Nessun regalo sotto l’albero, Messina è ancora la città delle incompiute

Nessun regalo sotto l’albero, Messina è ancora la città delle incompiute

Marco Ipsale

Nessun regalo sotto l’albero, Messina è ancora la città delle incompiute

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lunedì 24 Dicembre 2012 - 14:11

Dallo svincolo di Giostra al porto di Tremestieri, dalla via del mare al parcheggio di Villa Dante, dal Museo Regionale alla zona Falcata. Tutta una serie di opere che potrebbero migliorare la vivibilità di una città allo sbando ma che, in corrispondenza con un Comune sull’orlo del dissesto, stentano a decollare

La priorità in questo momento è quella di salvare il Comune dal dissesto. Di conseguenza, quella di salvare migliaia di posti di lavoro. Il lavoro è sicuramente la priorità assoluta per Messina, ma ci sono anche altri aspetti che migliorano la vivibilità di una città e che potrebbero farci risalire, ad esempio, nell’annuale classifica del Sole 24 Ore. In concomitanza con le festività natalizie, che sia di buon auspicio, abbiamo voluto fare il punto della situazione sulle tantissime opere cittadine che potrebbero valorizzare una città amata dalla natura ma poco rispettata dai suoi abitanti. Ce n'è per tutti i gusti. Stilare un programma elettorale a Messina non è difficile, il difficile è realizzarlo. Noi comunque proviamo a dare una mano a chi ne fosse interessato. Non potevamo che iniziare dalla madre delle incompiute.

SVINCOLO DI GIOSTRA

Luglio 2011, poi Natale del 2011, Pasqua del 2012, l’estate del 2012, la fine di quest’anno. Quante altre date dovremo aggiungere prima di poter davvero percorrere lo svincolo di Giostra? La più importante delle opere messinesi da realizzare nasce da un accordo di programma del dicembre 1989, 23 anni fa. I lavori partono nel 1997, poi vengono interrotti e ripresi solo di recente. La ditta Ricciardello ha fatto un gran lavoro per portare l’opera… ad un giunto dall’apertura, ma si è presentato il problema della messa in sicurezza del viadotto Ritiro. Percorso definito in una riunione al Comune il 25 settembre ma a distanza di tre mesi i lavori non sono stati ancora neppure affidati. Le somme sono in mano al Consorzio Autostrade che entro il 28 dicembre depositerà il progetto al Genio Civile che, insieme al Ministero, dovrà dare l'ok, si spera entro la fine di gennaio. Poi l’affidamento e tre mesi di lavori.

PORTO DI TREMESTIERI

Sono in corso i lavori di consolidamento della diga più volte danneggiata dalle mareggiate. Dopo le iniziali difficoltà, sembra si sia finalmente intrapresa la giusta strada. La data di fine lavori è prevista a giugno, tra sei mesi. Al termine, gran parte del traffico pesante in città sarà deviato nel porto a sud. Ma per eliminare definitivamente il problema è necessario che il porto venga ampliato. Progetto esecutivo pronto, somme in cassa, lavori affidati alla Sigenco. Ma c’è in ballo un ricorso della seconda classificata, la Coedmar, che sarà discusso davanti al Consiglio di Stato il 16 marzo. Tutto fermo fino a quella data, nella speranza che intanto la Protezione Civile nazionale si ricordi di indicare la stazione appaltante per la direzione dei lavori.

VIA DEL MARE

Dopo anni di discussioni infruttuose, finalmente qualcosa sembra muoversi. Pronto il progetto esecutivo, i lavori dovrebbero avere un costo di circa 15 milioni. L’Autorità Portuale cofinanzierà l’opera per 6 milioni, gli altri 9 milioni dovrebbero essere garantiti dalla Regione, come emerso nell’incontro di mercoledì scorso. A gennaio si dovrà arrivare alla firma di un ampio accordo di programma, che comprenda anche il passaggio al Comune di circa 150mila metri quadri di parco ferroviario non più utilizzato, oltre a nuovi investimenti di Rfi, compreso il mantenimento di Officine Grandi Riparazioni.

