"Il bando esterno per dirigenti all'Amam è irregolare". Russo e Cardile chiedono l'annullamento

“Il bando esterno per dirigenti all’Amam è irregolare”. Russo e Cardile chiedono l’annullamento

Rosaria Brancato

“Il bando esterno per dirigenti all’Amam è irregolare”. Russo e Cardile chiedono l’annullamento

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martedì 02 Agosto 2016 - 22:09

L'Amam non ha rispettato nè la normativa nè le volontà dell'amministrazione in materia di assunzione nelle partecipate. Il bando esterno è stato pubblicato prima ancora della scadenza della selezione in base alla mobilità interaziendale. E non è neanche l'unica stranezza....

La vicenda dei “bandi a catena” dell’Amam per i ruoli di direttore generale e direttore tecnico oltre a rivelare le doti di veggenza da parte dei vertici aziendali (eggi qui l'artiocolo), rischia di essere un vero e proprio pasticcio giuridico amministrativo. A evidenziarlo, con una nota indirizzata al sindaco, alla Regione ed alla Corte dei conti sono i consiglieri comunali Pd Antonella Russo e Claudio Cardile.

La procedura che ha portato a 4 bandi nel corso di pochi mesi, secondo i due consiglieri, non è affatto lineare e presenta diverse singolarità in deroga con alcune decisioni della giunta Accorinti, come l’atto d’indirizzo del dicembre 2015 con il quale viene messo uno stop alle assunzioni nelle partecipate, divenute carrozzoni ingestibili. Russo e Cardile sottolineano come della sbandierata mobilità interaziendale si sia registrata una sola applicazione, quella che ha portato al trasferimento degli ex Feluca in Amam. L’amnesia ha poi colpito tutti e per le figure dei 2 dirigenti, che costeranno la bellezza di oltre 300 mila euro l’anno per 3 anni alle casse asfittiche del Comune, l’Amam ha seguito una “personale interpretazione” delle determine sulla mobilità interaziendale.

Un iter pasticciato iniziato con un bando poi revocato dalla giunta a febbraio per poi arrivare alle due selezioni di giugno e luglio fino ad una quarta, aperta all’esterno e che prevede la presentazione delle domande entro oggi.

Peccato, rilevano i 2 consiglieri Pd, che il bando esterno sia stato pubblicato mentre ancora non era stato concluso quello relativo alla mobilità interaziendale.

Nella nota trasmessa anche alla Regione e alla Corte dei conti, sono elencate tutte le stranezze della procedura.

1)L’amministrazione Accorinti, con l’atto d’indirizzo n°741 del dicembre 2015 pone paletti rigidi alle assunzioni nelle partecipate in virtù della necessità di contenere i costi. Nessuna assunzione può essere autorizzata se non dopo aver seguito altre strade.

2)L’atto d’indirizzo prevede che eventuali procedure di reclutamento a tempo determinato debbano avvenire DOPO aver seguito l’iter di mobilità interaziendale. Quest’ultima, in base alla legge 147 del 2013, art.1, prevede “Le società controllate possono, sulla base di un accordo tra di esse, realizzare, senza necessita' del consenso del lavoratore, processi di mobilita' in relazione al proprio fabbisogno Gli enti che controllano le società adottano prima di avviare nuove procedure di reclutamento, le procedure di mobilita'”..

L’Amam invece, ricordano Antonella Russo e Claudio Cardile non ha fatto nulla di tutto ciò e lo ha fatto con il consenso della stessa amministrazione che pure a dicembre ha imposto invece regole ben precise in direzione opposta.

“L’avviso di mobilità interaziendale pubblicato sul sito Amam il 15 luglio con scadenza il 22 (peraltro nella sezione avvisi pubblici)- scrivono i consiglieri- non ha seguito la procedura prevista dalla legge. Non c’è stato alcun accordo preliminare fra le Partecipate”. Non solo quindi l’Amam ha quindi ignorato il divieto di assunzione ma anche sorvolato sull’obbligo di un accordo tra le partecipate per reperire personale in base al fabbisogno.

