcun valore politico e giuridico e senza che vi sia alcuna valutazione del sistema privato della sanità che ne ha un oggettivo quanto incomprensibile vantaggio a danno della sanità pubblica. Se questa è la politica sanitaria del governo regionale dovremmo riflettere se continuare a sostenerlo”. Anche in questo caso però i centristi,con l’assessore Pistorio che ha la delega ai lavori pubblici difficilmente ci sarà burrasca prima della prossima primavera,quando i giochi saranno fatti.

Dal fronte Sicilia Futura, che con il Pd ha un patto federativo, dopo la lettera-appello di Beppe Picciolo a Renzi per consentire una sorta di “deroga” in Sicilia rispetto ai parametri rigidi del decreto Balduzzi non si sono registrate altre dichiarazioni ufficiali. In casa Pd i malumori sono tanti e non solamente legati alla questione sanità. Tutti guardano ormai alle Regionali 2017 ed alla corsa alla candidatura ben sapendo che l’eredità di questo mandato pesa, che Crocetta è pronto a ricandidarsi e che i 5Stelle, che il 24 ed il 25 a Palermo inizieranno, alla presenza di tutti gli esponenti nazionali del Movimento l’opa alla Regione…..

Alla fine sul fronte sanità la parola d’ordine sarà “serrate i ranghi”.

Rosaria Brancato

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