Cinque voti favorevoli, tutti del Pdl. L’Udc si riunirà prima della seduta per definire una linea comune. Presentati cinque emendamenti, quattro dei quali del Pd

L’ultimatum del commissario ad acta ha avuto il primo effetto: poco dopo l’ora di pranzo la commissione Bilancio ha esitato con voto favorevole il previsionale 2011. La delibera, dunque, verrà messa in discussione e probabilmente già in votazione nella seduta di domani (10.30) del consiglio comunale, con l’ovvio obiettivo di rispettare i tempi scanditi dal commissario, ossia entro il 6 ottobre. Alla riunione di oggi della commissione hanno partecipato il ragioniere generale Ferdinando Coglitore ed il dirigente al bilancio Giovanni Di Leo, oltre agli assessori Giuseppe Corvaja (Urbanistica) e Franco Mondello (Patrimonio). Il sì di oggi non inganni: domani in aula il dibattito sarà acceso ed il voto finale non è affatto scontato, per quanto è più probabile che alla fine il bilancio passi, forse con qualche emendamento (ne sono stati presentati, finora, cinque, quattro dei quali del Pd).

Oggi il parere favorevole è arrivato grazie ai cinque sì targati Pdl, in maggioranza rispetto all’unico no di Ivano Cantello (Sicilia Vera). Sono usciti dall’aula, invece, i consiglieri dell’opposizione, tra cui Nello Pergolizzi (Fli), a cui si è aggiunto il presidente della Commissione, Giuseppe Melazzo dell’Udc. Lui la sua contrarietà al bilancio l’ha resa nota da tempo. Resta da capire quale sarà la linea di partito dell’Udc stesso. Oggi si è tenuto un primo confronto interno cui hanno partecipato alcuni consiglieri e assessori ma non si è giunti ad un “dunque”. Probabile che un’ulteriore riunione si terrà tra stasera e domani mattina prima della seduta di consiglio. L’obiettivo, difficile, è trovare una via di mezzo tra le anime del partito. C’è chi spinge per bocciare il bilancio, eventualità che, contrariamente a quanto alcuni pensano, non comporterebbe lo scioglimento del consiglio comunale ma l’intervento diretto del commissario ad acta. Domani, o al massimo mercoledì, dall’aula l’ardua sentenza.