Ma c’è di più: ancor prima di concludere la selezione di mobilità interaziendale e scoprire quindi se ci fossero candidati idonei l’Amam ha pubblicato il bando esterno.

“Prima della scadenza dell’ avviso di mobilità, fissata il 22 luglio sono stati pubblicati sul sito, il 19 luglio, due avvisi pubblici per il reclutamento di un Direttore Generale e di un Dirigente Tecnico settore idrico integrato. Appare anomala sia la simultaneità delle procedure di reclutamento che la mancanza di idonea pubblicità della procedura aperta all’esterno, senza che la medesima sia stata pubblicata su Gazzetta Ufficiale”.

I due consiglieri Pd chiedono all’amministrazione di sapere secondo quale criterio è stato contemporaneamente consentito all’Amam di procedere con la mobilità interaziendale e nel contempo autorizzare la procedura per incarichi a soggetti esterni derogando alla delibera di dicembre 2015.

Quali presupposti ci sono per consentire al Comune in condizioni di pre-dissesto il reclutamento di figure professionali apicali esterne il cui ulteriore costo può attestarsi oltre i 300.000 euro. Per quale motivo il Sindaco, nonostante nelle partecipate vi siano numerosi dipendenti con profili professionali, titoli di studio ed esperienze maturate, non abbia richiesto l’attivazione delle procedure attraverso, quantomeno, una conferenza di servizi tra partecipate. Per quale motivo il direttore generale Le Donne e l’assessore De Cola non hanno attivato l’iter per l’accordo tra partecipate ed hanno invece favorito l’accelerazione verso la selezione esterna. Per quale motivo infine l’Amam prima di aver concluso l’espletamento della mobilità interziandale abbia avviato la procedure esterna”.

Altri interrogativi riguardano l’affidamento dell’incarico al professor Giuseppe Aronica, quale componente della commissione di valutazione dei candidati al bando esterno, prima ancora che sia stata conclusa la mobilità interna. Ma c’è di più, perché la Russo e Cardile si chiedono che cosa facessero il 24 luglio nel cantiere di Calatabiano Giuseppe Aronica e gli ingegneri Giovanni Barone e Christian Bonetti, insieme alle maestranze dell’Amam quali coordinatori dei lavori, non risultando essere dipendenti della Società che si occupa del servizio idrico (peraltro il bando esterno scade oggi, 3 agosto ndr).

Chiediamo quindi di ripristinare il corretto procedimento di reclutamento, disponendo, in autotutela, l’immediato annullamento di tutti gli atti per il reclutamento poiché non conformi alla normativa. Chiediamo inoltre di visionare le delibere del Cda dell’Amam nonché della corrispondenza intercorsa tra l’azienda ed il Comune inerente la procedura di reclutamento, nonché tutti gli atti inerenti il “controllo analogo” che il Comune ha esercitato dall’1 agosto 2015 ad oggi così come previsto dalla normativa vigente sugli affidamenti “in house”.

Rosaria Brancato

6 commenti

  1. Sbattete fuori TERMINI

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  2. Sbattete fuori TERMINI

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  3. Roberto Amato 3 Agosto 2016 19:02

    Ma infatti! Sono stati inseriti nella pianta organica dell’Amam personale senza nessun concorso pubblico.. o meglio, assunti con concorsi non a norma di legge.. ma ad hoc. Fate controlli accurati, da quando è stato “assunto” l’ingegnere responsabile del depuratore di Mili, la puzza è aumentata a dismisura, non ne possiamo più in paese.. Buttateli fuori!!!

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  4. Roberto Amato 3 Agosto 2016 19:02

    Ma infatti! Sono stati inseriti nella pianta organica dell’Amam personale senza nessun concorso pubblico.. o meglio, assunti con concorsi non a norma di legge.. ma ad hoc. Fate controlli accurati, da quando è stato “assunto” l’ingegnere responsabile del depuratore di Mili, la puzza è aumentata a dismisura, non ne possiamo più in paese.. Buttateli fuori!!!

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  5. Termini ha consumato l’azienda. Accorinti rimuovilo …….

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  6. Termini ha consumato l’azienda. Accorinti rimuovilo …….

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