La notizia giunge a distanza di qualche ora dalla notizia che vede coinvolto anche il rappresentante della giunta nell'inchiesta che sabato scorso ha "investito" il padre Benito
“Motivi personali”. Questa la spiegazione contenuta nella lettera con cui questo pomeriggio l’assessore all’e-government Carmelo Santalco (Udc) ha rassegnato le dimissioni dal proprio incarico da componente della giunta. Il documento fatto pervenire alla Segreteria Generale del Comune, giunge a qualche ora di distanza dalla notizia che vedrebbe coinvolto Santalco nell’ambito dell’inchiesta che sabato scorso ha portato all’arresto del padre Benito per il reato di concussione ai danni di un dipendente dell’Easa.
La vita privata degli uomini che scelgono di fare politica diventa pubblica,quindi non ci sono più ” motivi personali” da accampare,a maggior ragione per le ipotesi di reato di peculato ed appropriazione indebita ai danni dei messinesi,in quanto consumati a palazzo Zanca,reati addebitati all’assessore Santalco.
Bisogna dargli atto delle dimissioni,un gesto inusuale di grande sensibilità.Più in generale l’arroganza dei politici è colpa di quelle persone che mendicano consulenze,favori,appalti e contratti pubblici sicuri e poi senza controlli,insomma quella gentaglia che raccoglie voti di scambio.
Motivi personalissimi… Da quanto leggo sui giornali di oggi, il suddetto assessore avrebbe fatto telefonate “personali” a spese del comune per 500 euro in due mesi… Motivi personalissimi direi… Esempio eclatante di quale sia l’idea della cosa pubblica dei nostri amministratori: utilizzare gli strumenti pubblici per fini personali. Le dimissioni erano il minimo.