Il futuro dei rifiuti messinesi: nuova società, costi, contratto di servizio e qualche dubbio

Il futuro dei rifiuti messinesi: nuova società, costi, contratto di servizio e qualche dubbio

Francesca Stornante

Il futuro dei rifiuti messinesi: nuova società, costi, contratto di servizio e qualche dubbio

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giovedì 25 Giugno 2015 - 22:54

La giunta Accorinti nei giorni scorsi ha dato vita ad un corposo provvedimento che traccia la strada da seguire per applicare il piano Aro e chiudere i contro con Messinambiente e Ato3. Da nessuna parte però si scrive che l'Amam raccoglierà il testimone anzi si parla di nuova società, come ha anche rilevato il consigliere Santalco. Lente d'ingrandimento sulla delibera.

Si parte dal Piano Aro che adesso è lo strumento che detta le regole della gestione rifiuti in città. Esitato dalla giunta Accorinti lo scorso novembre, approvato dalla Regione il 7 maggio scorso e adesso inserito dall’amministrazione in un provvedimento che indica la strada del prossimo affidamento del servizio rifiuti. In attesa del sistema Srr che sostituirà l’assetto Ato, Messina si è organizzata dotandosi del piano Aro che definisce cosa accadrà nei prossimi 4 anni. La formula scelta è quella del “in house providing”, cioè quella secondo cui una pubblica amministrazione per gestire un servizio si avvale di una società esterna (ossia, soggettivamente separata) che però presenti caratteristiche tali da poter essere qualificata come una “derivazione” o una longa manus dell’ente stesso: da qui, l’espressione “in-house” che richiama, appunto, una gestione in qualche modo riconducibile allo stesso ente affidante o a sue articolazioni. Il piano di intervento fissa anche i costi dei servizi previsti e la prima cosa che balza all’occhio è che la giunta mette nero su bianco che «fino alla realizzazione e attivazione della nuova discarica di Pace i costi di smaltimento dei rifiuti incideranno ancora significativamente sul totale dei costi degli stessi servizi». Quindi si parte già da un presupposto che oggi più che mai appare come un controsenso, alla luce del parere del Ministero all’Ambiente che si è espresso categoricamente sull’impossibilità di realizzare una discarica, così come la chiama l’amministrazione nel suo provvedimento, a Pace. Da questo impianto, stando alla delibera di giunta, dipenderebbe l’abbassamento dei costi dei rifiuti messinesi, ma considerato che non si sa più come si evolverà la situazione è evidente che uno dei pilastri su cui si poggia l’imponente operazione si è già sbriciolato.

Un altro punto che si mette subito in chiaro e che invece farà tirare un sospiro di sollievo alle centinaia di lavoratori impiegati tra Messinambiente e Ato3 è la totale salvaguardia dei livelli occupazionali. Si legge infatti che «il personale in forza alla data odierna alle Società partecipate dal Comune, costituito complessivamente di 579 unità, di cui 526 presso Messinambiente S.p.A. e 53 presso Ato3, transiterà nella totalità dell'organico nella Società affidataria». La pianificazione che l’amministrazione vuole dare al settore di igiene ambientale si potrà però dire realmente avviata quando si chiuderà la partita della fornitura di mezzi e attrezzature del progetto di raccolta porta a porta e verranno definite le procedure relative alla costituzione della nuova società cui affidare la gestione dei servizi. Nella stessa delibera si stabilisce anche tutti gli atti dovranno passare prima dal Consiglio comunale che dovrà prima di tutto esprimersi «sull’affidamento in house providing a una nuova società che aggreghi i servizi di Amam, Messinambiente a Ato3». La domanda dunque sorge spontanea: perchè parlare di costituzione di nuova società quando a Palazzo Zanca ormai da mesi la stessa amministrazione dà come certezza assoluta il trasferimento di lavoratori e servizi all’Amam?

Si scopre anhe la previsione del costo dei rifiuti, che trovano copertura finanziaria dalla Tari, nei prossimi anni: 41.622.863,66 euro per il 2015 e la progressiva riduzione degli stessi costi totali a 39.008.762,53 euro per l'anno 2016, 35.316.962,35 euro per il 2017, 36.287.971,11 per il 2018 e 37.030.175,07 euro per l'anno 2019.

Tutto questo sarà regolato da un nuovissimo contratto di servizio che la giunta inserisce in questo provvedimento e che sarà siglato con la società che avrà i rifiuti in gestione. Un contratto che avrà durata di 15 anni e che per la prima volta stabilisce nel dettaglio tutti i servizi che il gestore dovrà garantire.

Al Consiglio comunale toccherà anche esprimersi sul fatto che alla “costituenda società”, così continua a chiamarla la delibera, andranno anche gli altri servizi di gestione integrata dei rifiuti ed in particolare, quelli connessi alla gestione della “costruenda discarica di smaltimento e trattamento in Contrada Pace, quelli di gestione dei centri di valorizzazione e pressatura dei rifiuti secchi provenienti dalla raccolta diffcrenziata sempre a Pace, di trattamento della frazione umida previsto a Mili. Quindi gestione di tutti gli impianti, anche di quelli che non si sa se mai sorgeranno, ma anche gestione post-mortem delle discariche dismesse. In pratica tutto ciò che ad oggi fanno Messinambiente e Ato3.

