Fondazione Franza-Matecena, mission del 2017: premiare i progetti che creano lavoro

Fondazione Franza-Matecena, mission del 2017: premiare i progetti che creano lavoro

Rosaria Brancato

Fondazione Franza-Matecena, mission del 2017: premiare i progetti che creano lavoro

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lunedì 19 Dicembre 2016 - 15:11

Presentato il tema dell'annualità 2017. Progetti da presentare entro il 31 marzo. Sarà una Commissione tecnico scientifico di alto livello a valutarli

In una realtà economicamente in ginocchio non poteva che essere il lavoro il tema fortemente voluto dalla Fondazione Franza-Matacena per la prima annualità d’inizio dell’attività, quella 2017-2018. Ed infatti i progetti che saranno valutati dal Comitato Tecnico scientifico dovranno avere come perno proprio l’occupazione.

Del resto, come chiarito in conferenza stampa “La mission che la Caronte-Tourist ha inteso affidare all’onlus Giuseppe Franza-Elio Matacena è quella di intercettare i bisogni primari dei territori in cui il gruppo esercita l’attività, a partire dall’area dello Stretto di Messina, in cui affonda le proprie cinquantennali radici, e di sostenere i progetti che propongano soluzioni ritenute idonee a lenire quelle istanze”.

Il primo anno di attività pertanto non poteva non essere dedicato che all’emergenza lavoro, come ha sottolineato la stessa Olga Franza, evidenziando una delle ferite che maggiormente riguardano il nostro territorio, segnato ogni anno da un fiume di giovani che vanno via. La Fondazione è nata anche per questo, per dare, nei limiti del possibile, risposte a generazioni che hanno sete di lavoro, sviluppo, crescita.

“Ogni anno valuteremo progetti a sostegno della società civile e dello sviluppo in base ai temi che sceglieremo di volta in volta- ha spiegato il responsabile della comunicazione Tiziano Minuti- Nei prossimi giorni sarà pubblicato il bando sul sito ufficiale: www.onlusfranzamatecena.org ed i progetti potranno essere presentati entro il 31 marzo 2017. Sarà poi il Comitato tecnico scientifico a valutare quali selezionare ed in che misura finanziare. L’importo che la Fondazione ha destinato complessivamente per il 2017 è di 500 mila euro. Nel bando saranno illustrati nei dettagli i requisiti richiesti e le modalità di accesso”.

Presenti in conferenza stampa i componenti del Cda della Fondazione: Olga Franza Mondello, Gabriella Ferrari Bravo, Franco Vermiglio, Helga Franza, che si sono soffermati sul ruolo e sugli obiettivi del percorso individuato e che unisce ancora una volta le due sponde, nonché sull’importanza del valorizzare le risorse del territorio.

“Il tema con il quale si è deciso di avviare l’attività della Fondazione e sul quale si raccoglieranno le proposte è quello del lavoro come veicolo primario di promozione della dignità dell’uomo. Il Cda ha scelto come macroargomento quello della creazione di occasioni di lavoro per gli inoccupati e i disoccupati. In un incrocio virtuoso con un tema di drammatica attualità verranno anche presi in considerazione progetti per l’utilizzo in attività socialmente utili di uomini e donne migranti”.

Purtroppo, e i dati lo attestano quotidianamente, la nostra realtà continua ad arretrare insieme al peggioramento della qualità della vita. Gli esponenti della Fondazione sono consapevoli che l’onlus non potrà surrogare alcun intervento del pubblico né farsi carico di soluzioni strutturali. In coerenza con la mission della Onlus quindi saranno valutati progetti che prevedono la realizzazione di realtà che portano occupazione sul nostro territorio. Promotori potranno essere i privati e le organizzazioni del volontariato e del terzo settore anche in partnership con altri soggetti e operatori interessati alla sperimentazione di soluzioni innovative. Sarà inoltre apprezzata la sperimentazione di percorsi di rafforzamento dei valori della cooperazione, della legalità e e della responsabilità individuale attraverso l’utilizzo di metodologie innovative.

I componenti del Comitato tecnico scientifico sono di altissimo livello: il prefetto Santi Giuffrè, il professor Mario Rusciano, docente di diritto del lavoro all’università di Napoli, il professor Nazareno Saitta, illustre amministrativista, il rettore di Messina Pietro Navarra e di Reggio Pasquale Catanoso.

Rosaria Brancato

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