Conti in rosso del Comune e scadenze da rispettare

Conti in rosso del Comune e scadenze da rispettare

Conti in rosso del Comune e scadenze da rispettare

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venerdì 27 Luglio 2018 - 04:51

Luigi Beninati chiede al sindaco De Luca di verificare gli atti contabili , al fine di garantire una rappresentazione veritiera della situazione economico-finanziaria dell’ente

Labdem torna a puntare i riflettori sulla situazione finanziaria di Palazzo Zanca. E soprattutto sui ritardi in merito ad alcuni adempimenti obbligatori. Il Comune di Messina è ancora sprovvisto del consuntivo 2017 e del bilancio di previsione 2018. Il sindaco Cateno De Luca ha deciso di recepire e mandare al Collegio dei revisori dei conti il previsionale approvato dalla giunta Accorinti a pochi giorni dal voto ma prima di arrivare in Aula sarà necessario attendere il parere tecnico dell’organo di controllo.

Intanto, come spiega Luigi Beninati in una nota, “ci sono scadenze che andrebbero rispettate come quella che prevede entro il 31 luglio di ogni anno che l’organo consiliare provveda, con delibera, a dare atto del permanere degli equilibri generali di bilancio, o in caso negativo ad adottare contestualmente le misure necessarie a rispristinare il pareggio, ai sensi dell’art 193 del T.u.e.l.”

“Il mancato rispetto di tale adempimento negli anni precedenti – continua l’esponete di Labdem – ha fatto sì che la Corte dei conti definisse gli atti finanziari del Comune di Messina non veritieri e capaci di comprometterne la stabilità finanziaria. Sulla base di tale considerazione la stessa Corte ha inibito al Comune di effettuare spese non necessarie ed ha inviato gli atti alla propria procura di Palermo affinché si individuino eventuali responsabilità di danno erariale”.

Secondo Beninati “predisporre un nuovo bilancio di previsione, senza aver prima ottemperato alle prescrizioni gia’ impartite dalla corte dei conti -da ultimo con delibera n. 232/17 del 28/12/2017-, comporterebbe il reiterarsi delle illegittimità già stigmatizzate dalla magistratura contabile. Ciò in un periodo in cui il comune di Catania e’ stato dichiarato “dissestato”, mentre per quello di Messina si attendono le decisioni e le eventuali soluzioni che rapidamente dovranno essere adottate per l’esecuzione legittima degli atti finanziari di competenza”.

“Comprendiamo – prosegue Beninati – che la nuova amministrazione possa trovarsi in difficoltà, data anche la generale tendenza della macchina burocratica a non contraddire i propri precedenti comportamenti. Perché allora, il sindaco che ha tenuto per sé anche la delega al bilancio, non chiede alla stessa corte (art. 8 comma 7 legge 131/2003 e succ. modificazioni) un apposito parere per sciogliere i dubbi e le criticità lasciatele in eredit° dalle precedenti amministrazioni?”

“Inoltre, nelle more dei pronunciamenti della magistratura contabile, anche per evitare inerzia, sarebbe opportuno – conclude l’esponente di Labdem – che la nuova amministrazione, con professionalità diverse dalla struttura burocratica interna, iniziasse a verificare gli atti contabili (residui, debiti fuori bilancio, cassa e ripartizione destinazione fondi, partite di giro ecc) al fine di garantire una rappresentazione veritiera della situazione economico-finanziaria dell’ente”.

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