"La stabilizzazione a 11 ore affama i precari". Sindacati in guerra

“La stabilizzazione a 11 ore affama i precari”. Sindacati in guerra

Francesca Stornante

“La stabilizzazione a 11 ore affama i precari”. Sindacati in guerra

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giovedì 17 Novembre 2016 - 15:09

Nulla di fatto e nessuna buona notizia dal tavolo di concertazione sulla stabilizzazione dei precari comunali. I sindacati hanno abbandonato la riunione, dito puntato con io Segretario generale

La battaglia continua. Da un lato il segretario/direttore generale di Palazzo Zanca Antonio Le Donne, dall'altro i sindacati. Nel mezzo restano i precari ventennali del Comune. C'è chi vuole portare i loro contratti a 11 ore settimanali, che significherebbero stabilizzazione ma ad un prezzo troppo alto. C'è chi lotta per avere almeno le 18 ore settimanali che quantomeno darebbero respiro alle tasche dei lavoratori e aiuterebbero a garantire i servizi che ogni giorno questo esercito di precari garantisce. Una vertenza che non riesce a trovare punto di incontro e per questo oggi, durante l'ennesimo tavolo di concertazione convocato dall'assessore Eller, le organizzazioni sindacali Fp Cgil, Uil Fpl, Diccap e Silpol hanno deciso di abbandonare la riunione a cui erano presenti anche il Segretario Le Donne, i dirigenti Bruno, Di Leo, Canale e il Ragioniere Generale Cama.

I sindacati spiegano che nonostante la maggioranza delle sigle avesse proposto una stabilizzazione a 18 ore settimanali contro quella ideata dal Segretario Le Donne a 11 ore settimanali. "Quest'ultimo, con l’assenso di CISL FP e del CSA, ha preferito arroccarsi nella sua posizione. Ma la cosa più grave è che il Segretario non ha tenuto conto dell’apertura espressa dall’Assessore Eller alla proposta dei sindacati, basata, tra l’altro, su quanto previsto dalla normativa regionale che permette l’utilizzo di tutte le risorse assunzionali maturate (vedi art.27 legge regionale n. 3) per recuperare almeno una parte dei finanziamenti regionali".

Per Clara Crocè, Segretario Generale della FPCGIL, Fabrizio Nicosia, Responsabile provinciale UIL FPL, Emilio Di Stefano, Segretario Aziendale UILFPL, Nicola Aloi, Segretario provinciale Diccap, Giuseppe Gemellaro, Segretario provinciale SILPOL e la RSU Paolo De Domenico Grazia Saporoso e Antonino Ursino, l’Amministrazione mira al risparmio di spesa “affamando” il personale precario con la scusa di un’inaccettabile modalità di stabilizzazione.

"E’ evidente che per questo motivo abbiamo proclamato lo stato di agitazione e chiesto alla Prefettura l’attivazione delle procedure per il raffreddamento del conflitto al fine di evitare lo sciopero di tutto il personale precario, compreso quello stabilizzato e “affamato” con le 16 ore settimanali".

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