La procedura sembra chiarissima ma serviranno atti su cui si dovrà esprimere il Consiglio comunale. Dovrebbe avvenire tutto entro il 30 giugno perchè sono in scadenza le ultime proroghe per Messinambiente e Ato3, ma si punta già ad allungare di almeno altri tre mesi la vita delle due participate. Resta però il fatto che mai in questo provvedimento si cita l’Amam come soluzione finale. Si scrive “costituenda società”, “nuova società”, si legge Amam perchè tutti ormai sanno che la strada è questa. Un dettaglio che però non è sfuggito al consigliere Pd Giuseppe Santalco che ha volute approfondire tutti gli aspetti amministrativi di questa corposa delibera che non solo traccia il percorso per la nuova gestione del servizio di igiene ambientale, ma che chiama in causa più il volte il Consiglio comunale. Secondo Santalco la nuova costuituenda società non può essere l’Amam che è pienamente operativa e per svolgere, eventualmente, anche i servizi connessi al settore dei rifiuti deve adeguare il proprio Statuto, fatto questo che ad oggi è del tutto non noto al Consiglio Comunale che è stato chiamato a deliberare solo per l’adeguamento al controllo organico dello statuto Amam.

«Cosa avverrà il 30 giugno 2015? Forse solo il “Mago Merlino” riesce a capire il percorso tortuoso che intende percorrere l’Amministrazione. Si vuole far confluire personale e gestione all’Amam o ad una costituenda nuova società?» si chiede Santalco che chiede all’assessore di cercare urgentemente di ottenere dalla Regione o dal Ministero una proroga del servizio di raccolta per Messinambiente per almeno 4 mesi. Iter che in realtà l’assessore Ialacqua sta già seguendo da qualche settimana, almeno queste le rassicurazioni che arrivano dall’esponente della giunta. Per il consigliere però si dovrebbe davvero lavorare per costituire una nuova società mista o interamente pubblica che dovrà gestire il servizio dal gennaio 2016. «E’ impensabile che l’Amam, con i problemi gestionali che ha, con debiti latenti, con carenza di liquidità, con carenza di personale direttivo, con un Consiglio di Amministrazione fantasma e privo di alcuna esperienza, possa farsi carico da subito di gestire i servizi di tutela ambientale. Al personale di Messinambiente bisogna dare certezze solo costituendo una nuova società e non farli rischiare di trovarsi in un nuovo carrozzone quale potrebbe diventare l’Amam».

Santalco stigmatizza anche il più ampio progetto della Multiservizi, spiega che il Consiglio Comunale sconosce in dettaglio il percorso dell’Amministrazione e non sa nulla dei risultati di questa fantomatica Commissione che deve lavorare alla Multiservizi.

«Quindi dico alla città: ad oggi 25 giugno il Consiglio Comunale sconosce l’ effettiva volontà dell’Amministrazione e nessun documento è stato inviato in Commissione; solo doti taumaturgiche possono prevedere cosa si dovrà approvare entro il 30 giugno». Al Sindaco invece chiede della Srr, ma proprio ieri a Palazzo Zanca si è tenuto un incontro tra i comunti che faranno parte di questo nuovo grande soggetto, incontro che ha portato all’approvazione del Piano d’Ambito, strumento che definisce le modalità di gestione del ciclo rifiuti all’interno dei 47 comuni che compongono la Srr Area Metropolitana di Messina.

Francesca Stornante

8 commenti

  1. Per la nostra Francesca STORNANTE la previsione del costo dei rifiuti,che trovano copertura finanziaria dalla Tari,per il 2015 è €41.622.863,immagino ricavata dal piano finanziario,per il ragioniere CAMA le somme quantificate per il 2015 non soggette ad esecuzione forzata relative ai servizio RIFIUTI sono per il 1°semestre €21.431.442,per il 2°semestre €21.569.703,in totale €43.001.145. Cara FRANCESCA un piccolo mistero da chiarire. La cura di Alessio CIACCI non da risultati tangibili nello SPAZZAMENTO MANUALE E poco ma molto poco MECCANIZZATO. I CENTO operatori ecologici continuano imperterriti ad accarezzare la strada invece di ramazzarla. Nel 2014 il costo totale fu €8.889.924, quello degli operatori €6.568.956 buttati nel cassonetto.

