Lo Stretto di Messina patrimonio dell’Unesco: l’amministrazione Accorinti ci prova

Lo Stretto di Messina patrimonio dell’Unesco: l’amministrazione Accorinti ci prova

Danila La Torre

Lo Stretto di Messina patrimonio dell’Unesco: l’amministrazione Accorinti ci prova

lunedì 19 Agosto 2013 - 12:09

Nei giorni scorsi , la giunta ha approvato la delibera sulle “Linee guida per la valorizzazione del patrimonio materiale ed immateriale dello Stretto di Messina”. L’assessore Cucinotta spiega la ratio del provvedimento

Lo Stretto di Messina non è solo il braccio di mare che collega il Mar Tirreno con il Mar Ionio ed unisce , più che separa, la sponda calabra e quella sicula ed ancora la Sicilia al resto della penisola. Lo Stretto di Messina è identità, cultura, storia, natura, ambiente, appartenenza geografica, in una sola definizione patrimonio materiale ed immateriale da tutelare e da valorizzare. L’amministrazione Accorinti ha, dunque, deciso di attivarsi per raggiungere un obiettivo importante, ambizioso: candidare lo Stretto di Messina come luogo da inserire nel patrimonio dell’Unesco. Con questa finalità, la giunta – presieduta dal sindaco Renato Accorinti – ha approvato la delibera avente per oggetto le “Linee guida per la valorizzazione del patrimonio materiale ed immateriale dello Stretto di Messina”, con la quale il Comune si è fatto “capofila” di un progetto che dovrà necessariamente coinvolgere altri attori.

Nell’atto deliberativo, l’amministrazione comunale sottolinea di voler «valorizzare il patrimonio storico, culturale, scientifico , naturale ed ambientale dello Stretto di Messina con azioni di riconoscimento nazionale ed internazionale per favorire la promozione e la tutela dei luoghi». La parola Unesco non compare mai del documento, ma come spiega telefonicamente l’assessore alle politiche del mare , Filippo Cucinotta, «la delibera ci è stata suggerita da alcuni esperti quale primo passo per poter far riconoscere lo Stretto di Messina patrimonio dell’Unesco. Ovviamente– continua Cucinotta –il Comune si attiverà per coinvolgere altri soggetti che vogliano partecipare e la nostra delibera è quasi un atto di interpello . L’amministrazione ha già contattato l’Università di Messina ed il Cnr talassografico, ma nei prossimi giorni prenderà contatti anche con i Comuni direttamente interessati».

Nel provvedimento, la giunta Accorinti evidenzia la necessità instaurare «una stretta collaborazione con Istituzioni, Fondazioni e Comitati , di adeguato profilo, e che intendano condividere le modalità e le finalità dell’azione» ed invita anche i cittadini favorevoli all’iniziativa «a prestare in forma singola o associativa, volontariamente a titolo gratuito la loro opera».

L’tre da seguire per far sì che lo Stretto di Messina entri a far parte del patrimonio dell’ Unesco sarà piuttosto lungo, ci saranno vari passaggi a cui adempiere e convenzioni da sottoscrivere, ma l’amministrazione Accorinti è pronta ad andare sino in fondo, compatta. «Sulla mia scrivania ho già una tabella serrata sull’argomento e presto stileremo una proposta concreta da inviare a Parigi», conclude l’assessore Cucinotta, il quale – come specificato nella delibera esitata dall’esecutivo di Palazzo Zanca – lavorerà a questo progetto sia con l’assessore alla Cultura Sergio Todesco che con l’assessore all’Ambiente Daniele Ialacqua. Il primo si è già attivato per far inserire lo Stretto di Messina anche nel Registro del patrimonio immateriale della Regione Siciliana. (Danila La Torre)

51 commenti

  1. Giovanni Ragusa 19 Agosto 2013 13:20

    SONO CONVINTO CHE CI SARA’ QUALCUNO CHE AVRA’ IL CORAGGIO DI CRITICARE QUESTA BELLISSIMA INIZIATIVA…

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  2. No, io critico gli amministratori di Tempostretto che dovrebbero censurare i tuoi post fin quando non impari che scrivere tutto in maiuscolo in internet è da cafoni, equivale a voler prevaricare sugli altri.

