S. Teresa. Ben tornato al Sud capitan Rania: "Qui avevo lasciato il cuore"

S. Teresa. Ben tornato al Sud capitan Rania: “Qui avevo lasciato il cuore”

Carmelo Caspanello

S. Teresa. Ben tornato al Sud capitan Rania: “Qui avevo lasciato il cuore”

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giovedì 26 Ottobre 2017 - 17:24

La schiacciatrice di Riva del Garda protagonista della promozione in A2 lo scorso anno è tornata per abbracciare il progetto dell'Amando Volley

S. TERESA DI RIVA. “L’avevo detto che sarebbe stato un arrivederci e non un addio. Quando il cuore ti porta da una parte, c’è poco da fare”. Capitan Rania lo ripete come un mantra. Questione di cuore. Punto. Se n’era andata in punta di piedi la scorsa primavera con una lettera aperta strappalacrime, dopo aver conquistato la serie A 2, traguardo storico per S. Teresa. Valentina è entrata nel cuore degli appassionati. Il suo stile, il suo sorriso, l'eleganza in campo e fuori, l’abbraccio alle compagne sempre e comunque: quando si fa punto e quando si sbaglia. Il suo ritorno appariva impossibile. Sembrava certo un riavvicinamento alla sua Riva del Garda, in Trentino, magari in una formazione del centro-nord. Invece è tornata nel profondo Sud. Lo ha fatto ripartendo da una serie inferiore, abbracciando il progetto dell'Amando Volley, una squadra nata in appena un paio di mesi, che ha già conquistato due vittorie nelle prime due gare del campionato di B2. E sabato alle 17,30 tornerà in campo per affrontare al Palabucalo il Grotte di Castellana Bari.

Un ritorno al Sud non annunciato, Valentina…

“Sono tornata per tutto quello che c’è qui a S. Teresa. Le emozioni che ho provato lo scorso anno con la promozione in A2, il gruppo che si è formato con le mie compagne, l’ambiente, i tifosi, tutti voi, non credo di riviverlo più. Sono tornata per questo motivo”.

Sei scesa anche di categoria, in B2, tu che hai fatto la Champions con Busto Arsizio…

“Non si tratta di categoria, davvero. Poteva anche essere una serie C. Sono tornata qui perché avevano bisogno, sto bene, le persone sono stupende, questa squadra è straordinaria e a farti sentire in serie A ci pensano i tifosi. Davvero da categoria superiore, loro sì”.

Contro il Castelvetrano al ritorno al Palabucalo, c’eravate in campo 6 giocatrici su 7 di quelle che avete conquistato lo scorso anno la A2 (Tu, Pietrangeli, Cassone, Caruso, Escher e Bertiglia. Dove può arrivare questa squadra?

“Ricordo ancora la prima intervista che mi hai fatto lo scorso anno quando per la verità le cose non stavano andando benissimo. Ma avevo capito che si era formato un gruppo innanzitutto. Un gruppo anche valido tecnicamente. E’ ciò che ha fatto la differenza e mi sentii di risponderti di darci del tempo e che i risultati sarebbero arrivati. I risultati migliori si ottengono sempre con il gruppo. Noi siamo un gran gruppo, rodato, quasi tutte protagoniste della scorsa stagione. Non voglio sbilanciarmi perché non conosco bene questo campionato di B2. Comunque noi siamo partiti un po’ in ritardo rispetto alle altre squadre, io e Federica Pietrangeli siamo arrivate dopo rispetto alle compagne… Non possiamo che crescere”.

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