LUNGOMARE

Nessuna città in Italia può contare all’interno del suo Comune su 55 km di coste. Messina riesce nell’impresa di renderne fruibili ai suoi cittadini una percentuale minima: la passeggiata a mare, il piccolo lungomare del Ringo, il tratto Paradiso – Sant’Agata, quello di Santa Margherita. Iniziata l’opera di restituzione del fronte mare a Maregrosso, lodevole l’impegno dell’ex assessore Isgrò, ma c’è da fare ancora moltissimo. A partire da un semplicissimo lungomare continuo da Boccetta a Paradiso, che includa l’apertura per 365 giorni all’anno della cittadella fieristica, l’area del Gasometro con lo spostamento dell’autoparco municipale, la rada San Francesco, la continuazione del lungomare del Ringo, la demolizione dei ruderi delle Case Basse di Paradiso.

PISTA CICLABILE

Una delle poche opere realizzate di recente apprezzate dai messinesi. Purtroppo troppo spessa invasa da persone poco civili che non hanno nulla a che fare con una pista ciclabile. Danneggiata dalle mareggiate nella zona di Grotte, attende da tempo interventi di riparazione. E’ lunga poco più di 3 chilometri e mezzo, ma presto potrebbe essere prolungata di ulteriori 2 chilometri: 1 chilometro e 300 metri fino al distributore di benzina di Sant’Agata oltre il quale termina la visione del mare, 600 metri all’interno, un modo anche per riscoprire parti di lungomare negato. 2 milioni e 200mila euro il costo previsto, finanziato per il 70 % dal Ministero dell’Ambiente, i lavori avranno la durata di circa un anno. In progetto, c’è un ulteriore prolungamento sempre nella parte interna di Sant’Agata fino a “scavalcare” il torrente Papardo e innestarsi nella via Marina Ganzirri fino alla scuola “Evemero” per poi rientrare sul lago.

ZONA FALCATA ed ENTE PORTO

L’area più preziosa della città è abbandonata al degrado a partire dalla real Cittadella, da anni al centro di progetti di riqualificazione mai attuati. La zona è inserita nel Piano Regolatore Portuale dell’Autorità Portuale, fermo per il contenzioso su alcune aree con l’Ente Porto. Diverse le richieste da più parti al neo presidente della Regione sull’abolizione dell’Ente Porto, inutile doppione di un ente florido come l’Autorità Portuale.

MUSEO REGIONALE

Altra grandissima incompiuta della città. La gara per il completamento della “nuova” struttura è stata aggiudicata in ottobre alla Coesi di Gangi, per un importo vicino ad 1 milione e 300mila euro. A breve i lavori dovrebbero essere consegnati e potranno partire. Da contratto, avranno una durata di 540 giorni, un anno e mezzo. Anche per il 2013, dunque, il Museo non sarà interamente fruibile, chissà nel 2014.

PARCHEGGIO DI VILLA DANTE

Incredibile ma vero, lavori completati a novembre 2011, il parcheggio da 216 posti non è ancora fruibile. Mancano lavori richiesti dai Vigili del fuoco per motivi di sicurezza e per un importo risibile di circa 9mila euro. Una volta aperto, non si potrà più dire che manchino i parcheggi in centro città. Già oggi fino al 6 gennaio sono fruibili gratuitamente il Cavallotti e il parcheggio di via La Farina.

PARCHEGGIO STAZIONE CENTRALE

Parcheggio da 300 posti. Lavori fermi da maggio per il fallimento della ditta. Ad ottobre è subentrata la nuova ditta ed è stato definito il piano di varo delle travi che può effettuarsi in 20 giorni e portare i lavori all’85 %. Ma prima è necessario l’ok da parte delle Ferrovie.

RIQUALIFICAZIONE VIARIA E AMBIENTALE DEL TORRENTE BADIAZZA

Intervento importantissimo sia per la messa in sicurezza della zona sia per poter comodamente raggiungere la millenaria chiesa fortezza. Un altro di quei luoghi storici della città ancora negati alla pubblica fruizione. I lavori sono stati svolti per l’80 %, sono stati collocati anche i lampioni, pur se l’impianto non è ancora attivo. E’ arrivato però il monito dell’ingegnere capo del Genio Civile: “Sono necessari interventi per la sicurezza idraulica”.