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  3. Il ” provincialismo” culturale anzi sottoculturale di questa amministrazione da’ un primo segnale ed emerge in tutto il suo clamore, credo INCONSAPEVOLMENTE ed in buona fede.
    Dunque l’amministrazione ambisce a dichiarare lo stretto di Messina il cinquantesimo sito italiano patrimonio dell’ UNESCO .Filippo Cucinotta dichiara: “la delibera ci è’ stata suggerita da alcuni ESPERTI quale primo passo per…etc etc..” Vorremmo conoscere chi sono questi esperti, esperti di che?, che esperienza hanno e quali vantaggi concreti GARANTISCONO alla nostra città …diversi da quelli ” poco significativi” di cui godono per esempio gli altri 49 siti UNESCO: le isole Eolie, l.’etna , la Val camonica o la Val d’Orcia. Non vorremmo che dietro questi suggerimenti si nascondano ” i biechi interessi di bottega” di cui riferisce alla Dia di Catania il pentito giornalista scrittore Antonio Matteo ( vedi intervista on line riportata da Antonio Mazzeo su terre libere org))…oppure che servano al disegno subdolo non dichiarato di ” blindare” l’inevitabile riapertura del progetto Ponte, sottraendolo alla valutazione dei cittadini , negando il democratico REFERENDUM invocato persino da Grillo a Messina. ..quel Ponte .che prima o poi l’ uomo dovrà realizzare, il progresso lo imporrà necessariamente …anche per assecondare le finalità dichiarate nello statuto e nella “mission” dell’UNESCO: interazione fra storia cultura paesaggio ed intervento dell’uomo….Il brand dell’ UNESCO avrebbe un senso e per quel che conta, solo dopo che si realizzerà il PONTE ( la più innovativa e straordinaria progettazione dei tempi moderni.v. Prof. Giulio Ballio rettore emerito del Politecnico di Milano , Daniel Libeskind maggiore archistar vivente oltre che i maggiori ESPERTI MONDIALI di tecnologie costruttive eco compatibili . Il modesto vantaggio di marketing territoriale conseguente alla lunga estenuante pratica UNESCO sarebbe ” annientata” e sarebbe ben poca cosa rispetto al vantaggio di marketing INSUPERABILE derivante dalla realizzazione del Ponte sospeso più lungo del Mondo. Quindi se si vogliono conseguire STRAORDINARI e UNICI vantaggi competitivi per il nostro territorio , che comunque debe essere riprogettato su basi ecosostenibili improntate ai valori della bellezza ( oggi deturpata) solo il Ponte può riuscirci (purtroppo per i fondamentalisti ideologici NO PONTE) Se invece si vuole come l solito intraprendere strade di percorribilità burocratico-parassitarie scollegate dalla economia reale produttiva. ci si rivolga all’Unesco , ci si faccia rilasciare l’ennesima medaglietta che ci metteremo al collo come ennesima zavorra mentre l’elefantiaca macchina burocratica di cui l’ UNESCO e’ un campione indiscusso, continuerà a percepire prebende compensi stipendi, consulenze..a spese dei cittadini contribuenti. A cosa serve l’ UNESCO al quale ci si rivolge quale con sorella o con fratello, non mi è chiaro…Mentre mi è’ chiaro che il Ponte, l’Eco Ponte di Ballio e Libeskind e’ l’UNICA opportunità rimasta
    per RIPROGETTARE e far RINASCERE un territorio bellissimo ma oltraggiato e ” colonizzato” anche culturalmente da ” biechi interessi di bottega” che non ne consentono lo sviluppo ed il PROGRESSO.

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  4. Un suggerimento all’assessore Cucinotta da parte di un non esperto : LA VARA patrimonio UNESCO

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  5. Certo, potrei essere d’accordo sul fatto che Lo Stretto, patrimonio dell’Unesco non apporterebbe migliorie concrete, oltre che lustro e iscrizione in liste … bla bla bla… Lei parla di marketing e di progresso con la costruzione del ponte (cotrapponendosi agli oltransisti, di cui son fiero di farne parte) e poi contrappone il fatto che il nostro bellissimo territorio è oltraggiato da interessi di bottega … Caro Signore, viaggio da molto tempo in lungo ed in largo. Sono tornato a vivere nella mia città con la speranza anche di poter mettere a disposizione le mie competenze e mi ritrovo una città arretrata, sporca, incivile e incapace. Tutto questo grazie alla scarsa cultura che vige e la continua prevaricazione che si evince da molti atteggiamenti comuni, da parte di tutti, ma principalmente da tutti quelli che prima di questo (innocuo) sindaco lo hanno preceduto. Persone che hanno dilapidato il patrimonio della città con la complicità di tutti, grazie ad un clientelismo aberrante. Adesso lei fa una disamina su questo sindaco, solo perchè non vuole il ponte? O solo perchè ostruisce il progresso che vuole lei e qualche altro amico, mentre 10 e più anni di cantiere continuo ammazzerebbero un città già in ginocchio. La prego, mi parli di tutt’altro, mi inviti pure a pulire la “Cacca” dei cani, che i nostri educati concittadini non raccolgono giornalmente, che lo faccio malvolentieri, ma lo faccio. Mi inviti a ripulire l’unica pista ciclabile sulla riviera, ma ripulirla da “Bestie” incivili che la zozzano quotidianamente. Mi inviti alla concretezza della vita comune, facendo capire alla gente che la città è la loro e chi ha un impiego deve fare il suo lavoro invece di imboscarsi. E poi ci sarebbe anche da parlare di tutti quei milioni che si sono già intascati tutte quelle emerite persone nel gruppo ponte, che continuano a perseverare … La prego, mi inviti a ripulire questa città dallo schifo … e poi forse potremmo anche parlare di quel ponte che molti sognano e che altri non si immaginano nemmeno di vederlo. Saluti

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  6. fuozza-messina 19 Agosto 2013 16:44

    o mente illuminatissima… la prego… ci spieghi quali saranno ì “vantaggi di marketing INSUPERABILE derivante dalla realizzazione del Ponte sospeso più lungo del Mondo”?

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  7. Si , ed anche il gioco del ponte a Pisa, il Palio di Siena, Giochi senza Frontiere e la Sagra della Porchetta ad Ariccia.
    Voglio sperare che quella era solo una battuta provocatoria.

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  8. Sei troppo sensibile.

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  9. Si legga almeno l’appello pubblicato sul corriere sulla sera dai 39 maggiori scienziati del settore .
    Non le dico le poderose relazioni annesse al progetto . Se lei non vuole fare la fatica di confrontarsi e studiare io non la posso aiutare. Se viene con me a cena tuttavia potrei tentare qualche dimostrazione pratica di marketing…anche se ho capito che certi concetti sono più facilmente recepiti da chi porta avanti con coraggio e sacrificio i valori della produzione e della ricchezza sociale …ricchezza indispensabile per garantire quella massa di parassiti di cui spero Lei non faccia parte.

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  10. altra iniziativa a costo zero..del resto senza una lira (magari ci fosse ancora) , il comune e qualsiasi sindaco ci dovesse essere, potrà davvero fare ben poco.

    A quando la dichiarazione di dissesto??

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  11. dolcestilnuovo 19 Agosto 2013 18:17

    Io critico e combatto acerrimamente Accorinti e la sua Giunta ma, questa volta, plaudo all’iniziativa!

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  12. Caro Andrea. La ringrazio per il garbo ( insolito per un no ponte ) con il quale esterna le sue argomentazioni e mi fa piacere sfoderare lealmente le “armi dialettiche” a favore del Ponte…i cui vantaggi sono stati più autorevolmente di me espressi dai maggiori esponenti della comunità scientifica internazionale “capitanati “dal Prof. Giuli Ballio (rettore emerito Politecnico di Milano) che la città ed i no pontisti si ostinano a CENSURARE o a “rimuovere”. La rimozione e la censura come e’ ben noto sono categorie psicologiche “nevrotiche” contro le quali mi creda e’ difficile combattere perché NON PERCEPITE dal “paziente” . Capirà come un cittadino che al pari di Lei gira il mondo e che personalmente avrebbe un disagio personale nella qualità della propria vita…dalla costruzione ” decennale “del Ponte…ma che è CONVINTO che SOLO la costruzione del Ponte può garantire la SALVEZZA” ed un futuro ai figli di questa terra sventurata e meravigliosa, già ora destinati alla emigrazione. Io non so che lavoro e competenze abbia Lei , ma mi creda, la CENTRALITÀ di Messina conseguente
    alla costruzione della più ” innovativa” opera di ingegneria civile del mondo offrirebbe a Lei come a moltissimi giovani capaci nostri concittadini , occasioni di lavoro e crescita umana culturale ed economica. Gia oggi, mi creda molte iniziative ed intraprese economiche mi sono state ” bocciate” dal “sistema “economico perché Messina e’ ritenuta ” insignificante” e marginale dagli investitori nazionali ed internazionali. Per non parlare delle opere connesse e dell’indotto …il ” volano” economico derivante da una RIPROGETTAZIONE affidata a personalità come Libeskind, che ha chiesto, inascoltato, la collaborazione dei nostri stessi architetti anche loro ahimè vittime del tabù ideologico del PONTE. Sul resto convengo su tutto : inciviltà , arretratezza, la cacca sui marciapiedi, il clientelismo, ma vede sono convinto che il disastro nel quale già viviamo( senza ponte) potrebbe essere superato solo da una “contaminazione” forte con quella parte del mondo progredito interessato alla grande opera..La “struttura” influenza la ” sovrastruttura” cioè il benessere economico rende più colti e quindi più civili… ma cedere alle lusinghe e ai condizionamenti imposti efficacemente dai poteri forti Nordocentrici “Montiani” e stata la più grande sciagura dopo il terremoto del 1908. Spero ovviamente di essere smentito. C vedremo fra qualche anno….intanto al Nord si realizzano opere inutili , costose quanto 6 ponti . Il meridione non lo salviamo con sterili recriminazioni ed accuse da distrazione di massa. Solo il lavoro PRODUTTIVO CREATIVO ONESTO produce benessere e ricchezza. Ci si interroghi su chi produce ricchezza ormai in questa città …

