Altri 360 migranti sbarcano al Molo Marconi, centri d'accoglienza al collasso

Altri 360 migranti sbarcano al Molo Marconi, centri d’accoglienza al collasso

Veronica Crocitti

Altri 360 migranti sbarcano al Molo Marconi, centri d’accoglienza al collasso

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venerdì 07 Ottobre 2016 - 05:53

Fin dalle prime luci dell’alba, il personale dell’Asp, insieme alla Croce Rossa e all’associazione Misericordia, si è attivato per le prime visite e gli screening sanitari.

Nuova ondata di migranti al Molo Marconi di Messina, a meno di 48 ore dall’ultimo sbarco. Stamattina, a scendere dalla Nave Ghalib della Moas (Migrant Offshore Aid Station), sono stati in 360. Per lo più uomini, ma anche donne e diversi bambini, provenienti dall’Africa Sub-Sahariana e salvati in mare aperto durante le operazioni di soccorso degli ultimi giorni.

Fin dalle prime luci dell’alba, il personale dell’Asp, insieme alla Croce Rossa e all’associazione Misericordia, si è attivato per le prime visite e gli screening sanitari. Al momento non risultano casi gravi o sospetti. Nei tendoni allestiti dalla Polizia di Stato, gli agenti dell’Ufficio Immigrazione e della Scientifica, hanno già iniziato le operazioni di fotosegnalazione, mentre le altre Forze dell’Ordine continuano a presidiare la zona. Sulla banchina del Molo Marconi sono presenti anche i volontari dello Sportello di Mediazione Culturale nonché una delegazione dei Servizi Sociali del Comune di Messina.

Una volta segnalati, i migranti verranno fatti salire sui pullman e trasportati nei vari centri di accoglienza, ormai al collasso. Il problema della sistemazione dei nuovi arrivati, che in questi giorni continuano a riversarsi a migliaia sulle coste siciliane, rimane ancora un nodo da sciogliere. Molti degli uomini e delle donne vengono smistati nei Centri di Prima Accoglienza del PalaNebiolo e dell'ex Caserma di Bisconte, a Camaro, ma anche lì i posti sono ormai strapieni da tempo. Problema analogo anche per i MISNA, i minori stranieri non accompagnati, le cui strutture d'accoglienza accreditate, a Messina e Provincia, non possono più ospitare nessuno per limiti di capienza raggiunta. (Veronica Crocitti)

6 commenti

  1. MessineseAttenta 7 Ottobre 2016 07:28

    La colpa di questa vergogna ricade esclusivamente su accorinti, che, pensando di intercettare i finanziamenti pubblici, si è fatto il bello, proponendosi per l’accoglienza dei clandestini.
    Soltanto che ha fatto male i suoi calcoli.
    I soldi non sono arrivati e la città è piena di clandestini che bivaccano dappertutto.
    Non c’è incrocio che non sia assediato da questuanti, supermercati, negozi, chiese.
    Come cavallette scendono ogni giorno centinaia di clandestini, provenienti anche da Catania e da Reggio.
    Per non parlare dei furti e degli scippi, in spaventoso aumento, a dispetto delle inutili rassicurazioni della questura.
    Messina è una città assediata.
    Tutto per colpa di un incompetente, presuntuoso ed arrogante.
    Portateli al Faro.

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  2. MessineseAttenta 7 Ottobre 2016 07:28

    La colpa di questa vergogna ricade esclusivamente su accorinti, che, pensando di intercettare i finanziamenti pubblici, si è fatto il bello, proponendosi per l’accoglienza dei clandestini.
    Soltanto che ha fatto male i suoi calcoli.
    I soldi non sono arrivati e la città è piena di clandestini che bivaccano dappertutto.
    Non c’è incrocio che non sia assediato da questuanti, supermercati, negozi, chiese.
    Come cavallette scendono ogni giorno centinaia di clandestini, provenienti anche da Catania e da Reggio.
    Per non parlare dei furti e degli scippi, in spaventoso aumento, a dispetto delle inutili rassicurazioni della questura.
    Messina è una città assediata.
    Tutto per colpa di un incompetente, presuntuoso ed arrogante.
    Portateli al Faro.

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  3. unmessinesequalunque 7 Ottobre 2016 10:17

    A dire il vero non è proprio così. Nella gestione e nello smistamento dei flussi migratori gli enti locali possono fare ben poco.Purtroppo la regia della situazione è nelle mani di governo e prefettura che IMPONGONO quote obbligatorie ad ogni comune. Difatti la situazione non è grave solo a Messina (dove amminnistra Accorinti) ,ma il tutta Italia, da nord a sud,basti pensare alle recenti notizie di Como o Milano per non parlare di Ventimiglia dove la situazione è davvero pesante. Saluti

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  4. unmessinesequalunque 7 Ottobre 2016 10:17

    A dire il vero non è proprio così. Nella gestione e nello smistamento dei flussi migratori gli enti locali possono fare ben poco.Purtroppo la regia della situazione è nelle mani di governo e prefettura che IMPONGONO quote obbligatorie ad ogni comune. Difatti la situazione non è grave solo a Messina (dove amminnistra Accorinti) ,ma il tutta Italia, da nord a sud,basti pensare alle recenti notizie di Como o Milano per non parlare di Ventimiglia dove la situazione è davvero pesante. Saluti

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  5. Sino a quando non smaltiscono tutti quelli “depositati”in città non deve essere concesso l’attracco a qualsiasi nave sia essa della marina italiana che estera.
    Ma ci siete stati la sera a piazza stazione o della repubblica sic! e cercare di evitare quelli che si inseguono con le bottiglie di birra vuote? e le forze dell’ordine ? e dire che a pochi passi c’è il comando dei VV.UU.

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  6. Sino a quando non smaltiscono tutti quelli “depositati”in città non deve essere concesso l’attracco a qualsiasi nave sia essa della marina italiana che estera.
    Ma ci siete stati la sera a piazza stazione o della repubblica sic! e cercare di evitare quelli che si inseguono con le bottiglie di birra vuote? e le forze dell’ordine ? e dire che a pochi passi c’è il comando dei VV.UU.

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