FORESTA DI CAMARO

Questo splendido patrimonio boschivo vicino al centro città è ancora oggi sconosciuto ai più. Nel marzo 2010 il Comune ha firmato una convenzione per l’affidamento e la gestione al Dipartimento Azienda Foreste Demaniali. La strada di accesso è in condizioni pietose e va riqualificata anche per questioni di sicurezza. Si legge nella convenzione che “la Forestale gestirà il bene nel rispetto delle norme forestali e di tutela ambientale, allo scopo di migliorarlo e valorizzarlo, con interventi silvocolturali mirati sia alla conservazione che alla fruizione”

EX HOTEL RIVIERA

55 camere, 5 suites, 40 residence, 2 sale attico al piano attico ed una grande sala per i ricevimenti per una superficie complessiva di quasi 9mila metri quadrati in stato di abbandono. Di recente, la Provincia ha provato nuovamente la vendita. Importo a base d’asta 20 milioni e 700mila euro. Le domande dovevano essere presentate entro il 12 dicembre, esiti ancora sconosciuti.

GALLERIE A20 TINDARI, MONGIOVE E CAPO D’ORLANDO

Non riguarda direttamente la città di Messina, ma riguarda sicuramente molti messinesi pendolari di città e provincia. Il 2012 è stato l’anno, dopo undici di attesa, delle gallerie Tracoccia e Scianina nel tratto Rometta-Milazzo. Se un grosso pericolo è stato eliminato, ne restano ancora ben tre. Le gallerie Tindari, Mongiove e Capo d’Orlando sono a rischio ed in quei tratti si viaggia con un pericolosissimo doppio senso di circolazione. Pochi giorni fa sono stati effettuati importanti interventi nella Mongiove (ripristino segnaletica e ventilazione) e nella Capo d’Orlando (ripristino pavimentazione, segnaletica e albeggiamento dei paramenti) ma per la riapertura bisognerà ancora aspettare.

METROFERROVIA

Partito il 15 giugno 2009, il servizio è stato sospeso in seguito alla tragica alluvione di Giampilieri del 1 ottobre 2009. Riattivato il 27 settembre 2010, prevedeva 8 corse giornaliere in direzione di Messina Centrale ed 8 in direzione di Giampilieri. Dal 31 gennaio 2011 è stato integrato fino a Milazzo con fermate in tutte le stazioni intermedie. Dal 12 giugno 2011 il servizio è stato prolungato ancora fino a Patti, sfruttando tutta la linea a doppio binario. Ma dall’11 dicembre 2011 le corse sono state drasticamente ridotte: invece che 8 per direzione, se ne effettuano solo 2 per direzione. Mai attivato il biglietto integrato con l’Atm. 37 milioni e 700 mila euro spesi per quattro corse giornaliere. L’auspicio è che si torni presto alle 16 corse con l’incentivo ad utilizzare il treno. Sulla vicenda pesa anche la mancata sottoscrizione del contratto di servizio tra Regione Sicilia e Trenitalia.

IL RISANAMENTO

Limitandosi ai progetti e alle risorse a disposizione, a breve dovrebbero partire i lavori per la costruzione di 50 alloggi a villaggio Matteotti, per chiudere l’ambito A e sbaraccare i residui da risanare nell’intero rione Annunziata – San Licandro – Case Basse Paradiso. Nell’ambito B c’è ancora il problema di un panificio da spostare per iniziare i lavori per gli 80 alloggi di Fondo De Pasquale. A breve inizieranno i lavori per il parco dell’area ex Volàno, mentre serviranno 366mila euro, come da recente delibera del commissario Luigi Croce, per completare le 45 abitazioni di Fondo Basile. Nell’ambito C non ci sono i fondi per le 60 case previste a Bisconte e resta anche il problema torrente. Sono invece in corso i lavori per i 46 alloggi di Camaro Sottomontagna e della piazza Sant’Antonio. Niente soldi neppure per Fondo Saccà e via Bisignano al Cep. Serviranno 209mila euro, infine, per completare i 28 alloggi di via Taormina.

