Le partecipate frenano il consuntivo 2015: l'aula vuole prima i bilanci delle società "figlie"

Le partecipate frenano il consuntivo 2015: l’aula vuole prima i bilanci delle società “figlie”

Francesca Stornante

Le partecipate frenano il consuntivo 2015: l’aula vuole prima i bilanci delle società “figlie”

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martedì 04 Ottobre 2016 - 15:00

Nel giorno in cui il bilancio consuntivo 2015 è approdato in consiglio comunale la discussione si è arenata sulla mancata approvazione dei bilanci di tutte le società partecipate del Comune: riflettori soprattutto su Amam, Messinambiente e Ato3. Per l'Atm tocca al consiglio. Accorinti ha convocato le assemblee dei soci per giovedì sera, consuntivo rinviato a venerdì.

Le partecipate bloccano il consuntivo 2015 di Palazzo Zanca. Nel giorno in cui il bilancio comunale è approdato in aula sono scoppiate le polemiche sulla mancanza dei bilanci delle società figlie di Palazzo Zanca. Da Messinambiente ad Atm, passando per Amam, Ato3 e poi tutto l’universo delle partecipate minori, nessuna di queste ha i bilanci approvati e del resto non è certo una novità perché si tratta di una delle criticità che si trascinano da anni e che anche la Corte dei Conti ha più volte stigmatizzato. Anche i Revisori dei Conti Federico Basile e Giuseppe Zingales, nel parere sul consuntivo, avevano sollevato le solite note dolenti, scrivendo che «il rapporto con le società partecipate continua ad essere la causa di gravi criticità, con pesanti ripercussioni sugli equilibri economico-finanziari dell'Ente. Riteniamo di dover stigmatizzare i gravi ritardi nell'approvazione dei bilanci consuntivi delle società partecipate, criticità che non consente di monitorare e pianificare con puntualità i servizi svolti dalle medesime società».

Dunque oggi niente voto per il rendiconto di gestione 2015, l’aula vuole prima garanzie sulle partecipate. Nella lunga seduta di oggi non c’è neanche stato spazio per scendere nei dettagli del corposo documento finanziario targato Eller, la discussione si è arenata sul nodo partecipate sollevato dal capogruppo di “Felice per Messina” Peppuccio Santalco.

«In occasione dei lavori in commissione sono state poste all’amministrazione e al segretario generale alcune questioni che ritengo dirimenti per poter consentire a questo consiglio di approvare il documento contabile. La prima questione posta era quella relativa alle partecipate. Ci potete esibire i verbali di Messinambiente, Amam e Atm che attestano che le società hanno approvato i bilanci 2015?». Una richiesta che il consigliere ricorda di aver fatto dieci giorni fa, dando quindi all’amministrazione ha avuto tutto il tempo per convocare le assemblee.

Una richiesta che ha creato scompiglio ma che ha trovato l’appoggio dell’assessore al Bilancio Eller, oggi lasciato solo in aula, nonostante l’appuntamento importante con il bilancio, raggiunto solo a fine seduta dal sindaco Accorinti, chiamato in aula per trovare la soluzione per uscire dal labirinto partecipate. Eller ha fatto il punto del mondo delle società comunali: «L’Atm ha il bilancio approvato e coadiuvato dal parere dei revisori, aspetta approvazione del consiglio. Ato3, bilancio sottoposto all’assemblea dei soci, non ancora approvato. In Amam la proposta è stata approvata dal Cda ed è in attesa del parere del collegio sindacale. Bilancio di Messinambiente approvato dal liquidatore, munito del parere del collegio sindacale, si attende parere società di revisione. Nettuno spa non approvato. Innovabic approvato e in attesa di essere sottoposto all’assemblea dei soci. Il Tirone non pervenuto. Polisportiva, il liquidatore a settembre ha presentato dimissioni, bilancio non pervenuto. Feluca non approvato».

Da questo quadro l’assessore al bilancio ha dato ragione al consigliere Santalco: «Sono abituato a standard che evidentemente non sono questi. Se fossimo stati in una condizione normale, al 30 aprile 2016 questi bilanci non potevano esserci. Mi sono speso per andare avanti, stiamo facendo un percorso di miglioramento per rimettere in linea le cose affinchè ci sia trasparenza. Ho scritto a tutte le società partecipate e le ho, con il sorriso, minacciate. Da ottobre inizierò a girare per capire i bilanci e ciò che genera i valori, alcune perdite le abbiamo già dovute inserire nel previsionale 2016. Giusto rilevare ciò che manca ma ricordiamoci cosa mancava anche prima e valutiamo ciò che c’è».

Risposta che però non ha convinto Santalco che ha vincolato la presenza e il voto del gruppo alla garanzia, da parte dell’amministrazione, dei verbali di approvazione dei bilanci delle partecipate. Una posizione sposata da diversi colleghi, dall’esponente di Fratelli d’Italia Elvira Amata: «Si tratta di una richiesta legittima e di un passaggio importante, non capisco perché né gli uffici né la parte politica si sia attivata per tempo». Dal capogruppo di Forza Italia Pippo Trischitta ancora una volta un’apertura di credito nei confronti di un atto finanziario dell’amministrazione: «Questo è un bilancio fotocopia del preventivo approvato ad aprile ma con alcuni aspetti migliorativi, per cui non ho motivo di non approvarlo». Critica invece la capogruppo di Cambiamo Messina dal Basso Lucy Fenech: «Mi preoccupa la confusione che viene fatta spesso in quest’aula. Mi sembra un po’ da show sollevare la questione dell’approvazione dei bilanci delle partecipate. Se un atto è illegittimo non dovrebbe stare in quest’aula. Anche a noi interessa approfondire le criticità rilevate dai revisori in quest’atto ma approfondendo i dati del documento».

Dura anche la capogruppo Ncd Daniela Faranda: «Siamo di fronte ad un’amministrazione incapace a incidere sui vertici delle partecipate. Non posso accettare che si dica che per decenni i bilanci delle partecipate non ci sono state perché questa è l’amministrazione della trasparenza».

Ci sono stati poi consiglieri che hanno ribadito il no secco alla linea che continua a seguire l’amministrazione, come il capogruppo dei Dr Nino Carreri o Pippo De Leo del Gruppo Misto che preferirebbero votare per andare tutti a casa, prima sindaco e giunta e poi tutto il consiglio.

Insomma, una bagarre che ha costretto la presidente a chiedere l’intervento del sindaco Accorinti in aula per vagliare la possibilità di rinviare la discussione per convocare in tempi brevissimi le assemblee dei soci e produrre i verbali di approvazione dei bilanci delle partecipate prima del voto sul consuntivo. Giunto in aula Accorinti ha ribadito le intenzioni dell’amministrazione: «Non nascondiamo niente, stiamo cercando di fare uno sforzo insieme a tutti voi. E’ ancora una volta un’opportunità per quelli che verranno dopo». E così, incalzato dalle richieste dell’aula, avallate anche dal Ragioniere generale e sposate da Eller, Accorinti ha contattato tutti i vertici delle partecipate e ha fissato le assemble dei soci per giovedì sera. «Ci impegniamo a fare questo passaggio con Amam, Messinambiente e Ato3 per dare al consiglio la possibilità di votare con maggiore serenità» ha detto il primo cittadino. E così la seduta è stata aggiornata a venerdì mattina alle 11. Ricordando che pesa l’ultimatum dato dal commissario ad acta.

Francesca Stornante

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