Occhiuto a Platì: "Regione vicina a comunità. Zona rossa non è punizione"

Occhiuto a Platì: “Regione vicina a comunità. Zona rossa non è punizione”

Dario Rondinella

Occhiuto a Platì: “Regione vicina a comunità. Zona rossa non è punizione”

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domenica 23 Gennaio 2022 - 08:30

"Vorrei ci fosse anche un fortissimo investimento nella scuola. Perché solo attraverso la formazione riusciremo a sradicare sfiducia verso istituzioni"

PLATI’ – Visita del presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto è stato a Platì, intervenendo al consiglio comunale straordinario convocato dopo i gravi atti intimidatori degli scorsi giorni contro l’amministrazione locale . “Questa è una comunità che ha un credito nei confronti dello Stato, – ha affermato Occhiuto – perché è stata abbandonata dallo Stato stesso. L’unico presidio statale assicurato è costituito dalla caserma dei Carabinieri, per questo ringrazio l’Arma per il lavoro svolto negli anni. Ma questa è una terra che non ha avuto mai investimenti infrastrutturali, e i cittadini di Platì sono in credito nei confronti dello Stato. I bambini di Platì sono in credito, perché qui sarebbe necessario che ci fosse la migliore scuola della Calabria, per formare le coscienze e per convincere la comunità che solo lo Stato può assicurare i diritti. Quindi io sono qui per rappresentare la mia vicinanza alla comunità di Platì e all’amministrazione comunale, non ai prepotenti e ai violenti che possono incendiare mille portoni ma che non possono vincere, perché solo lo Stato, ripeto, può assicurare i diritti”.

“ZONA ROSSA NON E’ PUNIZIONE”

Poi ritorna sulla polemica in merito alla istituzione della “zona rossa”. “La mia decisione non è stata punitiva”. Ha spiegato nel corso dell’incontro.

“Ho ricevuto dal dipartimento di prevenzione dell’Asp la richiesta di istituire venti ‘zone rosse’ in altrettanti Comuni della provincia di Reggio Calabria. Ma appena mi sono insediato ho modificato le regole: ho detto che avrei guardato il numero dei contagi, ma soprattutto quello dei vaccinati”. “Come sappiamo abbiamo una rete ospedaliera fatiscente e i ricoveri in questa rete, sia in area medica che in terapia intensiva, sono dovuti soprattutto ai non vaccinati. A Platì c’era un alto numero di contagi e un bassissimo numero di vaccinati, il 30%.
Peraltro in controtendenza rispetto a quello che stava succedendo in Calabria nelle ultime settimane. Perché, per grande senso di responsabilità dei calabresi, la nostra Regione dal primo di dicembre – da quando il commissario Figliuolo ha dato i target alle singole Regioni nell’ambito delle vaccinazioni – è la prima d’Italia per incremento sui target. Abbiamo superato il Veneto, la Lombardia, stiamo vaccinando i ragazzi nelle scuole grazie al contributo dei genitori degli studenti, che se sono medici o infermieri vanno a scuola nei pomeriggi a vaccinare i propri figli e i loro compagni. Abbiamo costruito un canale parallelo delle vaccinazioni e per questo ci stanno imitando anche le altre Regioni. Il che significa che a volte la Calabria riesce a essere un esempio di eccellenza. Quando c’è l’impegno dello Stato e questo impegno è deciso e determinato.
A Platì, purtroppo, c’era una percentuale di vaccinati molto bassa e io non me la sono sentita di girarmi dall’altra parte, di far finta che tutto fosse normale, e ho voluto dare un segnale. Ripeto, non un segnale punitivo. Ma un segno delle istituzioni che afferma i diritti ma pretende anche il dovere.
Platì non è zona franca, ma una comunità che ha gli stessi diritti, a volte negati dallo Stato, ma anche gli stessi doveri”.

“INVESTIMENTI NELLA SCUOLA PER SRADICARE SFIDUCIA VERSO ISTITUZIONI”

“Ho molto apprezzato l’impegno dei sindaci di questa area. Con loro ci siamo incontrati qualche giorno fa, insieme ai responsabili di Libera, e abbiamo ragionato degli investimenti infrastrutturali da fare in questo territorio, per dimostrare anche attraverso l’impiego delle risorse del Pnrr e del fondo di Sviluppo e Coesione, l’interesse dello Stato verso queste comunità”.  “Vorrei che ci fosse anche un fortissimo investimento nella scuola di queste realtà. Perché solo attaverso la formazione dei ragazzi riusciremo a fare in modo che questa diffidenza e questa sfiducia nei confronti delle istituzioni venga sradicata. Per questo chiederò anche alla responsabile dell’ufficio scolastico regionale di investire molto nella scuola di queste aree. Da parte mia, se mi sarà richiesto, vorrei poter investire delle risorse per contrastare ad esempio la dispersione scolastica, e per fare dei progetti di educazione alla legalità in questi contesti. Ecco, in poche settimane sono venuto qui due volte, mi piacerebbe esserci la prossima volta per salutare magari l’avvio di qualche investimento importante da parte della Regione, e perché no, anche per dimostrare che persino la percentuale dei vaccinati così bassa, è cresciuta”.



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