Il consigliere comunale scrive al sindaco Basile e al vice Mondello
MESSINA – “Fra le opere pubbliche della nostra città che può essere catalogata nell’elenco passato delle “incompiute” vi è il parcheggio di via Sciva, i cui lavori di realizzazione iniziarono intorno all’anno 2000, ma che quasi subito, dopo un incidente mortale che purtroppo coinvolse una persona anziana, si fermarono per poi non riprendere più”.
Lo dice il consigliere comunale Libero Gioveni, che scrive al sindaco Federico Basile e all’assessore Salvatore Mondello.
“Adesso il cantiere (se così si può ancora chiamare) è rappresentato da un’area avvolta nell’assoluto degrado e abbandono con un’autentica boscaglia che la copre totalmente. Eppure i residenti di via Sciva e dintorni devono fare tutti i giorni i conti con l’assoluta mancanza di parcheggi (vi è nelle vicinanze solo quello di via Noviziato che non è in condizioni ottimali) in una zona che negli anni si è espansa urbanisticamente e che per le normative in materia urbanistica dell’epoca non vi era l’obbligo di realizzare costruzioni con annessi i posti auto. Oggi, molti di questi residenti si chiedono i motivi per i quali, dopo il primo ed ovvio periodo di fermo dei lavori a motivo di quanto tragicamente accaduto, nessuna Amministrazione abbia poi pensato concretamente di recuperare la struttura che, appunto, per la zona si rivelerebbe un toccasana”.
Gioveni chiede:
- i motivi (se ve ne siano) che ancora ostano alla ripresa dei lavori (e quindi al recupero) del parcheggio di via Sciva;
- se sia nelle intenzioni dell’Amministrazione avviare, qualora non si sia ancora provveduto, l’iter progettuale per la ripresa del cantiere;
- se vi siano in caso fondi disponibili (e attraverso quali canali di finanziamento proverrebbero) per poter proseguire ed eseguire nuovamente l’iter tecnico per il completamento del parcheggio.