EX DISCARICA DI PORTELLA ARENA

Discarica cittadina dal 1972 al 1998, dopo la sua dismissione non è stata ancora bonificata. Un primo progetto di messa in sicurezza, da 1 milione di euro, è stato approvato ma è in attesa della Valutazione d’Impatto Ambientale.

ISTITUZIONE DEL PARCO DEI PELORITANI

Nel luglio di quest’anno, il Consiglio regionale per la protezione del patrimonio naturale ha autorizzato l’istituzione del “Parco naturale dei Monti Peloritani” di Messina. La formale istituzione del parco verrà sancita dagli uffici del dipartimento ambiente della Regione che si occuperanno di espletare le procedure necessarie a cominciare dalla delimitazione della superficie boschiva.

FORTI UMBERTINI

Negli ultimi anni sono state recuperate la maggior parte delle opere fortificate costruite nell’area dello Stretto sul finire del XIX secolo. Ancora nulla per ciò che concerne l’inserimento all’interno di un percorso turistico. Alcune strutture restano ancora in stato di abbandono: Forte Menaia Crispi, Masotto, Spuria, Schiaffino e i resti del Mangialupi.

FORTE CASTELLACCIO e FORTE GONZAGA

Strutture storiche aperte solo in rarissime occasioni in coincidenza delle giornate del Fondo per l’Ambiente Italiano. Necessiterebbero di importanti interventi di riqualificazione per essere costantemente fruibili per il pubblico.

ISOLA PEDONALE PERMANENTE SUL VIALE SAN MARTINO

Praticamente in tutte le città italiane ed europee, la strada principale è un’isola pedonale. Messina ha voluto ancora distinguersi. Code, auto parcheggiate in divieto di sosta, pedoni ristretti sui marciapiedi. Si tratta di 800 metri, da piazza Cairoli a viale Europa. A chi lamenterà la mancanza di parcheggi, si ricorda la presenza del Cavallotti (455 posti), del La Farina (un centinaio di posti), del nuovo, si spera presto, di Villa Dante (216 posti). L'isola pedonale natalizia in via dei Mille è un valido diversivo che merita solo lodi, ma serve un'isola permanente nella strada principale della città.

EX OSPEDALE REGINA MARGHERITA

66 anni di vita, dal 1933 al 1999, buttati. Dal 1999 al 2012, l’ex ospedale Regina Margherita si è trasformato in ricettacolo di rifiuti e degrado. Un riutilizzo sanitario sarebbe la soluzione migliore, ma l’ipotesi della costruzione di una cittadella della riabilitazione da 182 posti letto è miseramente fallita. Solo il padiglione dell’ex Ortopedia è stato di recente ristrutturato e presto ospiterà un nuovo Presidio Territoriale di Assistenza. Il 30 aprile 2011 è stato approvato all’Ars un ordine del giorno per la riconversione in cittadella della cultura. Potrebbero trovare posto la biblioteca regionale, oggi suddivisa in più sedi, e la Soprintendenza, per la quale la Regione paga ogni anno oltre 700mila euro annui di affitto. Sono passati 20 mesi, non è cambiato nulla.

PARCO ALDO MORO

Area di 12mila metri quadri che ospita la sede dell’Ingv, l’istituto nazionale di geologia e vulcanologia. Il 20 gennaio di quest’anno, Comune e Ingv hanno firmato un accordo per la fruizione pubblica di un’area a verde interna di 3mila metri quadri. Oro colato in una città che è carente di spazi verdi. E’ stata realizzata una perizia per gli interventi di messa in sicurezza, ringhiere e barriere protettive nella parte che dà sulla circonvallazione. Qualche panchina e dei giochi per bambini. Totale da spendere: circa 20mila euro. Ma, dopo la firma del 20 gennaio di quest’anno, tutto è rimasto fermo.

