Nel 2019 il blitz su appalti e presunte mazzette, Cassazione cancella sentenza per Parialò e chiede nuovo processo
Messina – E’ da rifare il processo per Angelo Parialò, ex autista in servizio alla Procura di Messina coinvolto nell’indagine Ottavo Cerchio su una serie di appalti al Genio Civile tra Messina e Trapani.

La Corte di Cassazione, accogliendo il ricorso dell’avvocato Domenico Andrè (in foto), ha annullato la condanna a 4 anni e 2 mesi per Parialò, sospettato di aver passato informazioni a Marcello Tavilla, figura centrale dell’inchiesta.
Nuovo processo
Adesso la Corte d’Appello di Messina dovrà tornare a esaminare le accuse contro di lui, tenendo conto dei rilievi della Suprema Corte che riguardano proprio il suo effettivo coinvolgimento nei reati contestati.
L’ex autista di Procura
Parialò era stato rimesso in libertà circa tre mesi dopo il blitz, nel quale era finito per una serie di conversazioni intercettate con “l’architetto”, ovvero Tavilla, condannato in abbreviato a 7 anni di reclusione, che lo avrebbe contattato per un avere un aggancio con gli amministratori di condominio che nomina il Tribunale. Parialò lo avrebbe rassicurato sul fatto che non c’erano indagini sul suo conto – sostenne la Procura – e avrebbe invece ottenuto da Tavilla l’assunzione di un suo conoscente.
