Taormina. "Le Rocce", 7 milioni di euro per il recupero. Antonio Presti: "Investo il mio patrimonio"

Taormina. “Le Rocce”, 7 milioni di euro per il recupero. Antonio Presti: “Investo il mio patrimonio”

Carmelo Caspanello

Taormina. “Le Rocce”, 7 milioni di euro per il recupero. Antonio Presti: “Investo il mio patrimonio”

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martedì 24 Maggio 2016 - 04:00

Il fondatore di Fiumara d'Arte lancia un ambizioso progetto per far rifiorire l'incantevole villaggio, in abbandono dal 1972, di proprietà dell'ex Provincia. Ma non è facile. Il sindaco Giardina: "Siamo ad una svolta". Nei giorni scorsi un sopralluogo. Si punta ad una apetura, magari parziale

Il luogo, anche se versa da 44 anni nel degrado, è incantevole: abbarbicato su un tratto di costa tra i più affascinanti della riviera jonica e della Sicilia intera. Il verde ormai “selvaggio” si intreccia con l’azzurro del mare che si spalanca fino all’orizzonte. Il Villaggio Le Rocce, un tempo fiore all'occhiello di Taormina, la Perla dello Jonio, venne abbandonato nel 1972, nonostante la sua straordinaria bellezza. Per farlo tornare in vita occorrerebbe una spesa stimata tra i 7 e i 10 milioni di euro. Che il proprietario, l’ex Provincia regionale di Messina, non ha. La volontà di riqualificare l’Oasi naturale tuttavia non manca e si sta pensando di arrivare ad una soluzione "autosostenibile". Non è semplice. Per il recupero delle Rocce, l’ideatore di Fiumara d’Arte, Antonio Presti, ha lanciato un progetto ambizioso. Per il quale il mecenate è pronto a spendere anche tutto il suo patrimonio artistico. “Sono disposto a ristrutturare tutto a spese mie – chiosa – donando la mia collezione, dal valore inestimabile”. Intanto, autorizzato dall’ex Provincia, Presti ha provveduto a pulire il terreno a proprie spese. Fondazione Fiumara d’Arte ed ex Provincia puntano ad una intesa da formalizzare nelle prossime settimane, finalizzata a concretizzare l’iter di riqualificazione dell’ex albergo. Se ci sono le condizioni, Presti potrebbe andarsene da Tusa. E investire tutto sulla Perla dello Jonio. Un progetto ambizioso, da 5 milioni di euro. Che potrebbe donare alla Città del Centauro per rinvigorire il villaggio Le Rocce.

IL SOPRALLUOGO Nei giorni scorsi è stato eseguito un sopralluogo, al quale erano presenti il sindaco, Eligio Giardina, il commissario dell’ex Provincia, Filippo Romano, il presidente de “La voce del mare”, Giovanni Aucello e il mecenate Antonio Presti. “Siamo vicini ad una svolta – ha esordito il primo cittadino -. Non ho dubbi che questa sia l’occasione buona per riportare in funzione Le Rocce con un progetto culturale serio”. Il commissario Romano rimarca che si sta “valutando con attenzione l’iniziativa di Presti. Bisogna arrivare ad una soluzione autosostenibile, con la possibilità di determinare il recupero e la rifunzionalizzazione del villaggio Le Rocce. Contestualmente c’è l’esigenza di tutelare l’aspetto patrimoniale ed economico dell’ente proprietario del bene. Sicuramente – conclude Romano – c’è un impegno concreto da parte della Città Metropolitana di Messina per risolvere dopo tanti anni la problematica del Villaggio le Rocce”. Il sogno è di riaprire in estate, anche se parzialmente, in modo da far assaporare nuovamente a residenti e turisti il fascino di un luogo speciale. Ma non è facile, per le troppe insidie che esporrebbero a troppi rischi i visitatori. Nei piani di Presti c’è un miraggio culturale: l’abbinamento, nel cotesto della Città metropolitana del Villaggio Le Rocce, con l’Isola Bella e il Parco di Giardini Naxos. Un sogno. Che un domani non tanto lontano, secondo l’ideatore di Fiumara d’Arte, potrebbe diventare realtà.

Carmelo Caspanello

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