Per il cappellano, "la scelta della presidente non convince". Sul tema attacca pure Musolino. Ma il frate prende la distanze: "Sono estraneo alle speculazioni politiche"
MESSINA – Aveva partecipato al progetto iniziale e alla sua inaugurazione ma poi se n’è allontanato. Fra Giuseppe Maggiore, cappellano della stazione centrale, esprime perplessità sulla gestione della casa d’accoglienza “Fratelli Tutti” da parte di Messina Social City. E non condivide, “ascoltando gli ospiti e altre persone”, che “l’assistenza a senza tetto sia affidata a operatori inesperti”. E oggi a sostenerlo è anche la senatrice di Italia Viva Dafne Musolino: “Le parole di Fra Giuseppe Maggiore non solo confermano quanto sosteniamo da mesi con Angela Rizzo, ma mettono a nudo il principio guida della gestione della presidente Asquini alla Messina Social City: l’erronea concezione della fungibilità delle prestazioni, per cui uno vale uno. Un sistema tanto errato quanto dannoso, dove l’esperienza non conta e l’unico obiettivo è coprire i turni, a prescindere dalla qualità del servizio offerto ai più fragili. Secondo questo criterio, non rileva l’efficacia del servizio ma solo che venga prestato”.
Aggiunge Musolino: “È chiaro che un operatore socio-sanitario di esperienza non può valere quanto uno fresco di nomina, né ogni operatore può svolgere indiscriminatamente funzioni che spaziano dall’assistenza all’infanzia, agli anziani o ai senzatetto. Questo sistema mortifica e frustra la formazione specifica e le esperienze acquisite da ciascun operatore e non risponde in modo efficace alle attese degli utenti”.
Fra Giuseppe: “Mi tengo lontano dalle speculazioni politiche”
Vedremo se ci saranno risposte da Messina Social City. Ma intanto il frate prende le distanze dalla stessa senatrice: “Voglio precisare che mi discosto dalle dichiarazioni e dai modi della senatrice Musolino. Preciso che non ho attaccato nessun sistema, non sono né contro e né a favore dell’amministrazione, o contro le politiche sociali, non mi interesso di politica legata ai partiti. Ho semplicemente fatto luce su un problema specifico che mi è stato segnalato, dando voce agli ospiti e ad altre persone che stanno facendo fatica ad accettare la scelta della presidente Asquini. Questo non significa che va tutto male e neppure che va tutto bene. Ma se ci sono problemi vanno visti uno alla volta, senza mettere tutto nel calderone. Avrei preferito essere interpellato dalla senatrice Musolino, per avere maggiori informazioni, anziché vedere travisate le mie dichiarazioni”.
Conclude fra Giuseppe: “Io sono amico di tutti ma alleato di nessuno. Cerco di dare voce a chi gli viene tolta con ricatti e minacce, perché per me l’altro è il volto di Cristo. Ma niente speculazioni politiche”.
Il frate ricorda pure in modo critico un vecchio blitz dell’ex assessora nella zona falcata quando
“diversi senzatetto, rifugiati nelle varie grotte che sorgono nell’area di San Raineri, trovarono
un’alternativa abitativa grazie poi all’intervento dell’assessora Alessandra Calafiore”. Quest’ultima ha poi replicato con toni polemici alla senatrice: “A Fratelli tutti normale turnover. Basta polemiche per avere visibilità politica”.