APERTURA PERMANENTE DELLA CRIPTA DEL DUOMO

Altro bene aperto solo nelle giornate del Fai o in altre occasioni particolari. Eppure sarebbe utile inserirlo nel pacchetto da offrire ai turisti con la visita del Duomo, del Tesoro e del Campanile. Nella sola giornata del Fai 2009 venne vista da più di 25mila persone, risultando il luogo più visitato d’Italia. La Soprintendenza sta lavorando ad un progetto di restauro della pavimentazione normanna, di eliminazione delle barriere architettoniche e di illuminazione. Servirebbe circa un milione e mezzo, ancora nulla di fatto.

VILLA DE PASQUALE

Anche Villa De Pasquale è stata aperta in occasione delle giornate del Fai. Nel maggio 2011 ha ricevuto un finanziamento di fondi Fesr (fondo europeo per lo sviluppo regionale) per 837mila euro, ma non sono mai stati avviati dei lavori. Di recente, grazie alla presentazione di un'associazione messinese, ha vinto un premio della fondazione Telecom Italia relativo ad un concorso sui “beni invisibili” d’Italia.

ABBAZIA NORMANNA DI MILI

Raro esempio di chiesa medievale giunta ai giorni nostri. Il monastero, di proprietà privata, è in stato di abbandono. La chiesa adiacente è invece in buone condizioni, dopo i recenti restauri, ma non è fruibile al pubblico. 4 associazioni messinesi hanno realizzato un video documentario per denunciare l’abbandono della struttura e stanno organizzando altre iniziative per invitare le istituzioni a muoversi per il recupero.

PALAZZO STURIALE – CASA DI GIOVANNI PASCOLI

E’ l’anno del centenario della morte del poeta ed a Messina sono state numerose le iniziative in sua memoria. La casa in cui visse dal 1898 al 1902, però, in piazza Don Fano, è ancora in stato di abbandono ed è in atto un contenzioso con un privato. Stesso discorso per un appartamento in cui visse pochi mesi, in via Legnano.

RESTI DEL MONASTERO DI SANTA MARIA DEL GESU’ SUPERIORE e PRESUNTA TOMBA DI ANTONELLO

La cooperativa sociale Trapper ha svolto un lavoro encomiabile per ripulire dalle sterpaglie tutta l’area e riportare alla luce i resti del Monastero in cui Antonello, secondo quanto da lui scritto, voleva esser sepolto. Se il grande pittore messinese sia stato realmente sepolto lì oppure a Venezia, come indicano altre fonti, non lo sappiamo. Quel che sappiamo è che comunque le istituzioni dovrebbero lavorare per meglio valorizzare i resti del monastero.

PEDAGGIO MESSINA NORD ORTO LIUZZO

Se non volete farlo per i messinesi, fatelo per il consigliere della VI circoscrizione, Mario Biancuzzo, che ne richiede da anni l’eliminazione. Effettivamente non si capisce per quale motivo in quello svincolo bisogna pagare, visto che negli altri della tangenziale non si deve sborsare un centesimo. Considerata la storia del Consorzio Autostrade Siciliane e le numerose indagini sulla mancata trasparenza dell’utilizzo dei proventi, le somme che annualmente vengono riscosse, forse, invece che dal pedaggio di Orto Liuzzo, dovrebbero provenire da altre fonti. Anche le giustificazioni della successiva inutilità dello svincolo di Rometta non trovano adeguata motivazione. Se il traffico a Villafranca diventasse eccessivo, chi solitamente utilizza lo svincolo di Rometta, invece che in pedaggio, perderebbe soldi in carburante e salute per il nervosismo. E tornerebbe ad utilizzare quello di Rometta per il quale, comunque, 1 euro e 20 centesimi appaiono eccessivi.

COPERTURA TORRENTE ANNUNZIATA

Di recente l’associazione Progetto Eden ha realizzato un presepe originale. Invece che magi e pastori, erano presenti auto in coda ed in seconda fila, con conseguente traffico impazzito. E’ quanto potrebbe accadere dopo l’apertura dello svincolo di Giostra – Annunziata. L’unica soluzione appare la copertura del torrente Annunziata. Importo stimato 9 milioni e 685mila euro. Progetto preliminare approvato nel dicembre del 2010, finanziamenti da chiedere alla Regione. Tutto fermo.

