I 41 ex lavoratori per un pomeriggio hanno lasciato il presidio di via Bonino per tornare a incontrare l'assessore alle attività produttive Linda Vancheri. Il pacchetto per riportare in Sicilia i marchi storici è pronto, subito sarà convocato il gruppo Heineken proprietario di Birra Messina.

Nuova trasferta palermitana per gli ex lavoratori Triscele che sono tornati all’Assessorato alle Attività Produttive per incontrare l’assessore Linda Vancheri e tornare a discutere del futuro di 41 famiglie e di quella Birra Messina che vogliono ricominciare a produrre. Per un pomeriggio hanno lasciato il presidio in via Bonino in cui da mesi trascorrono le giornate in attesa della svolta che li faccia tornare a sentirsi utili e lavoratori veri. Sono andati a Palermo insieme ai sindacalisti di Flai Cgil, Flai Cisl e Uila Uil, Giovanni Mastroeni, Calogero Cipriano e Antonio Valastro.

Il discorso con l’assessore Vancheri è ripreso esattamente dove si era interrotto lo scorso 15 gennaio, quando proprio la Vancheri aveva illustrato agli ex Triscele il cosiddetto “pacchetto salvaguardia marchi storici” un progetto che l’assessore aveva pensato per rilanciare numerose attività produttive attraverso il ritorno in Sicilia di marchi della tradizione che nel tempo erano emigrati verso altre zone d’Italia o d’Europa. Un progetto che sembrava calzare a pennello anche per la Birra Messina, marchio che ha fatto la storia della città, e per i suoi 41 ex lavoratori pronti a ricominciare a fare ciò che hanno fatto per tutta la vita: produrre birra. Nel frattempo però sono passati più di due mesi e gli ex Triscele, non avendo più ricevuto notizie, hanno temuto che anche Palermo si fosse dimenticata di loro. Pochi giorni fa è invece arrivata la nuova convocazione per quello che è stato definito l’avvio del tavolo anticrisi dedicato agli ex Triscele che dovrà portare, nelle intenzioni dell’assessore, ad un progetto industriale serio. Anche questo passaggio rientra nel pacchetto che riporterà in Sicilia i marchi storici, in questi giorni sono stati circa una ventina i tavoli di discussione avviati. L’assessore Vancheri ha assicurato che già da oggi l’assessorato convocherà in modo deciso il gruppo Heineken, proprietario del marchio Birra Messina. Grazie al pacchetto potrà offrire alla multinazionale olandese una serie di garanzie, incentivi e strumenti finanziari che dovrebbero rendere particolarmente appetibile e vantaggiosa l’ipotesi di riportare qui produzione e stabilimento. Linda Vancheri ha chiesto ai lavoratori un mese di tempo per contattare il gruppo Heineken e iniziare a trattare mettendo sul piatto ciò che la Sicilia può offrire. Loro nel frattempo continueranno ad aspettare come hanno fatto fino ad oggi, sotto quel gazebo in via Bonino che non hanno intenzione di abbandonare fino a quando i progetti non diventino fatti concreti. La Regione farà la sua parte, la palla poi passerà all’Heineken. All’incontro palermitano era stata convocata anche la famiglia Faranda che però non ha ritenuto opportuno presentarsi. “Ormai non ci stupisce più nulla –ha detto Giovanni Mastroeni della Flai Cgil- e tutto sommato non ci dispiace neanche più di tanto che i Faranda non si siano presentati. Quella è ormai un’esperienza chiusa che appartiene al passato e che per noi è finita con i licenziamenti. Adesso bisogna solo guardare avanti e sperare di centrare l’obiettivo che anche la Regione vuole farci raggiungere”. Anche per i lavoratori quello di oggi è stato un altro piccolo passo importante, loro però non hanno intenzione di farsi convincere solo dalle parole, aspettano i fatti. Consapevoli che il percorso potrebbe essere lungo e tutto in salita. (Francesca Stornante)