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  13. vantaggi economici?

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  14. Caro pgiuttari concorso pienamente con lei, da cittadino produttivo ritengo che sia il momento di agire per l’economia e non giocherellare con queste cose.. Il vostro sindaco mi da l’impressione di volere sfruttare la propria posizione per perseguire il suo intento di trasformare questa città in una riserva naturale a valore zero ricca di vegetazione e povera di moneta.. Purtroppo messina è una città composta in larga parte da dipendenti pubblici (non sempre operosi) che per forma mentis non possono capire come gira l’economia.. Ed è questo uno dei problemi della città la mancanza di gente con stimoli che non si accontenti dei 1200 euro mensili, che si metta in gioco che accetti il progresso e il fatto che il mondo oggi gira intorno al denaro.. Progresso non significa degrado significa migliorare..

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  15. Lo scrivo in piccolo cosi sua maesta’ il criticone giacomoprimo non si disturba…. vediamo se qualcuno ha il coraggio di criticare questa lodevole iniziativa…magari con motivazioni reali e non filosofiche ! Ps Ragusa abbiamo ceduto il campo a pagnottisti e ladri…. tanto che il prof.Accorinti e’diventato un riferimento popolare visto il vuoto…. autocritica ?

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  16. No ma dico, ma è possibile che per argomentare il fatto che si è favorevoli al ponte occorra parlare di vantaggio economico? Ma si rende conto che è un pretesto? L’UNICO modo di far risorgere una delle più belle città d’Italia è fare un ponte?! Riminesi con un lungomare modesto ne hanno fatto una macchina per far soldi. Noi che abbiamo uno spettacolo sotto le mani…dovremmo farci sommergere dal cemento?!

    E’ l’unica idea intelligente che vi viene in mente? Valorizzare il territorio vi ripugna?

    Spero sia una barzelletta raccontata con spreco di linguaggio colto.

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  17. –e perchè criticarla ? saremo costretti a tenere in ordine Messina, pulita e presentabile ! diamoci da fare !

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  18. a costo ZERO ??? ma sai quanto costa tenere in ordine un PATRIMONIO dell’UNESCO?

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  19. Si anch’io credo che ci sia una diffusa forma mentis che rende impermeabili alle ragioni della produzione. se permette non del “‘denaro” che potrebbe essere fuorviante perché il denaro che produce altro denaro ha portato tanta ingiustizia ed il mondo sull’orlo del fallimento. Ma le ragioni della produzione di beni e servizi utili per la crescita e la ricchezza di TUTTI. inclusa quella gente senza stimoli di cui lei si lamenta “che non si mette in gioco che non accetta IL PROGRESSO”. Oggi ci si deve liberare dai vecchi schieramenti di destra e sinistra ….Pochi hanno capito che il successo di Grillo se vogliamo e’ rivoluzionario perché spariglia i vecchi stereotipi di destra sinistra coniugando le ragioni della “ecologia” ambientale e politica e morale con le ragioni della produzione REALE. Vedasi il manifesto del 3/01/13 a favore del piccolo medio imprenditore eroe dell’anno..Per questo ci attendiamo che Accorinti possa toglierei la maglietta No Ponte ed indire un democratico referendum. Difficile comunque rompere in questa città il blocco sociale etno antropologico che ne costituisce storicamente
    l’ossatura…. Non disperiamo comunque

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  20. Certo che era una battuta provocatoria. Ma vada a consultare i 49 siti italiani patrimonio dell’ UNESCO.
    Troverà spunti per il suo umorismo…..

