Blocco mezzi pubblici: la protesta andrà avanti almeno sino a lunedì

Blocco mezzi pubblici: la protesta andrà avanti almeno sino a lunedì

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sabato 17 Settembre 2011 - 08:02

I lavoratori chiedono di posticipare la messa in liquidazione dopo la creazione di una società per azioni in cui essere trasferiti. Capone: «La delibera non si tocca»

Fanno sul serio i lavoratori dell’Atm, che giovedì notte hanno deciso di incrociare le braccia, paralizzando il servizio di trasporto pubblico, in attesa di risposte concrete sul loro futuro da parte dell’amministrazione comunale. Sulla loro testa pende minacciosa la tegola della messa in liquidazione dell’azienda di trasporto pubblico, unica soluzione sin qui individuata dal Comune per porre fine alla crisi ultradecennale dell’azienda di via La Farina. Lunedì pomeriggio, la delibera sulla messa in liquidazione, che rientra in un piano generale sulla mobilità urbana, arriverà in Consiglio comunale con il placet della giunta Buzzanca – che l’ha approvata mesi or sono – , ma tra i tanti dubbi dei sindacati, di qualche consigliere comunale e soprattutto dei quasi 700 dipendenti dell’Atm. I quali hanno deciso di non stare a guardare, attendendo che altri decidano sul loro destino, ma di manifestare il loro malcontento lasciando in deposito autobus e tram, fermi dal primo turno notturno di giovedì 15 settembre. Un protesta forte, che sta ovviamente causando innumerevoli disagi ai cittadini/utenti, sino a ieri mattina ignari dello sciopero, e che proseguirà almeno sino a lunedì. Così è stato, infatti, deciso durante l’assemblea che si è tenuta ieri pomeriggio nella sede dell’Atm: lavoratori e sindacati chiedono all’amministrazione comunale di rivedere il piano di mobilità posticipando la messa il liquidazione dopo la creazione di una società per azioni, in cui i trasferire i dipendenti dell’Atm , per i quali altrimenti – secondo quanto sostengono i sindacati – non ci sarebbe alcuna garanzia occupazionale. Ma su questo punto l’assessore alla mobilità Melino Capone, raggiunto telefonicamente, non lascia intravedere possibilità di dialogo: «La delibera non si tocca e lunedì sarà discussa e votata dall’aula. Abbiamo spiegato in ogni modo – continua Capone- che il personale sarà garantito e che non andrà perso neanche un posto di lavoro». Rassicurazioni che, ad oggi, non sono bastate a placare le proteste dei lavoratori, peraltro a secco di stipendi da tre mesi.
Il braccio di ferro tra amministrazione e dipendenti Atm è destinato a continuare anche nei prossimi giorni: a pagare, come sempre, sono gli utenti del servizio pubblico, lasciati letteralmente a piedi. (Danila La Torre)

2 commenti

  1. nessuno sta notando la differenza

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  2. finalmente fanno sul serio.Ma ai forconi quando darete mano???

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