Da palazzo Zanca provano a sminuire la portata della decisione di Mantineo, che invece rappresenta uno spartiacque importante ed apre ufficialmente la crisi all’interno della giunta, alle prese con uno scossone che fino a ieri nessuno poteva immaginare

La giunta Accorinti perde un altro pezzo. L’assessore ai servizi sociali , Nino Mantineo, ha formalmente rassegnato le proprie dimissioni nel corso della lunghissima riunione convocata d’urgenza dopo la lettera fuoco e fiamme recapitata al sindaco Renato Accorinti e agli ormai ex colleghi di giunta (vedi qui). La conferma arriva tramite un comunicato diramato dall’Uffcio di Gabinetto del primo cittadino.

« L’assessore Mantineo – si legge testualmente – ha rimesso il proprio mandato nelle mani del Sindaco, confermando comunque la piena fiducia e condivisione del percorso politico dell’amministrazione e ribadendo il suo impegno a sostegno del progetto di cambiamento della città».

Da palazzo Zanca provano a sminuire la portata della decisione di Mantineo, come se questa non fosse destinata a provocare conseguenze, e invece rappresenta uno spartiacque importante ed apre ufficialmente la crisi all’interno della giunta, alle prese con uno scossone che fino a ieri nessuno poteva immaginare.

All’inzio del mandato elettorale di Accorinti, Mantineo era considerato uomo chiave, tra gli adepti della “Piccola Comunità Nuovi Orizzonti” e tra i componenti di quel “cerchio magico” che insieme al primo cittadino assume le decisioni più importanti della vita politico-amministrativa della città. Non a caso era stato messo alla guida del settore considerato più strategico dall’esecutivo , vale a dire il settore dei servizi sociali. Da qui doveva, infatti, partire la rivoluzione promessa in campagna elettorale, per andare incontro agli ultimi e alle fasce più svantaggiate della società . Mantineo era riuscito a portarsi dentro anche una lunga schiera di professionisti del Cesv (di cui era stato direttore fino all’incarico assessoriale) , facendoli diventare i suoi più stretti collaboratori. Ma i risulati promessi non sono arrivati, anzi nel settore dei servizi sociali sono stati inanellati una serie di insuccessi clamorosi e di perdite di finanziamenti, ad esempio quelli per gli asili nido. Sotto la gestione Mantineo, l’accoglienza dei migranti minori , che spetta al Comune, è stata alla base della guerra istituzionale con la Prefettura, per la scarsa collaborazione dell’ente; non si è riusciti a sbloccare l’impasse sui cantieri di servizio; e in ultimo si sta sempre più concretizzando il rischio di perdere i fondi Pac, come ha ammesso Mantineo nella lettera consegnata a sindaco ed assessori e come ha confermato nella lunga riunione al Comune. Dopo ben due anni l'unico "traguardo" raggiunto è stata la convocazione degli Stati generali per decidere come strutturare i servizi sociali , al fine di dare quel nuovo impluso che tutti attendevano dalla giunta Accorinti.

A proposito deifondi Pac, il sindaco Accorinti fa sapere che «ogni sforzo andrà intanto rivolto ad evitare che i fondi possano essere persi, sforzo che si è ritenuto prioritario rispetto a qualsiasi altra decisione».

Linedì 17 si terrà una riunione operativa , alla quale saranno presenti anche il sindaco e il Segretario Generale, oltre a tutti i dirigenti e funzionari interessati.

Per quanto riguarda le dimissioni di Mantineo , Accorinti prende tempo: «Il Sindaco – si legge nel comunicato – si è riservato ogni ulteriore valutazione».

Qualsiasi sarà la scelta finale, lo strappo c’è stato ed è innegabile. Nulla sarà più come prima per l’esecutivo di Palazzo Zanca, sempre così attento a non mostare all’esterno cedimenti.

Danila La Torre