Milazzo. Dopo lo scioglimento del consiglio è scontro nel PD

Milazzo. Dopo lo scioglimento del consiglio è scontro nel PD

Serena Sframeli

Milazzo. Dopo lo scioglimento del consiglio è scontro nel PD

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sabato 17 Maggio 2014 - 12:27

Dopo le dichiarazioni della segretaria del Pd locale, l’associazione Adesso Milazzo replica non riconoscendosi nelle parole della Sindoni e attaccando i rappresentati in consiglio del partito

“Il sindaco è tornato ad essere un uomo solo al comando così come a lui piace. Ha rimandato a casa il Consiglio comunale che continua ad accusare di aver bloccato la crescita di questa città. Un tentativo disperato di non ammettere il fallimento della sua Amministrazione che ha gettato invece Milazzo nel baratro”. E’ questa la forte denuncia di Francesca Sindoni, Segretaria del Pd di Milazzo dopo lo scioglimento del consiglio comunale e il ritorno allo stato di dissesto.
Nella nota del Pd si legge che “ visto che per storia e cultura da sempre il Pd è stato al fianco della gente, non si può accettare questa situazione e quindi ormai da tempo siamo lontani da questa Amministrazione. La presenza in giunta dell’assessore e vicesindaco Stefania Scolaro non può essere considerata il legame tra Pino e il PD: l’assessore Scolaro è in giunta solo a titolo personale, non rappresenta il Pd perché sfiduciata dai consiglieri comunali, dai dirigenti, dagli iscritti, da un intero partito. Non possiamo pagare il prezzo della sua ostinata presenza in giunta nonostante tutto il Partito le sia contro”.
A queste dichiarazioni arriva una replica “interna” in quanto voce dell’Associazione Adesso Milazzo, di pensiero renziano e i cui aderenti sono tutti iscritti al PD. L’associazione non riconosce la signora Francesca Sindoni come segretaria del Pd locale ma la etichetta come “coordinatrice del Circolo 1 di Milazzo”, a loro dire “ampiamente minoritario rispetto al Circolo 2 a cui appartiene la maggioranza schiacciante degli iscritti al PD locale e che non è stato mai coinvolto nelle decisioni”.
Dalla nota di Adesso Milazzo si legge che“ solo gli organi regionali e provinciali del partito non si sono espressi in merito a questa delicata questione e solo essi potranno annullare quegli accordi che agli atti risultano essere stati sottoscritti al momento della formazione della Giunta Pino dai dirigenti PD, bugiardamente evocati nel comunicato della Signora Sindoni”.
“Coloro- prosegue la nota- che sono stati sfiduciati dalla città e dalla definitiva sentenza del Cga risultano essere proprio quelli che, per ben quattro anni, hanno dato un apporto nullo alla rinascita di una città messa in ginocchio dalla precedente e fallimentare gestione del centro-destra. Insieme ai rappresentanti dell’opposizione,hanno anzi intessuto trame e condiviso accordi trasversali, pronunciando vani scomuniche e anatemi che hanno tradito il preciso compito affidatogli dagli elettori di centro-sinistra. Dopo averne pagato lo scotto con la totale sconfitta delle loro tesi con conseguente decadenza leggiamo oggi il comunicato a cui non possiamo riconoscere, come maggioranza del PD milazzese, alcun valore”.
L’associazione Adesso Milazzo conclude affermando che “la nostra Associazione, parte preminente dell’attivismo PD cittadino, restituisce al mittente come indebite e pretestuose le assurde pretese messe in atto da questa frangia minoritaria del partito e rimanda ogni discussione al civile confronto a cui le componenti del PD saranno presto chiamate, a cominciare dalla segreteria cittadina”.

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