MURO CROLLATO STADIO SAN FILIPPO

Muro crollato il 6 maggio 2011. Nel luglio 2012 il Genio Civile ha dato l’ok al progetto esecutivo di ricostruzione. In agosto ecco l’importo: 684mila euro da recuperare dai fondi residui per la costruzione dello stadio. Ma da 4 mesi a questa parte, le somme non sono state ancora impegnate.

GALLERIA INPS

Anch’essa aperta solo in occasione di una giornata del Fai, con evidenti infiltrazioni dal tetto. Nel gennaio 2011 il presidente del Consiglio comunale, Pippo Previti, ha scritto all’Inps per chiederne la sistemazione e la pubblica fruizione permanente. La missiva è rimasta lettera morta.

VILLA FARO

Un complesso edilizio formato da più corpi disposti a padiglioni isolati, una mensa, un’infermeria, un campo da tennis e una piscina. E’ Villa Faro, ex colonia estiva del “Centro Vacanze di Mortelle”, in stato di totale abbandono da almeno 15 anni. La struttura è stata di proprietà dell'Ipost, l'Istituto Postelegrafonici, fino al 31 maggio 2010, quando l'ente è confluito nell'Inps. Oggi l'Inps ha affidato tutto il suo patrimonio immobiliare ad Idea Fimit, una delle principali società italiane di gestione del risparmio, ma Villa Faro non rientra ancora in nessun piano.

SVINCOLO A GIAMPILIERI

In una città in cui si aspetta da 23 anni uno svincolo fondamentale per liberare dal traffico parte della zona nord, sembrerebbe azzardato parlare della costruzione di altri svincoli. Ma è pur vero che nella zona sud della città, da Tremestieri a Roccalumera ci sono ben 22 km non serviti da svincolo. Per questo sarebbe utile uno svincolo a metà, a Giampilieri. A chiederlo rappresentanti, associazioni e comitati della zona, finora senza riscontro.

TANGENZIALE NORD

Le opere inserite nel progetto definitivo del ponte possono e devono essere realizzate a prescindere dall'opera, come anche stabilito dal decreto legge 187/2012. Dopo l’approvazione del Consiglio comunale, si chiederà alla deputazione messinese di fare la propria parte per la conversione in legge del decreto e per l’approvazione dei progetti definitivi delle opere da parte del Cipe. In ballo c’è il prolungamento della tangenziale sino a Torre Faro, opera che è già dotata di progetto definitivo. 10 chilometri e 400 metri, di cui il 70 % in galleria. Importo stimato 375 milioni di euro.

VIALI DI ACCESSO ALLA TANGENZIALE

La tangenziale deve servire a velocizzare il traffico ed a toglierlo dalle strade cittadine. Troppi semafori nei viali Gazzi, Europa, Boccetta ed ora anche Giostra. Spesso si impiega meno tempo nel traffico cittadino che a risalire i suddetti viali fino alla tangenziale.

NUOVE STRADE IN CITTA’

Vero è che molti messinesi, soprattutto alla guida, sono incivili. Vero è anche che basterebbe sistemare alcune strade per rendere i collegamenti più fluidi. Oltre alla già citata, e opera più importante di tutte, via del mare, altri collegamenti dovrebbero essere realizzati in città. C’è la via Puntale Arena che dovrebbe aprire una fondamentale via di fuga tra via Carrai e Gravitelli, ma la strada è ostruita da una costruzione abusiva il cui proprietario chiede un alloggio alternativo mai trovato. C’è la strada Tremonti – San Licandro che parte dalla prima ma a San Licandro ci arriva solo idealmente. Il progetto doveva essere pronto a settembre ma con il commissariamento del Comune non se n’è saputo più nulla. Esiste un collegamento, ma solo in strada molto sterrata, dalla parte alta di via Torrente Trapani a quella alta di via Palermo. Servirebbe anche ad eliminare traffico su quel tratto di circonvallazione ma è impraticabile. C’è poi la questione del torrente San Michele dove le auto parcheggiano pericolosamente all’interno. L’idea dell’ing. capo del Genio Civile, Gaetano Sciacca, era quella di costruire una stradina sull’argine destro del torrente, da collegare con delle passerelle a quella sull’argine sinistro, liberando il letto del torrente da persone e auto. La proposta non ha avuto ancora alcun seguito.

