IL VIDEO. Furti nei Comuni di Milazzo, Spadafora, Torregrotta, Venetico, San Pier Niceto e Pace del Mela. Cinque persone finiscono al carcere di Barcellona, per altre sei obbligo di dimora nei Comuni di residenza e di presentazione alla Polizia giudiziaria

Furti in casa, furti in negozi, furti di auto e ricettazione. Undici componenti di un’associazione a delinquere, che hanno commesso reati nei Comuni di Milazzo, Pace del Mela, San Pier Niceto, Torregrotta, Venetico e Spadafora, sono stati arrestati dalla Polizia al termine di un’indagine partita da alcune denunce di furti in casa, presentate al Commissariato di Milazzo, nel periodo compreso tra febbraio e luglio del 2017.

Oltre dieci i furti che gli uomini del Commissariato di Milazzo hanno ricostruito sotto le direttive del procuratore di Barcellona, Emanuele Crescenti.

Il metodo era collaudato: condivisione delle informazioni sugli obiettivi da colpire, sopralluoghi e divisione dei ruoli per il furto.

In un caso, ad esempio, uno degli associati, “amico” del proprietario di una casa in centro a Milazzo, aveva con un pretesto trattenuto fuori casa per tutto il pomeriggio l’ignara vittima, consentendo così agli altri sodali di agire indisturbati, razziando tutto quanto vi fosse all’interno.

E, in occasione di un furto a Pace del Mela, gli indagati, approfittando dell’assenza dei proprietari di casa in quanto impegnati in un ricevimento di nozze (al quale partecipava anche un loro congiunto), hanno “ripulito” l’appartamento, portando via anche due autovetture, poi recuperate e restituite ai proprietari.

Nelle case rubavano di tutto: casseforti, denaro contante, gioielli, telefoni cellulari, tablet, consolle per videogiochi, televisori, robot da cucina, orologi (in un caso è stato portato via un Rolex del valore di circa 10mila euro), carnet di assegni, argenteria e servizi di posate.

Poi rivendevano la refurtiva, a volte anche alle banche col credito su pegno. Gli oggetti d’oro custoditi in banca sono stati sequestrati. La Polizia ha trovato alcune ricevute dei depositi di gioielli in oro ancora custoditi in banca, che sono stati sequestrati.

La famiglia Ruvolo (Franco, la moglie Graziella Crudele e la figlia Maria) aveva anche rubato più volte gratta e vinci da una tabaccheria di Milazzo gestita da due anziane (chiamate “vecchiacce” in una intercettazione), senza che le proprietarie se ne accorgessero.

Sequestrati, infine, oltre due chili di marijuana e cocaina.

I ladri usavano due Citroen Xara Picasso, da qui il nome dell’operazione Picasso, per compiere i reati. Tramite videosorveglianza, intercettazioni, tabulati e pedinamenti, sono stati individuati i componenti dell’associazione.

Si tratta di:

1) Francesco Ruvolo, nato a Milazzo il 1° marzo 1956, pregiudicato, custodia cautelare in carcere a Barcellona;

2) Andrea Cuzzupè, nato a Milazzo il 25 Luglio 1975, pregiudicato, custodia cautelare in carcere a Barcellona;

3) Sascha Luigi Calderone, nato a Messina il 6 Febbraio 1985, incensurato, custodia cautelare in carcere a Barcellona;

4) Vincenzo Rodriguez, nato a Catania il 27 marzo 1992, pregiudicato, custodia cautelare in carcere a Barcellona;

5) Carmelo Sgrò, nato a Sant’Agata Militello il 17 aprile 1994, pregiudicato, custodia cautelare in carcere a Barcellona;

6) Giuseppina Roberta Saia, nata a Messina il 30 luglio 1980, pregiudicata, obbligo di dimora nel Comune di residenza ed obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria;

7) Venera Lenzi, nata a Messina il 14 agosto 1991, pregiudicata, obbligo di dimora nel Comune di residenza ed obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria;

8) Graziella Crudele, nata in Germania il 1° settembre 1969, pregiudicata, obbligo di dimora nel Comune di residenza ed obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria;

9) Maria Ruvolo, nata a Milazzo il 15 marzo 1990, pregiudicata, obbligo di dimora nel Comune di residenza ed obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria;

10) Maurizio Milio, nato a Milazzo il 14 aprile 1969, incensurato, obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria;

11) Edmond Ndoj, nato a Lezhe (Albania) il 20 maggio 1978, pregiudicato, obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria.