Nella struttura turistica mancava anche il registratore di cassa. Il titolare rischia una sanzione amministrativa da 1500 a 12mila euro, alla quale si somano 150 euro per ogni giornata lavorativa prestata in enro. Due le persone denunciate alla Procura per violazione della normativa sull’impiego dei minorenni.
Un blitz in piena regola quello effettuato dai militari delle Fiamme Gialle di Patti all’interno di una struttura tursitica pattese. Tra animatori, bagnini, chef e addetti vari, all’improvviso hanno fatto la loro comparsa anche i militari della Guardi di Finanza che hanno identificato 13 lavoratori totalmente in nero. Praticamente quasi il cento per cento dei dipendenti in servizio presso la struttura turistica era irregolare, e tra di loro c’è anche un minorenne. L’esercizio balneare era anche privo di un registratore di cassa e rischia quindi la chiusura. Le immediate indagini effettuate dai finanzieri hanno permesso di accertare che per i 13 lavoratori in nero non era stata presentata al centro per l’impiego, prima dell’inizio del rapporto di lavoro, la prevista comunicazione di assunzione. Per il datore di lavoro c’è ora la possibilità di essere sanzionato per oltre 50 mila euro. In base alla normativa vigente per ogni lavoratore non regolarmente assunto la legge prevede una sanzione amministrativa da 1500 a 12mila euro, alla quale si somano 150 euro per ogni giornata lavorativa prestata in enro. Due le persone denunciate alla Procura per violazione della normativa sull’impiego dei minorenni.