Operazione Ato3-Amam, la Russo scrive a Prefetto e Regione. Pronta a mettere il suo nome sulla sfiducia

Operazione Ato3-Amam, la Russo scrive a Prefetto e Regione. Pronta a mettere il suo nome sulla sfiducia

Operazione Ato3-Amam, la Russo scrive a Prefetto e Regione. Pronta a mettere il suo nome sulla sfiducia

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sabato 26 Settembre 2015 - 08:50

La consigliera del gruppo misto torna all'attacco sull'ordinanza del 30 luglio con cui l'amministrazione avrebbe voluto trasferire servizi e personale dall'Ato3 all'Amam. Poiché da Palazzo Zanca non arrivano risposte si rivolge a Prefetto e Assesorato regionale agli enti locali. E sulla sfiducia si dichiara pronta a mettere il suo nome sulla mozione.

Lo aveva detto a chiare lettere: il trasferimento di lavoratori e servizi dall’Ato3 all’Amam attraverso un’ordinanza contingibile e urgente mostrava una serie di illegittimità. Si era scatenata una dura polemica con l’amministrazione Accorinti che invece aveva stabilito di usare quello strumento per velocizzare i tempi e operare con la massima celerità. La consigliera Antonella Russo proprio non è riuscita a digerire la famosa ordinanza del 30 luglio che, aggirando una serie di pastoie burocratiche, stava diventando la strada per il passaggio da Ato3 ad Amam. Ad un certo punto il dibattito si è fatto più serrato, l’amministrazione aveva annunciato di essere pronta a revocare quell’ordinanza, ad oggi però è calato il silenzio e non si è più saputo nulla. Antonella Russo però non ha intenzione di arrendersi e così ha scritto al Prefetto Trotta e all’Assessorato regionale agli Enti locali per chiedere un loro intervento e affinchè adottino i provvedimenti che riterranno di loro competenza, visto che ad oggi tale ordinanza non sia stata affatto eseguita, anzi risulti “sospesa” in seguito ad una riunione dell’assemblea dei soci dell’Amam dello scorso 24 agosto, nel corso della quale si è deciso di sospendere le procedure di mobilità del personale Ato.

Quindi un’ordinanza né ritirata, né adottata, ma sospesa non si comprende bene in virtù di cosa. La consigliera ricorda poi che a questo si è aggiunto l’atto di indirizzo della Giunta comunale del 3 settembre, che ha disposto che il servizio di manutenzione verde avvenga grazie all’assunzione a tempo determinato, a completamento delle risorse umane necessarie (ci si chiede quali siano: dipendenti Amam? o AtoMe3 o Messinambiente, visto che la mobilità non è stata ancora attuata?), di ex Lsu/Lpu del Comune di Messina (senza riferimento alcuno in tale delibera dell’attuazione della mobilità interaziendale precedentemente stabilita).

Interrogativi che fino ad oggi non hanno trovato risposta e che hanno spinto la consigliera Russo a uscire fuori dalle mura di Palazzo Zanca per chiedere un intervento al Prefetto di Messina, quale superiore Ufficiale di Governo, ed all’Assessorato regionale agli Enti Locali, affinchè adottino i provvedimenti di loro competenza in merito. “Non si può ulteriormente navigare a vista nella gestione di servizi così importanti per la città e centinaia di lavoratori dipendenti di Ato3 e Messinambiente hanno il diritto di sapere con quale procedura di mobilità saranno trasferiti e soprattutto quando.

La consigliera del gruppo misto ha deciso di prendere posizione anche sulla questione sfiducia e, ritenendo l’Amministrazione comunale inidonea a gestire la tanto sbandierata riorganizzazione delle società partecipate, peraltro prevista dalla Finanziaria 2015, annuncia di essere pronta a mettere la sua firma in calce ad una ufficiale mozione di sfiducia, “purchè sia firmata anche da altri 15 consiglieri, di modo che non si facciano atti di propaganda politica o facile demagogia, ma si presentino atti concreti finalizzati alla decadenza del Sindaco di Messina e della sua giunta, atti ai quali la stessa sta lavorando grazie ad un serrato confronto con alcuni colleghi. Mi auguro che tale mozione, una volta presentata, sia votata dalla maggioranza qualificata d’aula ma, soprattutto, che da subito si prenda atto, come finora non è successo, dello stato di conclamato dissesto finanziario del Comune di Messina, che avrebbe dovuto dichiararsi anni fa”.

Poiché, infine, secondo la consigliera, questa amministrazione sin dal suo insediamento ha condotto una politica finanziaria non credibile e non favorevole per il futuro della città, ed ha dimostrato la sua inadeguatezza ed intempestività nella predisposizione dei bilanci annuali, comunica che, qualora nelle prossime sedute di Consiglio comunale non venga approvata la delibera da lei stessa predisposta di richiesta al Ministero dell’Economia dell’invio di ispettori ministeriali in città, sarà lei singolarmente ad avanzare tale proposta, anche senza avallo del Consiglio, agli uffici del MEF.

8 commenti

  1. La consigliera sa quel che dice, conosce la materia essendo avvocato anche in materia di lavoro.

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  2. La consigliera sa quel che dice, conosce la materia essendo avvocato anche in materia di lavoro.

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  3. continui continui questa è la strada giusta

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  4. continui continui questa è la strada giusta

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  5. Avessero tanti altri consiglieri la forza di Antonella russo

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  6. Avessero tanti altri consiglieri la forza di Antonella russo

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  7. La consigliere RUSSO ha molti fan tra i commentatori di TempoStretto, è donna, avvocato,del Partito Democratico di Matteo Renzi,quindi faccio subito una premessa,in questo deserto,cui possiamo paragonare il Consiglio,ANTONELLA è una pozza d’acqua rara,quindi anche mariedit è per la sua riconferma,almeno fino a quando il deserto rimane tale.Non metto in dubbio che abbia letto la delibera AMAM,analizzato tutti i riferimenti normativi a supporto,quindi da una consigliere avvocato mi aspetto di più di un generico “mostrava una serie di illegittimità”,ma un dettagliato elenco delle imprecisioni giuridiche.Penso che l’opposizione sia politica,meglio uno spezzatino di partecipate, AMAM, MESSINAMBIENTE, ATO, FELUCA, da distribuire dopo le elezioni.

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  8. La consigliere RUSSO ha molti fan tra i commentatori di TempoStretto, è donna, avvocato,del Partito Democratico di Matteo Renzi,quindi faccio subito una premessa,in questo deserto,cui possiamo paragonare il Consiglio,ANTONELLA è una pozza d’acqua rara,quindi anche mariedit è per la sua riconferma,almeno fino a quando il deserto rimane tale.Non metto in dubbio che abbia letto la delibera AMAM,analizzato tutti i riferimenti normativi a supporto,quindi da una consigliere avvocato mi aspetto di più di un generico “mostrava una serie di illegittimità”,ma un dettagliato elenco delle imprecisioni giuridiche.Penso che l’opposizione sia politica,meglio uno spezzatino di partecipate, AMAM, MESSINAMBIENTE, ATO, FELUCA, da distribuire dopo le elezioni.

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