Roccalumera. Lavori urgenti per disinnescare la minaccia dei torrenti Sciglio e Allume

Roccalumera. Lavori urgenti per disinnescare la minaccia dei torrenti Sciglio e Allume

Carmelo Caspanello

Roccalumera. Lavori urgenti per disinnescare la minaccia dei torrenti Sciglio e Allume

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mercoledì 30 Novembre 2016 - 07:04

Al via gli interventi per rimuovere la sabbia che ha raggiunto l'altezza della Statale

Intervento urgente a tutela della popolazione e al fine di garantire le condizioni di sicurezza sul territorio comunale di Roccalumera. Lo ha predisposto il sindaco Gaetano Argiroffi, ordinando lo svuotamento dei torrenti Sciglio e Allume. I lavori sono in corso di esecuzione nel tratto terminale degli stessi torrenti, che va dalla confluenza con la Statale 114 sino alla foce, dove si registra un “pericoloso restringimento dello spazio di deflusso delle acque e l’ammassamento del materiale alla foce”.

Sono queste le conseguenze del maltempo che lo scorso venerdì ha colpito l’hinterland jonico messinese e non ha risparmiato Roccalumera, comprese le frazioni di Sciglio e Allume, investite da una eccezionale quantità di pioggia con fenomeni di forte intensità. L’evento alluvionale ha provocato diverse frane, specie nelle borgate collinari. Contrisa, quella più a monte, è rimasta isolata. In seguito ai sopralluoghi che sono seguiti all’evento meteo, è stato constato dai tecnici che diversi nuclei abitativi erano a rischio allagamento, in particolare in via Vallone ad Allume e via De Luca a Sciglio, per il deposito di una notevole quantità di detriti lungo le strade.

Nelle immediatezze del nubifragio era stata già firmata una prima ordinanza per liberare le strade dal fango con mezzi meccanici, ripristinando così le misure di sicurezza indispensabili per la circolazione. Dopo il deflusso della piena dei torrenti Siglio e Allume, è stato appurato che il livello della sabbia trasportata negli alvei è aumentata notevolmente, specie alla corrispondenza del centro urbano. Da qui la seconda ordinanza, che integra la precedente, considerato che “tale situazione rappresenta un concreto pericolo per la pubblica e privata incolumità in quanto, una successiva piena dei torrenti, non essendo più garantito il normale deflusso delle acque, causerebbe certamente una esondazione nell’abitato, con conseguenze nefaste”.

Carmelo Caspanello

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