Appalti truccati a Sant'Agata, tutti gli indagati. La difesa di Mancuso

Appalti truccati a Sant’Agata, tutti gli indagati. La difesa di Mancuso

Al.Ser.

Appalti truccati a Sant’Agata, tutti gli indagati. La difesa di Mancuso

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domenica 16 Febbraio 2014 - 10:08

I nomi di tutti gli indagati e i loro ruoli nella vicenda. Il dettaglio delle accuse al senatore Mancuso e la nota del suo avvocato

Fatta la legge, trovato l'inganno. Cioè ecco come l'ufficio tecnico di Sant'Agata Militello aggirava i controlli sugli appalti pubblici, sempre più stringenti. In sostanza l'inchiesta Camelot racconta proprio questo.

Dopo il blitz di sabato, ora c'è attesa per gli interrogatori dell'ingegnere Giuseppe Contiguglia, ai domiciliari insieme ad altri due funzionari. Oltre alle otto persone destinatarie di provvedimento cautelare, l'indagine conta altri 11 indagati. E cioè l'ex project manager del Pit 21 Carlo Giuffrè, Vincenzo Cordone e Maria Terse Giuliano, palermitani, e il torinese Emanuele Giusti. Per loro l'ipotesi è turbativa d'asta in relazione ai lavori di riqualificazione della Villa Falcone e Borsellino sul lungomare santagatese.

Hanno anche l'abuso d'ufficio, sempre per lo stesso progetto, il progettista Bernardo Paratore, ex assessore, ed il funzionario dell’ufficio tecnico Giovanni Amantea. La casa per anziani a contrada Gaglio costa la truffa aggravata all'ex consigliere comunale Giuseppe Campisi.

I lavori di 600 mila euro alla scuola elementare Capuana vedono invece coinvolto l’orlandino Cono Galipò, indagato per turbativa, falso e tentata truffa. Indagati anche Natale Iannaggi e Benedetto La Macchia, il primo per turbativa d’asta nell'appalto per la realizzazione dell’elisuperficie in contrada Pianetta, il secondo per l’abuso d’ufficio nel progetto di riqualificazione del Museo dei Nebrodi.
Era già emerso al momento del blitz il nome dell'indagato eccellente, il senatore Bruno Mancuso, che ha affidato al fratello Pippo, avvocato, la propria difesa.

Ecco la nota del legale.
ucia, nonché fratello, Giuseppe Mancuso.

“Considerato l’esiguo tempo che ho avuto a disposizione, allo stato sono riuscito ad esaminare solo la posizione di uno soltanto dei miei clienti indagati, e cioè solo quella del Sen. Mancuso. Le accuse che gli vengono rivolte sono tre e riguardano: a) avere convinto il legale rappresentante della Coop. “Crescere Insieme” a non partecipare ad una gara di circa novemila euro allo scopo di favorire la Coop. “Service”. In realtà in quella occasione il Sindaco si è limitato a riferire a tale Donato Lemma Marco, marito della titolare della “Service”, di avere appreso da Paolo Falco, marito della titolare dell’altra Cooperativa, che quest’ultima non avrebbe partecipato considerata la scarsa redditività dell’operazione. E tale ultima circostanza doveva essere davvero fondata posto che la “Service” che si aggiudicò la gara rinunciò ad effettuare il lavoro. b) avere “sottoscritto”, con i tecnici Gambadauro Naso e Contiguglia, il progetto per la realizzazione dell’elisuperfice di contrada Pianetta, con ciò “attestando falsamente che l’Ufficio Tecnico ne era l’autore”. In realtà il Sindaco si è limitato a vistare il progetto che gli è stato sottoposto e che poi è stato inoltrato agli organi competenti. c) secondo l’accusa l’ing. Calogero Silla avrebbe effettuato un sopralluogo presso la Scuola Capuana nel giugno del 2011 ed avrebbe riscontrato, contrariamente al vero, un peggioramento delle condizioni statiche rispetto ad una precedente verifica del 2008. Tale accertamento portò alla chiusura per inagibilità del corpo B dell’Istituto. L’accusa ritiene che ciò sia servito a tentare di conseguire un finanziamento illegittimo di circa 690.000 euro per la messa in sicurezza della Scuola Capuana. Finanziamento doppio rispetto a quello che il Comune di Sant’Agata Militello avrebbe legittimamente conseguito senza la cosiddetta falsa perizia. Ma pare opportuno precisare che lo stesso Gip ha sul punto testualmente affermato che: “Sulla scorta di tali valutazioni, ritiene il Gip che NON sussistano elementi sufficienti per ritenere gli indagati gravemente indiziati del reato di cui al capo N) della rubrica”, (tentata truffa in danno del Provveditorato Opere Pubbliche del Ministero Infrastrutture e Trasporti). Questo, e solo questo, è quanto è stato contestato al Senatore Mancuso ed è bastato a far ipotizzare alla Procura di Patti, incredibile a dirsi, anche il reato di associazione per delinquere. E non è certamente senza significato la serena ed attenta osservazione del Gip di Patti, dr.ssa P. Scolaro, la quale afferma che, pur non essendo mancati da parte degli indagatiintercettati riferimenti alla sfera politica, la prima vicenda attenzionata non evidenzia collegamenti con le altre imputazioni e/o con i componenti dell’Ufficio Tecnico, rimanendo circoscritta ad una iniziativa personale del dr. Mancuso e, come tale, di nessuna specifica rilevanza ai fini ricostruttivi della struttura associativa in questione. Quella stampa che si è fatta lecito indicare il Sen. Mancuso come promotore di una associazione per delinquere ha scritto una clamorosa falsità della quale sarà chiamata a rispondere nelle sedi opportune. Sono certo che anche questa rappresaglia politica della solita compagine locale finirà, per come merita, con la scontata archiviazione”.

Alessandra Serio

Un commento

  1. Ma come si permettono di disturbare l’ex Sindaco?
    Ha fatto di S.Agata Militello una splendida cittadina marina.
    Ma quella splendida villa con il magnifico parco all’uscita dello svincolo autostradale, tanto bella da sembrare quella di Arcore con il vantaggio di godere il panorama eoliano………………………………………………………………………..?

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