RADDOPPIO FERROVIARIO DORSALI TIRRENICA E JONICA

L’Unione Europea ha inserito il tratto a binario unico della Me-Pa, Patti – Castelbuono, di 87 km, nel bilancio pluriennale 2014-2020. Sull’altro fronte, invece, mancano i 42 km da Giampilieri a Fiumefreddo, il cui raddoppio era stato finanziato per quasi 2 miliardi di euro dal Cipe nel 2005. Il progetto preliminare non è andato avanti e dal 2010 le somme sono scomparse da tutti i contratti di programma quadro.

(Marco Ipsale)

15 commenti

  1. strano il buzzanca-99% non è d’accordo

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  2. Analisi attenta e puntuale.Mi congratulo.Basterebbero questi interventi per migliorare la città e aumentare le possibilità di lavoro, senza bisogno di opere megagalattiche

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  3. La Dimostrazione che il miglior Sindaco che abbiamo avuto a Messina e’ stato MERLINO dopo di lui il vuoto – solo piccoli ++++++++++++.

    Questo vale sia per i Sindaci che abbiamo avuto sia per tutti i consiglieri comunali e per poi non parlare di tutti i parlamentari Regionali e Nazionali.

    Finito il mio sfogo AUGURO AUGURO alla redazione di tempostretto e a tutti i lettori un BUON NATALE ed un 2013 ricco di buone sorprese.

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  4. “EX OSPEDALE REGINA MARGHERITA

    ….non è cambiato nulla.”
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    Pienamente d’accordo con l’articolo. Tutte cose possibili e realistiche. A patto però di farle da messinesi per tutti.
    Spetta ai politici messinesi che le parole non restino tali.

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  5. A me poco interessa se i miei commenti vengono pubblicati, ma ciò che mi fa piacere che voi, giovani giornalisti. ritengo non padronali, di tempo stretto che vi ritengo la “punta di diamante” del giornalismo professionistico fella nostra città, li leggiate con attenzione e, ne sono contro, ne comprendiate il contenuto. Voi titolate l’articolo ” Nessun regalo sotto l’albero, Messina è ancora la città delle incompiute” io invece avrei messo ” elle opere sbagliate” o meglio, “delle opere progettate per assicurarne future utilità ricorrenti e/o stagionali” ai “soliti ignoti”. L’esposizione sarebbe lunga per cui mi limito all’indispensabile.
    Svincoli di giostra opera progettata in vista della realizzazione del “ponte sullo stretto di Messina”. Oggi, per i visitatori della nostra città l’opera è stata definita, per l’architettura dei suoi viadotti, l’otto volante” della città”.
    Hotel Riviera. E’ stato acquisto della Provincia Regionale di Messina negli anni 90 per circa trenta miliardi, chiave in mano, per allocarvi tutti gli uffici della Provincia Regionale che trovavano sistemazione in locali presi, onerosamente, i affitto da privati, certamente, anici degli amici, . Si è dimostrato, all’epoca, che il costo si sarebbe ammortizzato in meno di un quinquennio. Ma a qualcuno non piacque e la procura messinese aprì una inchiesta che ebbe inizio con l’arresto di due noti personaggi messinesi di cui uno politico e l’altro imprenditore. Alla conclusione del processo tutti vennero assolti ed i due arrestati, ritengo, hanno ottenuto dallo Stato il dovuto compenso per la ingiusta detenzione. Ma il danno maggiore, quantificabile in miliardi di vecchie lire, che nessuno ha pagato e rappresentato dalle onerose, ma giuste, parcelle presentate dagli avvocati e che l’immobile non è stato ultimato per le finalità a cui era stato destinato ed oggi produce solo spese a carico di un ente già sull’orlo del disastro finanziario. Non so se è stato oggetto di “pignoramento”.
    Via del mare, Nella seconda metà degli anni 90 è stati dato incarico ad un ingegnere esperto in progettazioni portuali, non messinese, di proporre, all’amministrazione comunale la realizzazione di un secondo approdo per liberare di tale incombenza la “rada di San Francesco”. Dopo studi, rilievi e vari accertamenti su “vasca” si disse, allora. effettuati in Inghilterra, il progetto presentato, il cui costo è stato di circa novecento milioni delle vecchie pagate dal Comune, che preveda l’allocazione del “nuovo approdo” dentro la zana falcata (San Raineri) e con collegamenti agli svincoli di Tremestieri attraverso la “via del mare” è stato archiviato dato che l’amministrazione subentrante, siamo alla fine degli anno 90, riproponendo il problema dell’allocazione portuale, scelse tremestieri, assicurando, come i fatti vissuti ci dimostrano la impossibilità, ritengo politica, di eliminare, totalmente, gli approdi di San Francesco, ed assicurare un lavoro stagionale duraturo per l’insabbiamento previsto dalle sciroccate, causato dai venti si scirocco, prevalenti nella zona interessata. Il resto è storia di questi giorni. Adesso mi dedico alla famiglia, Buon natale