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  21. Se questa roba dovesse andare in porto, oltre ai lauti compensi per burocrati e funzionari parassiti, sarà la morte economica di Messina.

    Dove si pianta la bandierina dell’Unesco, non si muove più foglia e poi ci metteremo a pregare: non Dio, perché questi panteisti neopagani pregano solo la madre terra (sic!); o, nella fattispecie, il mare.

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  22. Mi creda dopo aver studiato profondamente e senza pregiudizi ed interessi di nessun genere ma assistito solo dalla mia esperienza , LIBERTA di pensiero ed onesta intellettuale… le assicuro che il PONTE indubbiamente rappresenta’ l l’UNICA opportunità per far risorgere la nostra città Se lei però pensa di poter fare di Messina una Rimini o scongiurare il cemento del Ponte ( ma è’ di acciaio) proponendo altre brillanti idee magari tipo quella di “sfruttare” le navi da crociera o altre geniali idee imprenditoriali che si sentono spesso ripetere in giro a Messina…mi creda di fronte a questo mi arrendo , depongo le armi e auguro a Lei ed ai miei concittadini No Ponte buon lavoro.

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  23. patrimonio unesco con l’eccezione delle navi traghetto, caronti ecc, ultrainquinanti. Accorinti pensa piuttosto ai soldini dell’ecopass.

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  24. Signore, io le chiedevo un’altra idea non di farsi il togo.

    Si parlava di territorio valorizzato, ha solo lei parlato di navi da crociera e di fare di Messina una Rimini.

    VALORIZZARE.

    Ho un bellissimo golfo a Milazzo, che ci faccio? Una raffineria superinquinante accanto. Ho un bel figlio, un bel bambino che ci faccio? Lo massacro di bastonate.

    PS: il cemento c’è, i pilastri propone di farli di gommapiuma?

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  25. bonanno giuseppe 20 Agosto 2013 08:38

    …..uo cucchiti

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  26. bonanno giuseppe 20 Agosto 2013 08:39

    …………….minchia…….ma PICCHI NON TI CANDIDI TI DUGNU U ME VOTU

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  27. bonanno giuseppe 20 Agosto 2013 08:41

    …..CONCORDO …..A GENTI AVI VALIA IN ESTATI (PERIODO DI FERIE E NULLA FACENDO) DI SCRIVERE LE CAZZATE PIU GROSSE

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  28. bonanno giuseppe 20 Agosto 2013 08:43

    ….MA SMETTILA NON FARE IL SAPUTELLO…..CHE DI GENTE COME TE NE ABBIAMO PIENE LE….TASCHE

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  29. bonanno giuseppe 20 Agosto 2013 08:45

    …minchia non lo sapevo….grazie….ora scrivo in minuscolo

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  30. Deserto…
    Nella Salerno Reggio, viaggio tra Calabria e sicilia e caro giuttari mi sembra che il gommato sia giunto al tramonto. Si rifaccia il progetto per un ponte pedonale piu piccolo ma utile un privato imprenditore non investe un bel niente se un ponte non porta mezzi semplice no? Gli anni 70 sono passati.

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  31. Egregio Pgiuttari, Guardi che la lettera del pentito Matteo non era altro che uno scherzo ironico dello stesso Mazzeo. Un collage di assurdità messo insieme per prendere in giro il presidente Crocetta dopo il suo voltafaccia sul Muos. C’ero cascato anch’io, e lo stesso Mazzeo mi ha spiegato la cosa. Per il resto,non concordo affatto con quanto Lei scrive in merito al ponte sullo stretto, ma non è dibattito che si possa esaurire in poche righe. Distinti saluti!

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  32. Mi sembra una mossa per scongiurare definitivamente la possibile costruzione del ponte… Ma i messinesi amano tanto morire dalla fame? Se avessimo aziende in loco i giovani non sarebbero costretti ad andarsene, ci sarebbe lavoro guadagnò, di conseguenza la propensione alla spesa aumenterebbe e le varie attività agonizzanti potrebbero respirare un po’.. Il ponte non sarà la soluzione ma di sicuro aiuterebbe moltissimo la nostra inesistente economia..

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  33. Complimenti al sindaco e alla sua giunta! Si continua a tergiversare mentre la città affonda.

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  34. sign.sindaco si prenda lei in mano il trachettamento dello stretto e togliere x sempre questo xxxxxxxxx

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  35. Stretto di Messina patrimonio dell’umanita’ ma senza l’obbrobrio che sta nascendo nella spiaggia di Fortino (Frazione di Pace)…..Sindaco Accorinti – Demanio marittimo – Guardia Costiera – Capitaneria di Porto – VV UU sez urbanistica dove siete? ma avete il prosciutto negli occhi o vi e’ calata la cataratta

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  36. il patrimonio dell’unesco comprende anche fogne a cielo aperto,scarichi a mare . abusivismo, spazzatura ovunque, inquinamento delle navi ecc??

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  37. Sono perfettamente d’accordo con te Betula , il problema sta nel fatto che i Riminesi, ossia i romagnoli sono persone che arricchiscono il proprio abitato e sanno essere accoglienti, oltre che ad avere un ottimo management. Ecco la differenza. Noi abbiamo una bellezza extramondiale, per chi ha occhi per vedere, ma la gente e cieca, mentre chi ha governato ha solo pensato al proprio orticello. Il nostro management è buono solo per gli arancini e le granite, ma non riusciamo neanche ad esportare … ah ah ah … scherzavo. Il fatto è che a noi manca l’orgoglio di appartenere ad una “EX” grande città, che non è più … è rimasto solo il paesaggio, perchè fin quando la gente continua a far defecare i propri cani sulle panchine, senza raccoglierle, a noi non ci resta altro che gustare degli ottimi arancini e sperare di non calpestarla mai … Saluti

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  38. Sono perfettamente d’accordo con te Betula , il problema sta nel fatto che i Riminesi, ossia i romagnoli sono persone che arricchiscono il proprio abitato e sanno essere accoglienti, oltre che ad avere un ottimo management. Ecco la differenza. Noi abbiamo una bellezza extramondiale, per chi ha occhi per vedere, ma la gente e cieca, mentre chi ha governato ha solo pensato al proprio orticello. Il nostro management è buono solo per gli arancini e le granite, ma non riusciamo neanche ad esportare … ah ah ah … scherzavo. Il fatto è che a noi manca l’orgoglio di appartenere ad una “EX” grande città, che non è più … è rimasto solo il paesaggio, perchè fin quando la gente continua a far defecare i propri cani sulle panchine, senza raccoglierle, a noi non ci resta altro che gustare degli ottimi arancini e sperare di non calpestarla mai … Saluti

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  39. Sono perfettamente d’accordo con te Betula , il problema sta nel fatto che i Riminesi, ossia i romagnoli sono persone che arricchiscono il proprio abitato e sanno essere accoglienti, oltre che ad avere un ottimo management. Ecco la differenza. Noi abbiamo una bellezza extramondiale, per chi ha occhi per vedere, ma la gente e cieca, mentre chi ha governato ha solo pensato al proprio orticello. Il nostro management è buono solo per gli arancini e le granite, ma non riusciamo neanche ad esportare … ah ah ah … scherzavo. Il fatto è che a noi manca l’orgoglio di appartenere ad una “EX” grande città, che non è più … è rimasto solo il paesaggio, perchè fin quando la gente continua a far defecare i propri cani sulle panchine, senza raccoglierle, a noi non ci resta altro che gustare degli ottimi arancini e sperare di non calpestarla mai … Saluti

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  40. Mi scusi , con tanto rispetto, Lei trasecola. La Salerno R.C. E’ in fase di ultimazione ed è’ mi dicono amici del Nord splendida. Il ponte e’ anche ferroviario ( alta velocità ) impossibile da …traghettare i treni Il gommato ha un grande futuro anche ecologico ( trazione elettrica non inquinante )…. Il Ponte infine e’ forse l’unica fra le grandi opere che si finanzia da sola per via dei pedaggi . Consideri che al nord Italia e nel mondo si realizzano e si continueranno a realizzare migliaia di opere pubbliche UTILI ed ECOSOSTENIBILI…

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  41. Il Ponte e’ la soluzione. L.’unica soluzione….purtroppo o per fortuna non ci sono alternative….Se non chiacchiere… inconcludenti.

