Promosso dall’associazione “La forza e il sorriso” è stato presentato questa mattina, presso l’Auditorium del Polo Ospedaliero Papardo – Piemonte, “Il ruolo del laboratorio di bellezza: un supporto per le donne in trattamento oncologico”. Un percorso destinato ad arricchire l’azione già intrapresa negli anni da parte dell’Unità Operativa Complessa di Oncologia Medica rispetto alle necessità del paziente sottoposto a trattamento oncologico.
Si incontrano per la prima volta in una sala, unite dal medesimo dolore: la diagnosi della malattia.
Impotenza, fragilità e spesso rassegnazione sono i sentimenti che le attraversano, insieme alla paura di non farcela.
In pochi minuti però, tutto cambia e davanti ad uno specchio, guidate da un equipe di esperti, quelle stesse donne riscoprono la voglia ed il desiderio di riappropriarsi della propria identità ed esteriorità.
Promosso dall’associazione “La forza e il sorriso”, è stato presentato questa mattina, presso l’Auditorium del Polo Ospedaliero Papardo – Piemonte, “Il ruolo del laboratorio di bellezza: un supporto per le donne in trattamento oncologico”.
Un percorso destinato ad arricchire l’azione intrapresa negli anni dall’Unità Operativa Complessa di Oncologia Medica rispetto alle necessità dei pazienti sottoposti a trattamento oncologico.
“Con la nascita del Centro Oncologico di Eccellenza – spiega Armando Caruso Commissario straordinario dell’azienda Papardo – il nostro polo ospedaliero manifesta e consolida una precisa volontà: quella prendersi interamante carico del paziente, in ciascuna fase del suo percorso diagnostico – terapeutico, come persona.
L’iniziativa di oggi, fortemente voluta da questa direzione, riflette un nuovo modo di intendere la sanità – prosegue Caruso – l’umanizzazione delle cure si colloca così in un contesto più ampio, perché si lega ad un processo di cambiamento culturale nel quale il paziente diviene il centro del sistema sanitario”.
Nato negli Stati Uniti nel 1989, Il progetto promosso dall’associazione “La Forza e il Sorriso”, che aderisce al programma nazionale “Look good feel better”, si propone di fornire alle pazienti sottoposte a terapia antitumorale un servizio gratuito di bellezza attraverso il quale riappropriarsi della propria femminilità.
In Italia dal 2006, grazie al patrocinio di Cosmetica Italiana, associazione nazionale che raccoglie le imprese cosmetiche presenti sul territorio nazionale, l’associazione presieduta da Pierangelo Cattaneo ha coinvolto nel progetto ben 42 enti tra aziende ospedaliere, associazioni ed onlus.
Pieno sostegno all’iniziativa arriva anche da Vincenzo Adamo direttore dell’Unità Operativa Complessa di Oncologia Medica: “Abbiamo intrapreso questo percorso circa due anni fa – ricorda l’oncologo – dandoci progettualità e finalità ben precise che hanno richiesto un grandissimo impegno professionale.
Così siamo stati in grado di avviare e potenziare un percorso diagnostico terapeutico in grado di garantire sia una migliore diagnosi della malattia oncologica sia migliori cure per i pazienti in terapia, grazie anche alla presenza ed alla piena collaborazione di un equipe di medici che ci ha consentito di differenziare la nostra offerta terapeutica.
Benessere fisico e psicologico non sono realtà disgiunte – sottolinea l’oncologo – è necessario per questo garantire la massima attenzione sia alle necessità dei pazienti sia a quelle dei loro familiari.
Grazie a diagnosi più tempestive e precoci ed all’ausilio di nuove tecniche chirurgiche e terapie oncologiche convenzionali e non – evidenzia Adamo- si è potuto registrare un significativo incremento della vita media nei pazienti affetti da patologie tumorali.
La prevenzione e la cura degli effetti secondari prodotti dalle terapie antitumorali – conclude il direttore dell’UOC – divine in quest’ottica fondamentale sia per il recupero delle funzioni lese sia per un miglioramento del benessere fisico sia infine per l’acquisizione di nuovi equilibri psicofisici”.
La presentazione del nuovo progetto, a supporto delle donne sottoposte a terapia antitumorale, è stata anche l’occasione per fornire qualche dato sulle attività ambulatoriali del centro oncologico: “Da agosto 2012 ad oggi – spiega Anna Santacaterina Responsabile UO di Radioterapia – gli accessi per visite ambulatoriali segnano un trend in crescita: da 73 a 213.
Nel primo semestre 2013 poi – prosegue l’oncologa – sono stati effettuati 206 ricoveri ordinari, 1713 visite ambulatoriali, 2326 accessi in regime DH e DS ed attivati 16 protocolli clinico – sperimentali attivi”.
La necessità di guardare il paziente con altri occhi, al di là della valutazioni cliniche, è stata ribadita dal Direttore sanitario Francesca Panarello: “L’individuo malato deve essere curato nella sua interezza, guardando al suo stato di malessere complessivo.
E’ questo lo scopo che quest’azienda si è prefisso e si prefigge ancora – prosegue la Panarello – un percorso congiunto tra operatore e paziente da intraprendere con dignità.
La scienza può fallire – conclude il Direttore sanitario del Papardo – il conforto di uno sguardo, di un sorriso e la sicurezza che questi possono trasmettere invece non possono mai venir meno”.
Visibilmente emozionato Pierangelo Cattaneo, presidente dell’associazione La forza e il sorriso: “Ritrovare il sorriso davanti allo specchio e dentro di sé è l’obiettivo che ci proponiamo di raggiungere.
Il laboratorio si rivolge a tutte quelle donne che, nonostante il momento difficile e delicato che stanno attraversando, non vogliono rinunciare alla propria essenza femminile ed alla propria autostima”.
Ad accompagnare le pazienti in questo percorso di recupero della propria individualità, uno staff di consulenti di bellezza volontari che, nel corso di apposite sedute, illustreranno tecniche e segreti di make up grazie ai quali poter tornare a valorizzare se stesse con pochi semplici gesti mirati.
Un' equipe alla quale, sempre nel corso delle sedute, si affiancherà uno psicoterapeuta.
Sono oltre 1300 i laboratori di bellezza attivati sino ad oggi in Italia ed oltre 6300 le donne coinvolte: “All’interno delle strutture ospedaliere aderenti, in un’atmosfera informale – spiega Cattaneo – gruppi di sei – otto donne tornano così a riappropriarsi di se stesse”.
Nel corso del laboratorio, totalmente gratuito, alle partecipanti verrà consegnata in omaggio una beauty bag ricca di prodotti di bellezza: “Un utile strumento grazie al quale – conclude Cattaneo – continuare a prendersi cura di sé nel proprio quotidinao in completa autonomia”.
(Emma De Maria)
E’ il pensiero più bello che sia mai stato fatto nei confronti di chi internamente soffre e, spesso, perde speranze, autostima e considerazione in se stessi.
Davvero complimenti, spero non sia “fuoco di paglia” ma che sia un ausilio operativo al 100% e non solo pubblicità mediatica come, purtroppo, accade molte volte (sarebbe squallido)!!!
Ancora complimenti di cuore.
Mi unisco ai complimenti .
Non voglio pensare negativo per cui dico : “GRAZIE”.
Un plauso a tutti quelli che si adoperano per la causa oncologica, un aiuto, anche psicologico a queste donne che devono affrontare cure pesanti con gravi effetti psicologici.