I lavoratori di Messinambiente sono rimasti in autoparco in attesa di notizie sugli stipendi, l'Ato stanzierà subito delle somme per rifornire i mezzi rimasti a secco. Stasera dovrebbe riprendere la raccolta rifiuti ma si riuscirà solo a garantire i servizi essenziali.

Anche oggi la raccolta si è fermata, anche oggi i mezzi non sono potuti uscire perché i serbatoi sono a secco, anche oggi i lavoratori sono rimasti in autoparco. La crisi senza fine di Messinambiente è ormai in un vicolo cieco. Passano i giorni ma trovare soluzioni sembra sempre più complicato. I 534 dipendenti aspettano notizie sul rifornimento del gasolio e sul pagamento degli stipendi per tornare a ripulire la città dai rifiuti. Insieme a loro i segretari di categoria di Cgil, Cisl e Uil Clara Crocè, Enzo Testa e Silvio Lasagni che lanciano l’ennesimo grido d’allarme. I lavoratori sono preoccupati per la drammatica situazione in cui versa l’azienda che allo stato attuale non è in grado di garantire servizi e stipendi. Il dramma occupazionale sfocia in dramma sociale perché molti di questi lavoratori non sanno più come dar da mangiare alle proprie famiglie, le finanziarie minacciano il recupero forzato dei crediti, si sentono calpestati nella dignità. Il commissario Armando Di Maria questa mattina è tornato a palazzo Zanca per incontrare Croce, forse qualcosa si sta muovendo per sbloccare la situazione. Intanto l’ato ha trovato delle somme che verserà subito nelle casse di Messinambiente e che serviranno per rifornire una parte dei mezzi. Già stasera la raccolta dovrebbe ripartire ma si riuscirà a garantire solo i servizi indispensabili. La spazzatura però inizia ad accumularsi per le strade, si registrano già delle situazioni critiche e fino a domenica potrebbero esserci seri problemi. Soprattutto perché domenica resterà chiusa la discarica di Mazzarrà e dunque non sarà possibile scaricare i rifiuti. (Francesca Stornante)