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  42. Egr. Alfredo Crupi, prendo atto di quanto Lei riferisce. Tuttavia resto esterrefatto e lascio giudicare a Lei ed ai lettori il comportamento e la scelta del giornalista Mazzeo che riporta in un post indirizzato al mio indirizzò privato di posta elettronica una intervista di certo pentito Matteo che apprendo adesso essere inventata di sana pianta. . Converrà che dalla lettura del ” pezzo” niente faceva supporre fosse inventata , ne tantomeno ha provato a smentirla successivamente spiegandone le intenzioni “ironiche”, Ritengo in tutti i casi grave per un giornalista serio come presume di essere Mazzeo questa ” scelta” giornalistica che certo non lo aiuterà a vincere il premio Pulitzer e che credo non abbia precedenti nel giornalismo di tutti i tempi. Ci siamo cascati tutti e due così come , mi permetta il tono polemico, ci cascano i Messinesi che si ostinano ad essere contrari al Ponte accettando acriticamente ” le falsita” messe in giro da sapienti Spin Doctor in difesa di ” biechi interessi di bottega” locali e dei poteri Nordocentrici che stanno ” sguazzando” tra Tav Expo pedemontane BreMiBe Mose etc..etc.. In attesa che qualcuno mi sottoponga un ” business plan” pronto realizzabile e competitivo più convincente del PONTE sospeso più lungo mai realizzato al mondo….ma concordo con Lei, il dibattito non si può esaurire in poche righe. Servirebbe un referendum per coinvolgere i cittadini liberamente . Distinti saluti.

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  43. Ma tergiversare cosa? … Affonda cosa? … Questo sindaco è stato eletto 2 mesi fa su i ruderi di una città bombardata dai suoi stessi cittadini e governatori. Ma lei in questi ultimi 15 anni da che parte stava? L’ha sentito, che si spartivano i soldi? Ma che bravi sindaci … loro non tergiversavano? …. Dovreste farvi il mia culpa tutti quelli che l’avete affondata …..

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  44. dolcestilnuovo 20 Agosto 2013 21:37

    Tu, invece, dovresti svegliarti, visto che ancora stai dormento.

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  45. Giovanni Ragusa 20 Agosto 2013 22:23

    STO PONTE LO HANNO FICCATO COSì BENE IN TESTA DI STI RAGAZZINI TANTI ANNI FA CHE NON SE LO SONO LEVATI PIU’ LO SOGNANO SEMPRE….MA LA VOGLIAMO FINIRE…CON STE SCEMENZE!!!!

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  46. Caro Giuttari…
    Le rammento che i Franza non più tardi di un anno fa minacciarono licenziamento del personale per forte calo del numero dei TIR e del gommato. In questo agosto credo che il calo sia stato ingente. Probabilmente finita la Salerno Reggio ( condivido che adesso è finalmente una autostrada) verranno imposti pedaggi per recuperare i costi e ci sara’ un ulteriore crollo dei pochisimi turisti presenti. Le autostrade del mare aumentano le tratte per la sicilia. A gioia tauro il trasporto ferroviario si è ridotto a zero. Ora con quali pedaggi si recuperano i costi del ponte se da gioia tauro in giù non ci sono più vetture?

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  47. Caro Antonio spero si renderà conto che le argomentazioni su esposte sono tipiche di chi vuole trovare appigli per ” giustificare” una posizione che si intuisce chiaramente essere di pregiudizio NO PONTE di tipo” ideologico” emozionale. Mediti : Licenziamento ,i Franza, in questo Agosto CREDO …., ” PROBABILMENTE finita la SA RC …VERRANNO imposti pedaggi e ci SARÀ un ulteriore crollo dei pochissimi turisti presenti. Tutto poco scientifico e razionale se permette ( si vogliono deliberatamente ignorare i poderosi studi di scienziatii che documentano il contrario di quanto Lei scrive .dal quale si intuisce però non sia proprio un esperto o. CREDO un imprenditore …anche piccolo perché altrimenti avrebbe intuitivamente compreso l’importanza fondamentale del Ponte quale volano dello sviluppo. …. E’ facile anche ribattere che i “pochissimi turisti presenti” che Lei lamenta siano conseguenza PROPRIO della mancanza di questa “epocale” infrastruttura” …che solo chi ragiona egoisticamente perché garantito nella sua “zona di comfort” può non ritenere INDISPENSABILE. Inoltre…lei sembra accettare con rassegnata passività che le autostrade del mare aumentano le tratte per la Sicilia, che il trasporto ferroviario a Gioia T e’ ridotto a zero ( certo se un paziente e’ già morto risulta inutile qualsiasi terapia Ponte compreso) infine i mi consenta di segnalarLe amabilmente e con rispetto l’ultima assurdità :” con quali pedaggi si recuperano i costi del ponte se da Gioia Tauro in giù non ci sono più vetture ? ” Ebbene fra le grandi opere già AVVIATE e CANTIERATE al nord , Tav Expo pedemontana etc etc l’unica che potrebbe ripagarsi è il PONTE SULLO STRETTO DI MESSINA. E poi suona curioso che olo per il Ponte di Messina scatta questo sentimento di risparmio delle risorse pubbliche …forse per garantirsi inconsciamente che arrivino i soldi per stipendi e pensioni . Non e’ così purtroppo. La pacchia e’ finita …e bisognerà darsi da fare e produrre ricchezza REALE altrimenti i giovani continueranno ad emigrare sempre più spesso.