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  2. Per la nostra Francesca STORNANTE la previsione del costo dei rifiuti,che trovano copertura finanziaria dalla Tari,per il 2015 è €41.622.863,immagino ricavata dal piano finanziario,per il ragioniere CAMA le somme quantificate per il 2015 non soggette ad esecuzione forzata relative ai servizio RIFIUTI sono per il 1°semestre €21.431.442,per il 2°semestre €21.569.703,in totale €43.001.145. Cara FRANCESCA un piccolo mistero da chiarire. La cura di Alessio CIACCI non da risultati tangibili nello SPAZZAMENTO MANUALE E poco ma molto poco MECCANIZZATO. I CENTO operatori ecologici continuano imperterriti ad accarezzare la strada invece di ramazzarla. Nel 2014 il costo totale fu €8.889.924, quello degli operatori €6.568.956 buttati nel cassonetto.

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  3. Si pensava che le passate ammistrazioni, vedi Genovese e per ultimo Buzzanca fossero le peggiori amministrazioni che una città potesse avere e che di peggio non potesse esserci. NIENTE DI PIU’ ERRATO. L’attuale amministrazione è la peggiore di tutti i tempi ed ha toccato il fondo sia per il sindaco che per gli assessori per non parlare del vicesindaco che fa e disfa ciò che vuole e mette ai posti chiave i suoi amici. VERGOGNA, VERGOGNA,VERGOGNA,VERGOGNA.

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  4. Si pensava che le passate ammistrazioni, vedi Genovese e per ultimo Buzzanca fossero le peggiori amministrazioni che una città potesse avere e che di peggio non potesse esserci. NIENTE DI PIU’ ERRATO. L’attuale amministrazione è la peggiore di tutti i tempi ed ha toccato il fondo sia per il sindaco che per gli assessori per non parlare del vicesindaco che fa e disfa ciò che vuole e mette ai posti chiave i suoi amici. VERGOGNA, VERGOGNA,VERGOGNA,VERGOGNA.

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  5. Mi sono riaffacciato alle ore 10 e il “mio” OPERATORE ECOLOGICO ha pulito per bene anche intorno al cassonetto, TRE ORE per CENTO METRI di strada, alla faccia della produttività. Completo le cifre fornendo la PAGA ORARIA, ben più alta di chi lavora negli studi professionali privati, come ingegneri, architetti, biologi, geometri, infermieri, segretari ecc ecc.. OPERATORE ECOLOGICO 2° livello €24,95 + indennità oraria notturna €6,48. AUTISTI 3° livello €26,46 + indennità oraria notturna €6,88. AUTISTI 4° livello €28,01 + indennità oraria notturna €7,27. SORVEGLIANTI 5° livello €30,36 + indennità oraria notturna €7,88.

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  6. Mi sono riaffacciato alle ore 10 e il “mio” OPERATORE ECOLOGICO ha pulito per bene anche intorno al cassonetto, TRE ORE per CENTO METRI di strada, alla faccia della produttività. Completo le cifre fornendo la PAGA ORARIA, ben più alta di chi lavora negli studi professionali privati, come ingegneri, architetti, biologi, geometri, infermieri, segretari ecc ecc.. OPERATORE ECOLOGICO 2° livello €24,95 + indennità oraria notturna €6,48. AUTISTI 3° livello €26,46 + indennità oraria notturna €6,88. AUTISTI 4° livello €28,01 + indennità oraria notturna €7,27. SORVEGLIANTI 5° livello €30,36 + indennità oraria notturna €7,88.

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  7. La nostra vita privata si incrocia spesso con quella pubblica,questa mattina alle sette mentre sorseggiavo il caffè con l’OPERATORE ECOLOGICO in servizio in una delle circonvallazioni. E’ un uomo robusto,accarezza con lentezza esasperante la strada non raccogliendo quasi niente,infatti alza il contenitore come una piuma e non ci pensa nemmeno a pulire intorno al cassonetto,spazio rimasto sporco da fare schifo. Sono 124 gli OPERATORI addetti allo SPAZZAMENTO delle strade,costano annualmente €5.791.393,pro capite €46.704,mentre i 39 a seguito della raccolta RSU €2.379.810,pro capite €61.010.Gli autisti fanno un lavoro più duro,spesso con la schiena a pezzi e non guadagnano molto di più.I 10 dello SPAZZAMENTO €52.434,i 30 della RSU €68.558.

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  8. La nostra vita privata si incrocia spesso con quella pubblica,questa mattina alle sette mentre sorseggiavo il caffè con l’OPERATORE ECOLOGICO in servizio in una delle circonvallazioni. E’ un uomo robusto,accarezza con lentezza esasperante la strada non raccogliendo quasi niente,infatti alza il contenitore come una piuma e non ci pensa nemmeno a pulire intorno al cassonetto,spazio rimasto sporco da fare schifo. Sono 124 gli OPERATORI addetti allo SPAZZAMENTO delle strade,costano annualmente €5.791.393,pro capite €46.704,mentre i 39 a seguito della raccolta RSU €2.379.810,pro capite €61.010.Gli autisti fanno un lavoro più duro,spesso con la schiena a pezzi e non guadagnano molto di più.I 10 dello SPAZZAMENTO €52.434,i 30 della RSU €68.558.

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