"Messina che vorrei". Il dibattito proposto dall'associazione Metropolis

“Messina che vorrei”. Il dibattito proposto dall’associazione Metropolis

“Messina che vorrei”. Il dibattito proposto dall’associazione Metropolis

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giovedì 11 Ottobre 2012 - 09:38

Pippo Isgrò e Giovanni Frazzica durante un incontro a cui hanno partecipato professionisti, imprenditori, insegnanti, studenti, artigiani provenienti da diversi ambiti cittadini, hanno proposto come argomento di discussione di Messina come patrimonio e bene comune. Tra le proposte da sottoporre all'attenzione del Commissario emerse principalmente la sicurezza del territorio e la situazione sociale

La “Messina che vorrei” è stato il tema che l’associazione culturale Metropolis, guidata da Pippo Isgrò e Giovanni Frazzica, ha affrontato durante un incontro che si è tenuto all’Hotel Sant’Elia. L’ex assessore della giunta Buzzanca e l’esponente del Pd hanno deciso di unire le loro forze. Nessun riferimento alle vicine regionali: “l’associazione Metropolis guarda oltre”. All’incontro, a cui hanno partecipato un folto gruppo di professionisti, imprenditori, insegnanti, studenti, artigiani provenienti da diversi ambiti cittadini, il perno della discussione è stata la città di Messina.

Tra le proposte emerse durante la discussione, le principali riguardano la sicurezza del territorio. “In un progetto di “Città Sicura” non è immaginabile che vadano perduti, come sta invece avvenendo, importanti presidi, quali il Centro Sismico, che potrebbe chiudere, o il Centro Accertamento Tsunami, che è stato invece proposto per altra località, mentre è noto che gran parte delle vittime del 1908 fu causata proprio dalle anomale onde del mare – si legge nel comunicato -. Tra le carenze riscontrate anche la mancata individuazione delle aree di emergenza ed i ritardi nell’adeguamento sismico degli edifici, scuole comprese”.

Accanto a questi progetti, una certa attenzione è stata rivolta alla situazione sociale della popolazione messinese: “Bisogna prendere atto della grande attività di supplenza che svolge il volontariato rispetto alla carenza delle istituzioni e continuare a sostenerlo”.

Gli organizzatori hanno preso atto con soddisfazione della grande voglia di partecipazione che hanno riscontrato tra i partecipanti e si sono impegnati a confrontare le risultanze dell’incontro insieme ad altri amici nel corso di nuove assemblee per poi stilare una scaletta con delle priorità da sottoporre al Commissario.

4 commenti

  1. ma carnevale di solito non dovrebbe essere a febbraio?

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  2. “Messina che vorrei” è quella senza Voi.

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  3. Un eventuale terremoto, a Messina, simile a quello del 1908 procurerebbe gravissimi problemi alla popolazione ed alle infrastrutture Messinesi, comprese le abitazioni costruite subito dopo quel terremoto e che oggi dovrebbero essere tutte, quanto meno, controllate ed eventualmente ristrutturate. Il Comune dovrebbe organizzare un’apposita commissione di tecnici ivi compresi geologi che facciano un monitoraggio su tutta la città, a partire dal centro vero la periferia per constatare quali e quante siano le costruzioni che non rispondono più ai requisiti di antisismicità e comunicare ai proprietari, ai codomini o, comunque, agli abitanti, tramite raccomandata, lo stato del loro appartamento e la messa in mora per la immediata ristrutturazione.

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  4. tranquillo, è stata trovata la soluzione, dopo la macchina sturatombini si procederà all’acquisto della macchina riparacostruzioni…

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