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  48. Caro Antonio spero si renderà conto che le argomentazioni su esposte sono tipiche di chi vuole trovare appigli per ” giustificare” una posizione che si intuisce chiaramente essere di pregiudizio NO PONTE di tipo” ideologico” emozionale. Impressioni , condizionali , supposizioni insomma niente di scientifico e razionale : Licenziamenti ,i Franza, in questo Agosto CREDO …., ” PROBABILMENTE finita la SA RC …VERRANNO imposti pedaggi e ci SARÀ un ulteriore crollo dei pochissimi turisti presenti. Non può reggere certo il confronto con i poderosi studi di scienziati artatamente ” censurati” e rimossi dal dibattito Ponte che documentano al contrario i vantaggi eccezionali. Ora sembra chiaro che Lei al pari di me non è proprio un esperto economista ma neanche credo un imprenditore …anche piccolo perché altrimenti avrebbe intuitivamente compreso l’importanza fondamentale del Ponte quale volano dello sviluppo. …. E’ facile anche ribattere che i “pochissimi turisti presenti” che Lei lamenta siano conseguenza PROPRIO della mancanza di questa “epocale” infrastruttura” …che solo chi ragiona egoisticamente perché garantito nella sua “zona di comfort” può non ritenere INDISPENSABILE. Inoltre…lei sembra accettare con rassegnata passività che le autostrade del mare aumentano le tratte per la Sicilia, che il trasporto ferroviario a Gioia T e’ ridotto a zero ( certo se un paziente e’ già morto risulta inutile qualsiasi terapia Ponte compreso) infine i mi consenta di segnalarLe amabilmente e con rispetto l’ultima assurdità :” con quali pedaggi si recuperano i costi del ponte se da Gioia Tauro in giù non ci sono più vetture ? ” Ebbene fra le grandi opere già AVVIATE e CANTIERATE al nord , Tav Expo pedemontana etc etc l’unica che potrebbe ripagarsi è il PONTE SULLO STRETTO DI MESSINA. E poi suona curioso che solo per il Ponte di Messina scatta questo sentimento virtuoso di risparmio delle risorse pubbliche …forse per garantirsi inconsciamente che arrivino i soldi per stipendi e pensioni . Non e’ così purtroppo. La pacchia e’ finita …e bisognerà darsi da fare e produrre ricchezza REALE altrimenti i giovani continueranno ad emigrare sempre più spesso. Tanti cordiali saluti.

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  49. @Giovanni Ragusa: STO (no) PONTE LO HANNO BEN FICCATO IN TESTA DI STI RAGAZZINI TANTI ANNI FA CHE NON SE LO SONO LEVATI PIÙ LO SOGNANO SEMPRE …..MA LA VOGLIAMO FINIRE CON STE SCEMENZE !!!!!

    Mi sono permesso di riprendere il suo articolato e brillante commento inserendo un semplice piccolo no tra parentesi

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  50. @fuozza-messina:
    Anche se con ritardo le rispondo confessando la mia difficoltà a spiegareLe i vantaggi di Marketing del ponte sospeso più lungo del mondo. Provi su wikipedia o se crede in uno dei tanti corsi on line di Marketing se non proprio all’università Da parte mia mi sento di suggerirLe di provare a farselo spiegare dal bottegaio sotto casa sua anche un semplice vu cumpra’.

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  51. I numeri dicono questo.. dati ufficiali gruppo Franza
    << Arrivano dati sconcertanti sul traffico pesante d’attraversamento della nostra città, nel 2012. Da una parte è calato in modo pauroso, rivela Tourist- Caronte, il numero dei mezzi pesanti in transito nello Stretto: di circa il 22 per cento quello tra Messina e Villa San Giovanni e di circa il 15 per cento, il segmento fino a pochi anni fa vincente dell’autostrada del mare Messina-Salerno. «A fronte dei circa 800.000 mezzi pesanti del 2011 – riflette Rino Famiani, direttore generale Tourist-Caronte – il numero complessivo del 2012 s’aggira tra i 640 e i 650.000 mila. Siamo comunque lontanissimi dai 950.000 tir imbarcati e sbarcati nel 2006».

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