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  6. La colpa è dei cittadini messinesi che non hanno eletto +++alla Regione Siciliana, speriamo lo facciano per il Parlamento nazionale, così potrà realizzare quell’1 per cento che mancava per la completa realizzazione del suo programma.
    Tutto il resto sono parole.
    Vi raccomando votate e fate votare il migliore dei barcellonesi.
    Ma per fare quello che ha fatto ++++non bastava un cretino qualsiasi.

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  7. Sono d’accordo con lei.
    E’ l’unica fonte da cui attingere qualche verità.
    Complimenti per l’esame accurato, potrebbe essere utile come programma di qualsiasi candidato alla poltrona di sindaco, peccato che sono altrettanto numerosi i vincoli (quelli con molta ostentazione si chiamano i costi della politica, non tanto occulti).

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  8. Sbaglio … ma i NOSTRI POLITICI da anni sono sempre gli stessi?????? …. ma i voti chi “glieli” da??????

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  9. È cerchiamo lavoro qui abbiamo lavoro x 30 anni….

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  10. Ma lui voleva dire che nel suo mandato aveva fatto 1%

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  11. La cosa più semplice che i Messinesi possono fare è quella di comprare ciascuno una scopa e cominciare, finalmente, a pulire almeno il marciapiede di casa propria !!!

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  12. Siete dei giornalisti comunisti. Vedete sempre nero e mangiate i bambini a colazione. Non potete parlare così di Messina dopo i “fatti” dell’ultima sindacatura del nostro concittadino barcellonese.
    Dovevate vedere come era ridotta Messina prima del suo avvento e come é diventata…………..!!!! .
    Lo avete già fatto ed avete constatato che Messina é peggiorata ??????
    Allora non dovevate fare l’articolo perché se il concittadino barcellonese ora vuole candidarsi alle nazionali, come potrá fare campagna elettorale citando il suo programma realizzato al 99%.
    Anche a Natale non c’é più bontà

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  13. Miiiiiiiiiiiii! Mi associo! Mai vista una lettera più alla rovescia di questa!

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  14. giovanni salvatore 26 Dicembre 2012 20:41

    Il lungo e forse non esaustivo elenco di Marco Ipsale pone in inequivocabile evidenzia la incapacità dei “nostri” politici che, malgrado il loro clamoroso fallimento nella gestione della cosa pubblica, hanno ancora l’arroganza di riproporsi elettoralmente per continuare a devastare ciò che è rimasto: LA SOLA SPERANZA !
    Molti di costoro hanno anche la pretesa di farsi chiamare “ONOREVOLI”. Ma di che? Da quando in qua i fannulloni, i farabutti, i ladri, gli incompetenti, i disonesti debbano potersi confondere con i VERI ONOREVOLI e cioè con le persone serie ed oneste.
    La befana dovrebbe portare loro ciò che loro stessi hanno donato ai cittadini: SOLO SPAZZATURA E MELMA.
    BUON ANNO.
    GIOVANNI SALVATORE

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  15. giovanni salvatore 26 Dicembre 2012 20:44

    Ma di quale Messina stai parlando?
    Forse esistono due città con lo stesso nome!

    < Da un giornalista di destra >

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